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Passa qualche settimana da quel sabato particolare e arriva la giornata che odiano tutti, il lunedì.

Penetra la luce in camera che mi sveglia facendomi bestemmiare e mi alzo per farmi una doccia veloce e prepararmi per andare a scuola.

Opto per una maglia nera oversize con su scritto "the devil was once an angel too", leggins neri e globe nere comprate qualche settimana fa.

Si amo il nero.

Prendo lo zaino ed esco di casa mettendo le cuffie e ascoltando "XO TOUR Llif3" e mi incammino a scuola.

Dopo una ventina di minuti arrivo a scuola e indovinate chi vedo? Carl Gallagher.

In questi giorni lo avevo un pochino stalkerato su instagram, non perché mi piaccia, per carità di dio, ma ero curiosa e basta.

Certo come no
Zitta coscienza.

Mi appoggio sugli scalini mentre aspetto Lyde e Theo, accendo una sigaretta e inizio a fumarla mentre fisso tutti gli studenti della scuola, tra i più piccoli ai più grandi, con tanti sogni nei cassetti.

Io ho sempre voluto diventare psicologa, le scienze umane mi hanno sempre affascinato e fatto diventare una ragazza curiosa di scoprire ogni minimo particolare delle persone e degli animali, tra i pensieri e i comportamenti.

I miei occhi cadono su Carl Gallagher mentre bacia una tipa, ovviamente una "brava ragazza"  ma non ci faccio molto caso.

Dopo 5 minuti arrivano Theo e Lyde con un sorriso stampato in faccia, io non capisco come facciano a essere così allegri di prima mattina, io voglio solo sotterrarmi in questo momento.
Faccio l'ultimo tiro e spengo la sigaretta seguendoli a scuola per poi dirigermi agli armadietti.

Dopo essere arrivata dagli armadietti sento delle voci fastidiose e famigliari e guardo alla sinistra vedendo Carl e la sua mandria di puttanelle andargli dietro, io mi vergognerei ad andare dietro a uno così.

Lui si ferma e apre il suo armadietto che era attaccata alla mia e manda via le sue puttanelle che si girano tutte allo stesso tempo per guardarmi male.
cazzo guardano?

Prendo i libri di cui ho bisogno in fretta e chiudo l'armadietto per andare in classe ma io dovendo andare a sinistra e lui a destra gli vado incontro per la seconda volta.
porca troia ma si può?

"Stai attenta dio c*** certo che ti ritrovo sempre tra i coglioni"

Dice ad alta voce e mi fa saltare dalla paura, però tiro fuori le palle e gli rispondo:
"Certo che anche tu avresti potuto guardarti intorno"

Non l'avessi mai detto.

Tira un pugno agli armadietti e si allontana mentre tutti ridono visto che l'ho spento.

Permaloso il ragazzo, guardo gli altri e rido pure io mentre vado in classe.

Passa qualche ora e finalmente si fa ricreazione, ho molta fame e penso che potrei mangiare pure un camion.

Vado in mensa con Lyde e ci sediamo per mangiare mentre vedo Carl e la sua puttanella n.1 bisticciare probilmente perché la sera prima non si saranno riprodotti e rido a vedere la scena insieme a Lyde, era una bionda letteramente tinta, con un fisico anche da urlo ma con una faccia da schiaffi.

Era vestita con dei vestiti stra attillati, io ero una barbona nei suoi confronti ma mi andava bene cosi.

Negli ultimi tempi ero andata avanti col fumare, mi piaceva e mi rilassava e quindi il sabato era la giornata speciale dove mi spaccavo con Lyde e altri, ogni volta c'era gente nuova.

Dopo un ora finiamo di mangiare ma io non ho voglia di fare matematica quindi decido di ritirarmi in biblioteca a leggere qualche libro che riguardi Freud o comunque la psicoanalisi in generale ma vengo interrotta.

Mi giro per vedere chi è e vedo Carl Gallagher, mentre borbotta qualcosa che non capisco e poi emana parole più comprensibili.

"Cosa ci fai qui drogata?"

Mi chiede guardandomi dritto negli occhi.

"Mi faccio i cazzi miei tu? quale puttanella aspetti?"

Chiedo sarcastica e ricevo pure una risposta.

"Mhhh...forse n.34 però potresti essere una delle tante se vuoi"

Dice facendomi l'occhiolino con uno sguardo che ti fa incantare.

"No grazie"
Gli dico secca.

"Non sai cosa ti perdi drogata"

"La smetti di chiamarmi drogata? guarda che ho un nome" Dico infastidita.

"lo so" dice con uno sguardo maligno
"E poi non sei?"  dice sarcastico

"Che ne sai"

"A prova contraria esci con dei miei vecchi amici" dice con uno sguardo di disgusto "e porti le globe, quale persona che si droga non le ha?" lo guardo male.

"Penso siano cazzi miei se faccio uso di certe cose"

"Si infatti stai attenta a cosa e non fidarti troppo del gruppetto di Cameron" dice serio, ma non capisco il perché, a me sembrano persone veramente gentili e disponibili, non vado a credere a sto qua che spara minchiate.

Passano le ultime ore per poi andare a casa, e per strada incontro Cameron, era davvero un bel ragazzo e ci fermiamo in un parchetto a fumare, inizio a sentire gli effetti e poi vado da Cameron a passare il pomeriggio e a schimicare come dei maiali.

Aveva degli occhi azzurri che ti catturavano e un fisico stupendo ma gli mancava qualcosa, qualcosa che Carl aveva.

Passo il pome con lui per poi andare a casa, cenare, farmi la doccia, lavarmi i denti e prima di dormire, notare che mi è arrivato il ciclo.

Fantastico.

Prendo una medicina per il dolore e mi metto a letto addormentandomi subito.

Blue LightsWhere stories live. Discover now