Capitolo 8

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Sono le 8 in punto quando entro nell' aula di latino. Mancano 15 minuti all'inizio della lezione, ed io intanto faccio i compiti della prossima lezione. Fino a quando non mi sento una voce così vicina al mio orecchio. Era lui, Brian.

Cazzo.

"Ei che ci fai qui così presto? Ti mancavo così tanto da non poter aspettare l'inizio dell'ora?" mi chiede presuntuoso.
"Ah ah, di certo sono qui per te!
Avevo così bisogno di vederti entrare in aula e sbavarti dietro che non potevo aspettare!" faccio con una voce da gallinella in calore prendendolo per il culo.
"Mi piaci" mi dice all'improvviso, ed io sbianco in faccia. "Quando mi tieni testa" continua, e subito riprendo il mio colorito. "Che c'è Jones, pensavi mi piacessi davvero?" mi dice scherzando, ma la prendo come una cosa del genere: 'pensavi che TU potresti mai piacermi? Hahah povera illusa'.
"Beh ieri sera il tuo amichetto li sotto" indico con il dito la sua parte bassa "faceva intendere tutt'altro" ribattei con un ghigno che lo fece restare a bocca aperta. Era evidente che non si ricordasse nulla, quindi meglio così.
"Oh cazzo" rispose lui
"Sta tranquillo non ci siamo neanche più parlati dopo quel bacio, non sarà diverso per questo" dissi e lui non rispose.

"Hey Audrey! " sento chiamarmi da dietro, mi giro e vedo che c'è Rachel. Mi avvicino verso di lei quasi fuori dal campus "Hey Rachel, che ci fai qui!?" dico fissandola, indossa una gonna sopra le ginocchia nera e un top rosso, con degli anfibi abbinati, e i capelli tirati su in una coda da cavallo.
"Passavo di qui e volevo vedere che stavi facendo"
"Stavo tornando in camera, ti va di venire in camera o vai di fretta?" le chiedo mettendomela sotto braccio.
"Si dai perché no!" ci avviamo verso la mia stanza, e sentiamo delle voci da fuori, apro la porta ma avrei preferito proprio non farlo.

Trovo Sheril e Jason che stavano scopando, lei messa a pecorina e lui di dietro che se la scopava, ci metto un paio secondi a realizzare il tutto e in tanto loro si erano coperti con il lenzuolo.
Io e Rachel imbarazzate chiudiamo la porta e ce ne andiamo in mensa a prendere un caffè.
Non abbiamo ancora parlato di ciò che è successo, ma nel frattempo ci sediamo ai tavoli.

"Ma seriamente se la scopa così senza ritegno? E poi lui una più brutta se la poteva scegliere" mi dice con faccia disgustata.
"Hai ragione, fanno proprio vomitare, però lui non è niente male per sbaglio mi sono caduti gli occhi là giù" gli faccio notare e subito lei scoppia a ridere.
"Seriamente Audrey quello se la stava scopando e tu gli vai a guardare il cazzo, con te non ce la posso fare, mi fai morire dal ridere" continua a ridere a crepa pelle.
"Beh dai visto che c'ero, non ricapiterà più un'occasione del genere, e poi ha un fisico pazzesco" continuo, e dei pensieri davvero perversi invadono la mia mente.
"Basta basta ti prego sto morendo" dice supplicandomi e io la smetto.
"In ogni caso cambiando discorso cosa ci facevi qui eh?"
"Ero in zona e ho deciso di venirti a trovare qui."
"ti va di fare qualcosa stasera? Potremmo andare a ballare, che ne dici?" dico allegra.
"Mh non lo so Audrey, non è che abbia molta voglia di festeggiare.."
"Nono cara mia tu stasera vieni con me" gli dico tutto d'un fiato.
"Eh va bene, però solo perché sei tu, devi considerarti onorata della mia presenza" dice con tono teatrale e scoppiamo entrambe a ridere.
"Che onore sua maesta" dico prendendola in giro.

"Rachel hai idea di che ora sono è tardissimo!!"
"Dammi il tempo di allacciare sto coso e arrivooo!"
Intanto io ho smesso un paio di pantaloni strappati un po' qua e là con delle toppe con disegni e una maglietta a maniche lunghe nera che arriva sull'orlo dei pantaloni a vita alta e poi le air force. Rachel invece indossa un top a maniche lunghe grigio, un paio di jeans e le superstar. Fortunatamente eravamo da sole nella mia stanza e le ho prestato i miei vestiti visto che la sera le temperature stanno iniziando ad abbassarsi. Mettiamo il giubotto e andiamo con la mia macchina.

Decidiamo di rimandare al pub di qualche giorno fa dove avevo litigato con quello stronzo, così avremmo potuto anche mangiare. Appena entrate veniamo inondate dall'odore di humburgher e dai profumi che aleggiavano nella sala per via della confusione.

Per sbaglio vado a sbattere contro una schiena con delle spalle enormi, che erano avvolte da una camicia nera. Chiesi scusa prima che il ragazzo potesse voltarsi, e non appena vidi il suo volto diventai nera dalla rabbia.

Era lo stronzo.

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