13 aprile 2019

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Lauro cammina piano e silenzioso per la camera da letto che condivide con la ragazza, tentennando molto su ciò che vorrebbe fare e guardandosi attorno.

Si porta la mano alla bocca, mordendosi le unghie, rendendosi conto di quanto sia sbagliata la sua futura azione.

Ma ha bisogno di risposte.
E di sapere.

Sapere che cosa passa per la testa alla ragazza. Che cos'è tutta quella lontananza che gli dimostra. Anche lui è nel torto infondo, ma è nel suo carattere e lei dovrebbe saperlo. Mentre quei comportamenti non sono minimamente da lei.

Si assicura per l'ennesima volta che stia dormendo e si avvicina al comodino, staccando il telefono dal caricatore e facendolo cadere silenzioso, accedendo il cellulare e sbloccandolo, sorridendo trovando una loro foto come sfondo.
Ma torna serio: non è il momento di distrarsi.

Continua a buttare un occhio sulla ragazza, che gli dà la schiena, ancora rannicchiata tra le coperte, addormentata sul cuscino del ragazzo, come sostituzione al suo petto una volta che lui si è dovuto alzare.

Entra su Whatsapp, prima cosa che gli interessa, e inizia a leggere le chat che più lo attirano, persino quella dei genitori di lei, che dovrebbero essere private, ma che a lui poco frega in quel momento.
Guarda anche le chat con Silvano e Davide e si stupisce non trovando messaggi da Pierfrancesco da ormai una settimana e l'ultimo: "Salutami La'" del ragazzo gli fa inarcare un sopracciglio: possibile non si siano detti nulla dopo?

E se Clarissa avesse cancellato i messaggi? È impossibile che non si siano scritti nient'altro. Lauro conosce il rapporto tra il pugliese e la sua ragazza, sono praticamente migliori amici, gli dice tutto.

È impossibile tutto ciò.

Appoggia con uno scatto il telefono al comodino nel momento in cui vede la ragazza muoversi tra le coperte, ma non lo lascia, comprendendo che si sia solo mossa nel sonno e che continui a dargli la schiena, nel mondo dei sogni, così continua la sua ricerca.

Si dà mentalmente dello stupido quando nota di aver ignorato Instagram: la sua ragazza lo usa quasi più di Whatsapp.

Così, senza ripensamenti, lo apre, scorrendo nella home e andando subito nei direct, sbarrando gli occhi.

Marta le ha scritto.

Apre, titubante, la chat, ritrovandosi le tre foto che la ragazza gli ha fatto. Si porta una mano tra i capelli: quando diavolo gli ha fatto quelle foto. Non può non essersene reso conto. Eppure non si ricorda, non riesce a ricordarlo, ma è lui. L'anello è suo, i vestiti sono i suoi, è lui. E lui non si riconosce.

Non è possibile.

Gira il viso verso Clarissa, guardandola dispiaciuto: sta iniziando a rendersi conto di star sbagliando tutto e di quanto lei non meriti di soffrire a causa di uno come lui, con tutto l'amore che gli ha sempre dato quella ragazza.

È convinto di voler riporre il telefono, ma un messaggio, appena arrivato su Instagram, lo fa desistere per l'ennesima volta.
Stringe gli occhi con nervosismo quando vede il nome di sickmadman come mittente del messaggio

sickmadman

Sore...

Glielo hai detto a Lauro?

È ora di diglielo prima che
accada qualcosa seriamente

Fammi sapere che ti dice,
per qualunque cosa: sono qua.
Ti voglio bene ❤️


Lauro si morde le labbra: cosa dovrebbe dirle la ragazza? Perché Pierfrancesco sa qualcosa che lui non sa o non dovrebbe sapere?
Sa che è sbagliato, ma ormai è dentro e questa curiosità lo sta uccidendo. Apre la chat con Pierfrancesco, fregandosene dei suoi messaggi e scorrendo verso l'altro, andando a ritroso nella conversazione.

Sbarra gli occhi e socchiude la bocca quando vede quella foto, una foto della ragazza con in mano il test di gravidanza, positivo.
Clarissa e incinta e il suo "E ora?", preoccupato mandato a Pierfrancesco, fa stringere il telefono tra le mani a Lauro.

La ragazza non gli ha detto nulla.
È incinta e lui non ne sa nulla.

Un dubbio gli attanaglia pesantemente la mente: e se il padre non fosse lui? E se il figlio non fosse il suo? Ciò giustificherebbe il perché Clarissa non gli abbia detto nulla. Non vuole lasciarlo, vuole addossarle le colpe ed obbligarlo a fare il padre di un figlio non suo.

O forse no.

Forse non sarebbe così la sua ragazza, forse ha paura della sua reazione o queste classiche cose.
Ma perché dirlo a Pierfrancesco senza vergognarsene? Perché Pierfrancesco certe cose può saperle e lui no? È il suo ragazzo, si amano da anni, sarebbe da idioti non diglielo.

È diviso, non sa esattamente che giustificazione dare al comportamento della ragazza.

Velocemente riattacca il telefono alla batteria quando sente Clarissa girarsi, per poi guardarlo, assonnata, immergendo il viso nel lenzuolo:

"Che stai facendo?"

Gli domanda, sbadigliando, senza cambiare la sua espressione, stanca ed esausta:

"Stavo sistemando la camera" Le risponde con nonchalance, appoggiando un ginocchio sul letto, facendo peso su quello: "Riposati, sono solo le 8"

"Tu non dormi? Oggi sei a casa..."

"Nel pomeriggio sono al bar, lo sai. Quindi ho deciso di farti un favore e per oggi faccio un po' di faccende, dormi e non pensare a nulla" Le bacia dolcemente la fronte, accarezzandole i capelli e portandole vari ciuffi dietro le orecchie:

"Resta un po' con me, solo stamattina..." Lo implora, circondandogli il braccio con una presa debole e assente e Lauro ci riflette un po', per poi annuire, spostando le lenzuola e scoprendo la ragazza il meno possibile, infilandosi dentro, tornando vicino all'amata nel caldo.

Le circonda la schiena con le braccia, tirandola a sé, per poi ricordarsi dei messaggi con Pierfrancesco, ma non è il momento adatto a parlarne e lo sa:

"Cla."

"Mhm?"

Domanda, alzando lo sguardo dal suo petto e guardandolo:

"Vuoi che ti accarezzo la pancia?"

"Perché?"

Domanda, sbarrando leggermente gli occhi:

"Mi hai detto che ti piace quando l'accarezzo, no?"

"Ah...sì, hai ragione, allora sì, se hai voglia"

"Certo." Sorride lui, baciandola e iniziando ad accarezzarle la pancia, non levandosi dalla mente quella foto mandata a Madman.


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"Ma dovrei difenderti solo da me"

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30 days without you | Achille LauroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora