6. La strana biblioteca

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24-07-2015

So esattamente come ci si sente.

~
Ieri sera sono stato graziato, mia madre aveva il turno notturno all'ospedale e mio padre dormiva profondamente già da tempo. Yoongi è stato l'unico ad essersene accorto e dopo avergli raccontato dell'accaduto mi ha scoccato uno sguardo malizioso.
Questa mattina mi sento bene, bene in una maniera strana, anormale. Aver raccontato tutte quelle cose a Taehyung è stato liberatorio.

Taehyung.

Ho deciso di non andare a scuola, non me la sentivo proprio di tornare a contatto con il mondo dopo ieri sera. Ho bisogno di riassestarmi.
La giornata passa tranquilla, i miei sono entrambi a lavoro, esattamente come Yoongi che è occupato nella ditta di meccanica in cui è impiegato. Sono completamente solo e non mi dispiace affatto. Ho tempo per pensare.
Verso sera, dopo cena mi arriva un messaggio di Taehyung.

Ehi Jungkook, spero tu stia meglio. Ti va di vederci?

Sorrido spontaneamente alle sue parole, mi fa piacere che si sia preoccupato per me.

Non dobbiamo fare niente di che, vorrei solo vederti

La mia risposta non tarda ad arrivare

Si Tae, mi piacerebbe

Dopo circa mezz'ora dall'ultimo messaggio, Tae mi chiama dicendomi che è fuori da casa mia.
-Mamma! Vado un attimo fuori, c'è un mio amico- urlo per farmi sentire.
-Non c'è problema, fallo entrare- assimilo l'informazione e mi fiondo fuori. Solo all'ultimo secondo mi rendo conto di essere in pigiama. Un pigiama azzurro con tanti piccoli cocomeri stampati sopra.

Che stupido.

Appena mi vede, avvolto nel mio pigiama imbarazzante, soffoca una risatina.
-Si lo so, non dire niente- lo afferro per un polso e lo trascino verso casa.
-In realtà penso tu sia molto sexy, vestito così- fortuna che gli dó le spalle, così non nota il violento rossore che mi è appena sbocciato sulle guance. Scuoto la testa ed entriamo in casa. Al rumore della porta che sbatte, mia madre si volatilizza in salotto, sicuramente pronta a mettermi in imbarazzo.
-Ciao, è davvero un piacere conoscerti! Io sono Areum, la madre di Jungkook- e gli porge la mano.
-Salve signora Jeon, è un piacere anche per me, io sono Taehyung- il castano è tutto sorridente mentre stringe la mano alla donna della mia vita. So che l'ha già conquistata.
-Va bene ragazzi vi lascio soli, io fra poco vado a lavoro, ok Kookie?-
-Certo, mamma ci vediamo domani- e mi catapulto di sopra, sempre trascinando questo povero ragazzo.
Arrivati in camera mia, vedo Tae guardarsi attorno.
-Mi piace la tua camera, è così piena di...-
-Libri- diciamo all'unisono. Non posso dargli torto, una parete è completamente ricoperta da una libreria color mogano, sulla quale si mostrano fieri, centinaia di volumi diversi. Si avvicina lentamente e passa i polpastrelli sulle costine dei libri, camminando da una parte all'altra, io invece mi siedo sul letto. Sono imbambolato completamente nel rimirare la sua figura slanciata, indossa una camicia beige che gli cade morbidamente sulle spalle e sui fianchi, mentre i capelli sono tutti scompigliati, come se non si fosse nemmeno guardato allo specchio prima di uscire.
Come fa a rimanere bellissimo?
-Ma dove sei rimasto nascosto per tutto questo tempo, Jeon Jungkook?- non posso fare a meno di sorridere.
-Sono sempre stato qui- e con questo viene a sedersi accanto a me.
-Ho riflettuto su quello che mi hai detto Kookie, a dire il vero non ho proprio dormito, non ci sono riuscito- nel sentire quel nomignolo scappare dalle sue belle labbra, mi salta il cuore in gola.
-Mi sono reso conto che voglio starti accanto, voglio essere tuo amico, sempre se tu lo vuoi ecco..-
Il mio cuore si ferma e realizzo due cose. La prima è che Kim Taehyung è forse uno degli essere più puri e buoni che io abbia mai incontrato, la seconda è che potrei, nella più remota possibilità, essermi appena fatto un amico. Mi fiondo nelle sue braccia, stringendolo forte a me, non facendo altro che ripetere che sì, lo voglio anche io, che sono stato solo per troppo tempo, che mi sembra un sogno.
Il mio cuore, per la prima volta dopo tantissimo tempo, si libera di un peso e mi addormento così, con lo spirito più leggero, la sensazione di non essere più così solo e fra le braccia di Taehyung.

~

La mattina mi sveglio per colpa di un considerevole peso sopra il mio braccio. Quando i miei occhi decidono di aprirsi noto che c'è qualcosa che non va. Anzi.

Qualcuno che non ci dovrebbe essere.

Taehyung è bellamente addormentato su uno dei miei cuscini, con un braccio sopra il mio stomaco. Ha la bocca socchiusa e i capelli ancora più scaramigliati di iera sera. E non sarebbe neanche sto gran problema se non che è senza pantaloni.
Kim fottuto Taehyung mi sta abbracciando ed è senza pantaloni.
Porca troia.
Ma come è successo? Quando di preciso ci siamo addormentati?

Ti prego fa che papà non si sia accorto di nulla.

Guardo l'orario sul telefono per constatare quanto io sia effettivamente morto. Ci va bene, è ancora presto.
-Taehyung- provo a scuoterlo dolcemente per la spalla, sperando che si svegli. Internamente desidero che non lo faccia subito, qui, sotto alle coperte e vicino a lui sto davvero bene.
-Taehyung, svegliati, sono le sei e quaranta e io devo andare a scuola- è veramente dolce quando dorme, sembra così in pace e tranquillo.
-Jungkook, no, fammi dormire- non sembra proprio che voglia alzarsi, dato che avvolge le sue braccia attorno alla mia vita e appoggia la testa sulla mia spalla.
Ok, il mio istinto gay ha un limite.
Per quanto io possa avere forza di volontà e autocontrollo, non posso continuare ancora per tanto se questo ragazzo bellissimo non decide di alzarsi. Non sono cieco, ovviamente Tae mi fa un certo effetto, nonostante io non voglia niente da lui in quel senso.

Jungkook, reprimi gli ormoni.

La sua mano comincia a strisciare e a direzionarsi verso il basso, andando a posizionarsi sulla mia coscia. Ma cosa sta facendo?
Attimi dopo noto con mio grande disgusto che mi è diventato duro.
Oh andiamo, non riesco neanche a tenermi il cazzo nelle mutande?
Cerco, nel modo più discreto possibile di scostarmi per andare a risolvere queste piccolo problema da un'altra parte.
-Ah no Jungkook, non pensarci nemmeno- mi avviluppa completamente, facendomi scontrare con il suo corpo caldo, mentre io ho solo una gran voglia di morire.

Ti prego fa che non se ne accorga, fa che non se ne accorga.

-Kookie, ma ti è diventato duro?-

Cazzo.

Spazio autrice

Scusate per quest'ultima scena decisamente clichè, ma dovevo assolutamente inserire qualcosa di più leggero o la storia sarebbe stata troppo pesante.

Il comeback.
Ditemi che siete mort* anche voi?
Questo album è oro colato gente.

𝘈 𝘜𝘯 𝘙𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰 𝘋𝘢 𝘛𝘦 || 𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌 Where stories live. Discover now