P.O.V. Katherine

Il corso d'arte é fantastico, ci sono pochi iscritti ed è meglio così. Non ho avuto tempo di finire il disegno perciò l'ho portato in camera. Metto la musica e continuo il mio lavoro. Ho disegnato la spiaggia e il mare al tramonto. Rappresenta uno dei momenti più belli della mia vita. Avevo 5 anni quando andai al mare con mia zia. Un anno prima erano morti i miei genitori, mi sentivo un pesce fuori dall'acqua. Non riuscivo più a mangiare, piangevo sempre. Non capivo più il significato della mia vita.
"Che ci facciamo qui zia?" Le chiedo
"Voglio farti vedere una cosa" mi dice. Stende il telo da mare e mi fa sedere accanto a lei.
"Guarda bene l'orizzonte" dice. Il sole sta calando, il cielo é pieno di sfumature, dal rosso al blu. Rimango incantata da quei colori. La luce del tramonto riflette sul mare; le onde colpiscono la spiaggia, bagnando la riva con la spuma bianca. Il sole scompare piano piano lasciando il cielo che lentamente perde i suoi colori per dare spazio a un blu notte.
"Sai, il tramonto divide il giorno dalla notte. Segna la fine di una giornata che puó essere stata bella o brutta. Una giornata che non tornerà e che non sarà mai uguale alle altre. Dopo la notte, ci sarà un nuovo giorno, tutto da vivere e scoprire: il futuro. Bisogna vivere come se fosse il nostro ultimo giorno. La vita è fatta di alti e bassi, il destino a volte é crudele con noi, ci mette alla prova. E dobbiamo mostrarci forti, combattere per sconfiggere il dolore e le sofferenze. É quello che devi fare Katherine. Cos'hai pensato mentre guardavi il tramonto?"
"Pace, non pensavo ad altro" rispondo
"Quando ero piccola come te, quando mi sentivo persa, salivo sul tetto per guardare il tramonto. Perché mi aiutava a pensare, a capire. Tesoro mio, non sei sola. Alla mamma e al papà non piace vederti così. Devi trasformare il dolore in forza" penso alle sue parole
"Grazie zia" dico abbracciandola
Mi asciugo una lacrima, non pensavo che stessi piangendo. A mia zia devo tutto, mi ha tirato su dagli abissi. La suoneria del telefono mi risveglia dai miei pensieri.
"Pronto Beth?"
"Hey Kat, verresti con me a fare shopping?"
"Okay, dammi il tempo di cambiarmi e arrivo"
"Perfetto, a dopo"
Un po' di shopping mi servirebbe, é da tanto che non faccio compere. Mi cambio, prendo i soldi e vado in camera di Beth. Busso e miracolosamente esce subito
"Che velocità" dico
"A dire il vero ero già pronta e ti stavo aspettando. Su andiamo"

Scendiamo dal bus e andiamo al centro commerciale. Entriamo nel primo negozio di vestiti
"Come mi sta?" Mi chiede Beth, ha provato un maglioncino nero con i brillantini
"È bello ma secondo me bianco ti starebbe meglio" rispondo, segue il mio consiglio e lo prova.
"Ora?"
"Adesso ci siamo, ti sta benissimo" le sta benissimo, le mette in risalto i capelli neri e lunghi. Decide di comprarlo insieme a un paio di pantaloni neri a vita alta. Entriamo nel secondo negozio
"Wow Kat, devi troppo provare questi. Secondo me ti staranno d'incanto" mi dice dandomi dei pantaloni bordeaux strappati sulle ginocchia.
"Nahh... non é nel mio stile" dico. Sono belli sì ma su di me... no.
"Non ti costa nulla provarli" li prendo e li metto, mi guardo allo specchio. Non sono niente male. Mi fasciano perfettamente le gambe
"Wow, ti stanno benissimo" dice Beth "Devi troppo comprarli"
Riesce a convincermi, pago ed andiamo nel negozio di Victoria's Secret, abbiamo entrambe bisogno di un intimo nuovo. Terminati gli acquisti passiamo in gelateria e ci sediamo per riposare.
"É stato divertente fare acquisti" dice Beth
"A momenti compravi tutto il negozio"
"E non hai ancora visto niente, comunque non mi avevi detto che Aaron e Vanessa stanno insieme"
"Beh... si prendono e si lasciano. Poi lei... non esiste un ragazzo a scuola con cui non ci abbia provato" rispondo
"Tutti tranne Christian" dice facendomi l'occhiolino
"Che c'entra lui adesso?"
"Volevo aprire il discorso. Ho notato il modo in cui ti guarda." Mi dice.
"Ma che stai dicendo?!" Divento subito rossa
"Secondo me gli interessi, sono piuttosto brava in questo"
"Ma smettila, dai andiamo al campus altrimenti perdiamo l'ultimo pullman" le dico

Nell'esatto momento in cui arriviamo alla fermata il pullman parte lasciandoci lì.
"Cavolo, ora ce la dobbiamo fare a piedi"
"Ma é 1h a piedi" dice Beth
"Se ti fossi mossa ora saremmo sul pullan"
"Uffa andiamo".
Camminiamo per 20 minuti
"Sono stanca" Si lamenta Beth
"Dai che manca poco" dico
"Avevi detto così anche 10 minuti fa".
D'un tratto una maserati nera passa accanto a noi e si ferma più avanti. Vediamo Brian scendere dalla macchina
"Hey ragazze, volete un passaggio?" Ci dice.
"Oh sì, ti prego" dice Beth. Mettiamo le buste nel cofano e saliamo.
"Grazie" dico
"Figurati é un piacere" risponde lui. Caspita questa sì che é una macchina, mi chiedo dove abbia trovato i soldi per comparla. Brian parcheggia davanti a scuola
"Scusa il disturbo" gli dico scendendo giù.
"Vai tranquilla, ci vediamo". E che dire, sono di nuovo senza parole. Chi l'avrebbe mai detto sarei salita in macchina con uno dei ragazzi più popolari della scuola. Saluto Beth e vado in camera mia. Sistemo tutto il disordine che ho lasciato e vado a dormire.

At Least YouWhere stories live. Discover now