Il primo bacio

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Flashback:

Il giorno prima della partenza di Ash e Brock, dopo che l'allenatore aveva partecipato alla Lega di Sinnoh, loro due e Lucinda erano tornati a casa di quest'ultima.

Dopo cena la ragazza dai capelli blu era tornata nella sua stanza.

- Guarda Piplup! - esclamò, entusiasta, seduta sul letto prendendo una fotografia dal suo zaino. - Sembra già passata una vita, vero? - aggiunse per poi posarla dalla parte opposta del letto e tornare a cercare nello zaino. - Ah, ma ce ne sono altre! Che ricordi! - esclamò trovando altre tre foto per poi guardarle sorridendo.

- Pipla. - emise Piplup soddisfatto mettendo le pinne sui fianchi.

Lucinda aveva continuato a guardare le foto con il sorriso sulle labbra, poi, però, si era soffermata a guardarne una in particolare. Era una foto dove Brock aveva colto di sorpresa lei e Ash mentre parlavano. Aveva detto "cheese", allora si erano voltati. Lei, inizialmente, aveva fatto un'espressione confusa, lui, invece, aveva subito sorriso capendo al volo la situazione.

A quei pensieri i suoi occhi cominciarono a bragnarsi e prima che se ne potesse rendere conto si ritrovò a singhiozzare.

- Pipla... - mormorò il Pokémon Pinguino tristemente.

La ragazza si era portata le mani sul viso e tentava, quantomeno, di liberare gli occhi dalle vecchie lacrime per fare spazio alle nuove. Non riusciva proprio a smettere, continuava a pensare che era finito tutto. Che, ora, si sarebbero visti sempre meno. Che era tutto stato un sogno che era durato davvero troppo poco.

In quel momento la porta della stanza venne aperta da Ash che rimase di sasso nel vederla. Lucinda, allarmata, iniziò a sfregarsi con energia gli occhi con le braccia.

- Stai bene? - chiese lui preoccupato.

Lei, intanto, continuava a sfregarsi gli occhi nella speranza di far svanire tutte le lacrime.

- Sì! M-mi è solo finita della polvere negli occhi! -

Il ragazzo esitò, inizialmente, poi andò a sedersi vicino a lei.

- Mi sembra di averla già sentita questa scusa. - disse posando lo sguardo su di lei.

- Cosa? - si lasciò scappare Lucinda guardandolo a sua volta. - Quindi quella volta tu sapevi che...? -

- A volte fingo di non capire le cose. - rispose Ash sorridendo. - Però questa volta non mi va di fingere, mi dici cos'hai? -

La ragazza dagli occhi blu distolse lo sguardo e lo abbassò. Se non altro, ora, aveva smesso di piangere, ma si sentiva ancora molto giù.

- E me lo chiedi? Il nostro viaggio ormai è giunto al termine... mi sembra già che tutto il tempo che abbiamo passato assieme non sia altro che un lontano ricordo. -

- Ogni cosa ha il suo inizio così come, anche, la sua fine, l'importante è avere il ricordo di ciò che è successo, quello che hai imparato e quanto è stato importante per la tua crescita personale. - disse lui continuando a sorridere.

In passato si era abbattuto molto per una separazione. Quando si era separato da Brock e Misty al termine del loro viaggio. Tuttavia aveva capito l'importanza di guardare sempre avanti. Di tenere nel cuore i ricordi più preziosi e di farsi forza, anche grazie a loro, per andare avanti sempre e comunque verso i suoi sogni.

- Brock è andato a comprare dei sovenir per i suoi famigliari e conoscenti, ho un'idea, ti va di andare a prendere un gelato per tirarci su? -

- Scusa Ash, ma adesso non ho voglia di mangiare niente... - mormorò lei continuando a guardare basso con aria abbattuta.

L'allenatore continuò a guardala per un po' con aria pensosa. Non sorrideva più, perché c'erano tante cose che gli attraversavano la mente in quel momento. Ovviamente vedere Lucinda così lo faceva stare male, però non era solo quello... nonostante sapesse che anche essendo lontani sarebbero potuti rimanere comunque amici... non lo capiva neanche lui, cosa provava esattamente? Come si sentiva lui?

- Non c'è nulla di cui preoccuparsi. - disse solo il ragazzo dopo un po'.

Lei in quel momento spostò lo sguardo su di lui confusa. Si chiedeva perché, perché in quel momento le aveva detto quella frase? Quella frase che era stata molto importante per loro due durante il loro viaggio a Sinnoh.

Ash, lentamente, forse consapevolmente, si avvicinò fino a quando le loro labbra non si incontrarono. Aveva chiuso gli occhi pochi istanti prima, al contrario di Lucinda che inizialmente aveva spalancato gli occhi ed era arrossita. Presto, comunque, anche lei aveva chiuso gli occhi.

Entrambi non erano riusciti a capire esattamente cosa stesse succedendo, ma erano certi fosse giusto.

Fine flashback.

...

Flashback:

Quando Ash e Lucinda si erano allontanati avevano aperto gli occhi confusi ed entrambi erano arrossiti terribilmente.

- D-devo andare! - esclamò in tremendo imbarazzo il ragazzo balzando in piedi.

Lei non disse niente e si prese con entrambe le mani in viso ancora rossa. Tremava un po' dalla confusione ed era rimasta davvero senza parole. Il suo sguardo era caduto in un punto impreciso del pavimento.

L'allenatore fece un paio di passi, poi si fermò e tornò a girarsi.

- No, che sto facendo. - disse per poi portarsi una mano sulla fronte a testa bassa e tornare a camminare verso di lei.

In imbarazzo come non mai tornò a sedersi.

- Scusa, io... - farfugliò tornando a guardarla, ma non facendocela a mantenere lo sguardo e lasciandolo cadere sul letto.

- T-tranquillo, è tutto apposto, davvero! - esclamò Lucinda agitando le mani agitata sforzandosi di sorridere. - Non pensiamoci, senti, ti va ancora se andiamo a prendere il gelato? -

Fine flashback.

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