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È passata una settimana da quando ho scoperto di aspettare un bambino/a . Non siamo riusciti a vedere il sesso perché pesciolino non stava fermo un secondo e teneva davanti sempre una gambina. Mancano tre settimane alla mia laurea,sto studiando tantissimo ma con poco rendimento visto che la mia testa è occupata per intero da pesciolino.  Sto usando abiti larghi ma non posso più nasconderlo. Ebbene sì la pancia si nota,il ginecologo dice che il bambino è nei giusti parametri e pesa il giusto. E i miei chili si sono visti subito perché non avendo avuto problemi di vomito ho preso i chili che dovevo. Passo le giornate a guardare l'ecografia e a pensare alla reazione di Stephen che avverrà tra un paio di minuti. Ho indossato una sua felpa su dei leggings premaman acquistati con la nonna. La porta di casa si apre e Stephen fa la sua comparsa in salone "ehi angelo ,che ci fai qui?" Sono sul divano con solo la luce di cortesia accesa, infatti lui accende quella grande e si siede vicino a me. Mi da un bacio sulle labbra e poi mi osserva "sei pallida" constata "non è niente di che" "questo lascialo dire a me" mi guarda gli l'interno degli occhi "sei anemica" sorrido "lo so, il medico mi ha prescritto del ferro" lui si incupisce "e perché non me lo hai detto?" Inizia ad alterarsi. Mi alzo dal divano e mi avvicino alla vetrata "ho preso un po' di tempo,ma sto bene davvero" mi giro verso di lui e sorrido "devo dirti una cosa" dico con calma perché lo vedo è sento che è agitato come un leone appena catturato in gabbia "stai bene emily?" Si alza e si avvicina,mi accarezza la guancia e chiudo gli occhi basandomi della sua carezza "sto bene tesoro davvero, guarda lì sul divano c'è la mia borsa, dentro c'è una busta bianca,prendila e aprila perfavore" lui fa come gli dico e si siede sul divano,io non mi muovo dalla vetrata,ho le gambe incollate al pavimento e se faccio un passo potrei cadere.
Stephen cerca nella borsa e trova la busta...

Stephen pov
Faccio come mi dice con il cuore in gola. Se non stesse bene me lo avrebbe detto. Angelo sta bene. È qui davanti a me e sta bene,deve stare bene.
Sulla busta c'è scritto dott.Robinson...non è il suo medico!
Apro velocemente la busta e il mio cuore si ferma,elettrocardiogramma piatto. Sono morto. Sepolto. Ciao ciao. Addio.

È un'ecografia, di

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È un'ecografia, di...di un bambino. Mi alzo di scatto dal divano e la butto sul tavolino come scottato. Spaventato da quella foto. Mi porto una mano al petto. Sto per avere un infarto.  Poi alzo lo sguardo sul mio angelo che si abbraccia nella mia felpa. Le gambe le tremano lo vedo da qui ma la mia lingua è incollata. Mi si girano le viscere "Stephen..." un lieve sussurro che mi arriva come un boato nelle orecchie facendomi svegliare di colpo "CAZZO NO!" sbotto e angelo fa un passo indietro come colpita da uno schiaffo,spalanca gli occhi e si porta una mano alla bocca,ma la mia testa è partita e la bestia per la prima volta prende il sopravvento anche su di lei. Scaraventò il tavolino in vetro che si frantuma e lei urla spaventata,inginocchiandosi a terra . Porta una mano sulla pancia ma io non riesco a fermarmi "COSA CAZZO HO FATTO DI MALE? NON LO VOGLIO,CAZZO NON LO VOGLIO!!" la sento singhiozzare ma non riesco a fermarmi. Prendo le chiavi della moto e vado via,mi manca l'aria, sto per soffocare. Sento il mio corpo bruciare,sia internamente che esternamente. Le immagini di lei spaventata,indifesa,ferita si susseguono nella mia mente come fulmini. Accelero, portando la moto al limite,impenno ma niente placa la mia furia.

Emily pov
"COSA CAZZO HO FATTO DI MALE? NON LO VOGLIO,CAZZO NON LO VOGLIO!!"  Stephen è fuori di sé.  Scaraventa il tavolino che va in frantumi come il mio cuore. Le gambe non mi reggono e mi piego su me stessa. Prontamente metto una mano sulla pancia la il tremorio non si placa. Stephen esce di corsa di casa sbattendo forte la porta. Piango sentendo male al petto.
Dopo quasi due ore passate a piangere,lavo il viso,Lego i capelli e inizio a pulire il disastro che ha combinato. Le sue parole si ripetono senza sosta nel mio cervello e mi distraggono a tal punto che non mi accorgo di stringere forte un pezzo di vetro che mi taglia il palmo "diamine" scatto alzandomi e raggiungo il bagno. Stringo un asciugamano e prendo la cassetta del pronto soccorso. Non è un taglio profondo ma esce un po' di sangue. Pulisco la ferita e fascio la mano. Torno nel soggiorno e continuo a pulire. Sono le tre del mattino e ancora non è rientrato e non mi aspetto che lo faccia. Mi accarezzo la pancia e le lacrime iniziano a scorrere di nuovo "pesciolino, non preoccuparti. Il tuo papà non è cattivo. Ha reagito solo male" parlo con pesciolino e mi scappa un sorriso. Mi addormento sul divano e al mattino mi sveglio con un gran mal di testa. Stephen non è tornato. Questa è la prima cosa che capisco appena sveglia. Vado in cucina,mi riempio una tazza di succo e poi vado a fare la doccia.  Stamattina devo andare al negozio. Sono preoccupata per Stephen e non so cosa fare.
Sbuffo ed esco di casa. Arrivo al negozio e sulla saracinesca trovo un biglietto "ti vedo" c'è scritto. Sto per toccarmi la pancia ma non lo faccio. Non voglio fargli capire questa cosa ,farebbe del male al bambino. Non sono più sola. Mi giro e mi guardo intorno, la strada è trafficata. Sto per fare il numero di Stephen ma non lo faccio. Chiamo direttamente la polizia che arriva subito. Poi chiamo leon "emily..." "leon vieni in profumeria? Ho...ho trovato un biglietto" tiro su col naso "cazzo! Sei sola?" Lo sento trafficare "è arrivata la...la polizia,ma non..io non..." "arrivo emily, sono già per strada,respira...dov'è Stephen?" E lì le lacrime scoppiano "non...non lo so" sento le gomme di una macchina stridere ,appena noto che è leon butto giù la chiamata e corro verso di lui, mi butto nelle sue braccia e mi prende al volo "shhhh basta,non sei più sola,sono qui,non ti succederà niente". Mi avvicino al suo orecchio. Non mi deve sentire nessuno "aspetto un bambino". Leon mi abbraccia più forte "calmati allora emily,gli fai del male così, respira,insieme a me su..." mi fa sedere sulla panchina "sul foglietto c'era scritto "ti vedo" non...non deve capirlo leon!" "Figlio di puttana."
Le pattuglie circondano il negozio,guardano anche all'interno ma non trovano niente "dov'è Stephen?" Soffio il naso "non l'ha presa tanto bene,non so dove sia andato" "cazzo!" "Già " "ascolta...Stephen ha un carattere di merda e un passato non facile,vedrai che si sistemerà tutto. Ora però devo parlare con lui. Dove ti posso lasciare?" "Non servirà a niente parlarci, però portami da nonna jemes. È ancora qui a Chicago " leon mi sorride e scompiglia i capelli "congratulazioni piccola emily, sarò il suo preferito lo sai vero?" Sorrido e scuoto la testa "Micha dirà la stessa cosa" lui mi guarda male "preferirà me stanne certa,sono io lo zio figo. Micha è un pappamolla noioso" scoppiamo a ridere e mi fa entrare in macchina.



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Io credo di meritarli i commenti satavolta❤
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