Ti (chi)amo

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- Ciao Ash, ci sentiamo, ora devo andare! - salutò Lucinda.

Era da un po' che lei e Ash si sentivano... anzi, da quando era partito per Unima. La coordinatrice lo chiamava ogni giorno per sapere come procedesse il suo viaggio.

Ora che l'allenatore stava viaggiando a Kalos la frequenza delle chiamate non era diminuita. Spesso era addirittura Ash a chiamare. Approfittava dei momenti in cui Clem, Lem e Serena non c'erano. Tuttavia Lucinda non rispondeva sempre, probabilmente perché il suo viaggio a Kanto le portava via molto tempo.

- Certo, ciao! - esclamò Ash a sua volta sorridendo in modo raggiante.

Quando la chiamata finì il ragazzo sorrise in mondo più pacato. Sembrava essere diventato quasi malinconico... gli bastava davvero chiamarla tutti i giorni? A volte i tempi in cui avevano viaggiato a Sinnoh gli sembravano così lontani... sentiva che gli mancava qualcosa. Da quando aveva conosciuto Lucinda qualcosa dentro di lui era cambiato. Prima di conoscerla non sentiva il forte bisogno di avere qualcuno di specifico al suo fianco. Aveva sempre viaggiato con molta gente. Amici conosciuti nella città da cui era partito.
Però con Lucinda era diverso. Lei era diversa. Così simile a lui e, allo stesso tempo, così diversa... ad Ash batteva sempre forte il cuore ogni volta che la vedeva sorridere. Ormai aveva smesso di negarlo a se stesso, quando si sentivamo tramite videochiamata il cielo sembrava così chiaro. Anche il più timido dei soli diventava luminoso. Non esisteva temporale che potesse attaccare il tempo.

- Ash!? - esclamò Serena da lontano senza trovarlo.

L'allenatore allora si voltò confuso e si ricordò degli altri, così decise di andare da loro.

❤❤❤

Lucinda come al solito era rimasta davanti allo schermo spento della videochiamata.

Non aveva tutta quella fretta, semplicemente, arrivati a un certo punto si voleva staccare. Avrebbe continuato a parlare con Ash per ore. C'erano ancora così tante cose che avrebbe voluto dirgli... ma non ne aveva il coraggio.

Quando aveva viaggiato a Unima era lei a chiamarlo tutti i giorni, poi però pian piano aveva smesso. Non se la sentiva, perché sapeva che avrebbe potuto parlare troppo e lasciare trasparire i suoi reali sentimenti.

Erano passati due anni e i suoi sentimenti non erano cambiati. Da quando si era accorta di provarli pensava ad Ash molto più spesso: cosa starà facendo Ash? Il suo viaggio proseguirà bene?

A volte, come questa, Lucinda si ritrovava come un'idiota ad arrossire davanti allo schermo spento. Non poteva farci niente. Vedere Ash la rendeva felice e la imbarazzava allo stesso tempo.

Non riusciva a capire perché la chiamasse ogni giorno. Ash non era così, non lo era mai stato.
Si era convinta che facesse così con tutti i suoi vecchi amici. Forse sentiva un po' la nostalgia... le sembrava ancora di sentire le sue ultime parole il giorno della partenza: "Lucinda! Non c'è nulla di cui preoccuparsi!" e lei aveva subito sorriso. Se Ash utilizzava quella frase si sentiva più tranquilla. Sapeva che sarebbe andato tutto bene.

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