Lividi e graffiti

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 "C'é che sei un cretino patentato e ora mi hai rotto!!".
Niall gridava da un'ora filata, e Louis  sembrava non aver nemmeno lontanamente recepito il messaggio che gli stava dicendo, dato che come unici commenti faceva:"Eh?", "Quindi?", "Che c'è?".
Dal canto suo Elisabeth assisteva in disparte alla scena, sapendo che se si fosse avvicinata a Niall in quel momento l'avrebbe solo fatto incazzare ancora di più.

Il giorno prima non avevano trovato Louis, perciò si erano arresi e avevano ripreso le ricerche il mattino seguente (a dirla tutta, Niall le avrebbe pure continuate da solo, ma si era ritrovato Elisabeth davanti alla porta di casa) riuscendo finalmente a trovare Louis che dormiva sul tavolino di un pub, completamente ubriaco.
Dopo averlo trascinato a casa di forza aveva iniziato ad urlargli contro, e Louis si era limitato a vomitare un paio di volte sotto gli occhi di una disgustata Elisabeth e a dare le sopracitate risposte.

Dopo un'altra buona mezz'ora di urla, Niall si arrese e si lasciò cadere lungo la parete:"Fai un po' come ti pare Louis, tanto nella merda ci sei tu..." Louis grugnì una qualche risposta incomprensibile e si rannicchiò sul sacco a pelo, e Elisabeth decise che forse ora Niall non l'avrebbe sbranata viva, perciò si avvicinò a lui e gli accarezzò i capelli; Niall la lasciò fare, e appoggiò la testa sulla sua spalla:"L'unica cosa da fare sarebbe far venire qui Harry -disse sospirando- ma non sono sicuro che dopo che gli ha fatto secco il padre abbia molta voglia di vederlo...".
Alle parole del biondo, Elisabeth alzò un sopracciglio:"Fatto secco? Suo padre è vivo e vegeto, si è svegliato qualche giorno fa e ha testimoniato alla polizia che..." La sua frase fu interrotta da un ubriachissimo Louis, che aveva trovato chissà dove la forza di alzarsi dal sacco a pelo, barcollare fino a lei e fissarla con gli occhi quasi spiritati:"Come sarebbe a dire? Gli hanno sparato, è caduto... È morto!" "Primo, allontanati, il tuo alito fa venire il vomito -disse lei arricciando il naso- secondo, l'ho visto io stessa, e ti assicuro che a meno che non sia risorto improvvisamente, e in questo caso sarà il caso di fare una chiamata al Vaticano, non è mai morto..." Louis aprì e chiuse la bocca un paio di volte, poi optò per un religioso silenzio, probabilmente dovuto al fatto che non capiva se prendere sul serio l'ipotetica resurrezione del padre di Harry o se Elisabeth lo stesse prendendo per il culo.
Niall guardò la ragazza e alzò un sopracciglio:"Stavo dicendo che ha testimoniato... Cosa?" "Oh giusto... Ha testimoniato che Harry ha visto i ragazzi in faccia -disse per poi girarsi verso Louis- perciò ti conviene darti una ripulita, tappo: Harry verrà qui entro un paio di giorni".


                                                                    *


"È rotto Liam, non posso non metterti il gesso!"; Liam fece una faccia che definire disperata sarebbe un eufemismo bello e buono:"Non posso tornare a casa con un braccio ingessato!! I miei mi ammazzano!" "Mi sembra che ad ammazzarti sia stato qualcos'altro, o qualcun altro..." Disse il medico alzando un sopracciglio.
Liam scrollò le spalle:"Ho provato la moto di un mio amico, ma non sono capace di guidarla e sono caduto" "Se cadi in moto non ti rompi solo un braccio, Liam... Non prendermi in giro, faccio il medico da 30 anni...".
Il ragazzo sentì le lacrime scendere, e non poté fare nulla per nasconderle: ormai si era abituato a piangere, ma non a farlo davanti a qualcun altro, tanto meno davanti al medico di famiglia, che avrebbe di sicuro detto tutto ai suoi. Così scosse la testa e:"Sono finito in una rissa, e le ho prese... Ma non dica niente ai miei! Loro all'incidente in moto ci credono di certo..." Il medico sospirò, poi annuì, chiamò l'infermiera e fece preparare il necessario per ingessargli il braccio. 

Un'ora dopo, Liam uscì dallo studio del medico con il braccio legato al collo e in testa ripassava per la miliardesima volta la storia da raccontare ai suoi, finché non sentì una voce chiamarlo.
Quando si girò, si ritrovò a sperare che Stephan lo facesse secco direttamente, la prossima volta: la mamma di Zayn lo guardava sconcertata, poi gli chiese qualcosa in merito al suo braccio, alla sua faccia, e al perché non venisse più a casa loro; Liam optò per il silenzio stampa, più che altro perché si accorse che se avesse aperto la bocca per rispondere avrebbe vomitato le cene delle ultime quattro sere, poi si allontanò di corsa.

Different worlds || Larry StylinsonWhere stories live. Discover now