11. La ragazza dello Sputnik

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Non lo avrei mai fatto in altre circostanze.

Le sue parole schiette mi feriscono, ma cosa potevo aspettarmi? Che mi confessasse il suo grande amore? È palese il suo dispiacere, ma davvero l'ha fatto solo perchè era ubriaco?
-Ehi ehi, ma chi abbiamo qui?- Yoongi, con il suo tono derisorio, mi si avvicina e mi mette una mano sulla spalla, come per proteggermi.
-Va tutto bene, Yoongs. Posso cavarmela da solo-
-Invece non va tutto bene. E ti consiglio di andartene- avanza verso di lui, puntandogli un dito contro.
-E dire che mi stavi anche simpatico- sono parole dure quelle che gli rivolge, ma ancora di più è lo sguardo che gli riserva, prima di prendermi per un braccio e trascinarmi verso la moto, lontano da lui.

~

No ti prego, non di nuovo, non di nuovo.
-Eddai, ci divertiremo un po', che ne dici Jungkook?- Changkyun mi sta trascinando di peso, scortato da Shownu e Minhyuk. È l'ora della pausa, i corridoi sono deserti, dato che tutti sono impegnati a mangiare nella sala da pranzo. Questa volta mi hanno colto di sorpresa, mi ero trattenuto più del dovuto con un insegnante, e uscito dall'aula non hanno aspettato un attimo di più nel prendermi di spalle e trascinarmi in un angolo più in ombra, lontano da occhi indiscreti.
Codardi. Ecco cosa sono.
Mi sbatte al muro con forza, i denti mi tremano per il colpo e mi si mozza il respiro.
-Jeon, Jeon, Jeon- la sua mano si fa strada su per il mio petto, fino al collo e lì si ferma. So che si sta sforzando per non strozzarmi, ma anche lui conosce i limiti da non varcare. I suoi occhi scuri si fissano nei miei. Sono paralizzato.
Nonostante lui non mi stia bloccando il respiro, mi manca il fiato. Non ho forze. Sto morendo di paura e odio ammetterlo. Quando mi tira il colletto della maglia so già che è troppo tardi, e la sua risata sguaiata segna l'inizio della fine.
-Ma cosa abbiamo qui?- passa le dita sopra ai succhiotti e mi guarda con un sorriso cattivo stampato in volto.
-Ti sei trovato la ragazza Jeon?- al mio silenzio ostentato, continua.
-Oppure te lo fai mettere nel culo? È così? Frocio del cazzo- la sua presa si intensifica e io non ce la faccio più. Le sue parole, veritiere in parte, mi colpiscono dritte allo stomaco.
Ha ragione. Sono un frocio del cazzo.
Chiudo gli occhi, sperando follemente che al mio gesto lui possa scomparire, insieme ai suoi amici.
-Levami le mani di dosso- la mia voce esce così piccola e debole che non fa altro che alimentare le risa di Changkyun.
-Oh Jeon? Ho ragione?-
-Changkyun?- è una voce femminile, quella che mi ha appena salvato. L'interpellato si volta nella direzione della ragazza, e così faccio anche io. È giovane, del primo o del secondo anno, tanto che sono sicuro di averla già vista nei corridoi prima, ha il volto dolce di una bambina e in questo momento vorrei solo urlarle di scappare via.
-Hyuna?- aspetta. Hyuna? Quante probabilità ci sarebbero se..?
-Lascia stare questo povero ragazzo Changkyun-
-Hyuna, non è il momento-
-Ho detto di lasciarlo andare- non ci credo nemmeno io, ma il biondo molla la presa e io ricado per terra, stravolto dalla situazione, incapace di restare in piedi.
Alza le mani verso la ragazza, in segno di resa, e si allontana, seguito dai suoi amici.
Questa ragazza mi ha appena aiutato. Era da tanto che non assistevo ad un gesto così gentile e spassionato da parte di qualcuno.
-Ti sono grato- alle mie parole, mi porge la mano per aiutarmi a rimettermi in piedi.
-Non ti preoccupare. A volte Changkyun è una testa di cazzo-

In realtà è sempre una testa di cazzo.

Noto solo ora la maglia di questa ragazza, infatti Freddie Mercury mi sorride in tutto il suo splendore. E in questo momento mi rendo conto che ho avuto o una grandissima fortuna, oppure il destino mi sta prendendo per il culo.
-Hyuna Kim?- e quindi tento l'impossibile.
-Come fai a saperlo?-
-Conosco tuo fratello- tuo fratello con cui non riesco ad avere una conversazione senza andare nel pallone.
-Jungkook?- chiede titubante.
-Proprio io-
-È un piacere Jungkook. Finalmente ci conosciamo- e mi porge nuovamente la mano.
Già mi piace questa ragazza. Sembra così grande nei modi di fare, eppure ha quindici anni. Persino lei è riuscita a salvarmi da quello stronzo di Changkyun.
-Come fai a conoscerlo?- sono curioso di sapere.
-È una lunga storia, te la racconteró un'altra volta. Quello che posso dirti è che ho un certo ascendente su di lui- non ho la più pallida idea di che assurdo legame possano avere il mio bullo e la sorella di Tae.

Certo che la vita a volte è proprio strana.

-Si puó sapere cosa hai fatto a mio fratello?- non sembra arrabbiata, piuttosto desiderosa di risposte.
-Perchè me lo chiedi?-
-Sono tre giorni che non esce dal suo studio, mangia a malapena ed è ridotto uno straccio- è palesemente preoccupata per lui.
-È una storia lunga-
-Touchè- una risatina incontrollata le scappa dalla bocca.
-Qualcunque cosa sia, parlagli perfavore. È distrutto-
Le credo.

~

Tornato a casa, la prima cosa che faccio è sedermi sul letto e aprire la chat con Taehyung.
Voglio chiarire con lui.
Mi manca da morire.

Messaggio inviato a Taehyung
"Ti andrebbe di vederci?"

La sua risposta non tarda ad arrivare.

Messaggio ricevuto da Taehyung
"Sono subito da te"

E in cuore mio so che l'ho già perdonato ancora prima di vederlo.

𝘈 𝘜𝘯 𝘙𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰 𝘋𝘢 𝘛𝘦 || 𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌 Where stories live. Discover now