capitolo diciassette

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"Chi è Tyler?" chiesi a Louis, dato che era quello seduto più vicino a me. Lo guardai per qualche secondo, però lui non mi guardava. Lui, invece, poggiò il suo indice sulle labbra facendomi capire di stare in silenzio ed è quello che feci.

Tutti quelli che stavano seduti sul divano guardavano Harry, che stava con i pugni serrati. La rabbia si vedeva chiamaramente nei suoi occhi verdi scuro, ed il suo petto si abbassava e si alzava irregolarmente. Studiai per un pò i suoi movimenti poi continuai a cercare questo Tyler dall'altra parte della stanza.

Lui lo guardava con uno sguardo impassivo, ma improvvisamente gli angoli della sua bocca si alzarono e formarono un sorriso che faceva accapponare la pelle. Vidi una scena ripugnante nel momento in cui prese il suo calice di birra e prese un sorso abbondante, prima di guardare verso di noi. I muscoli di Harry si tendevano sempre di più mentre Tyler si avvicinava verso il nostro gruppo.

"Beh ciao, Harry" disse Tyler con una voce profonda che mi fece indietreggiare e Louis mi accarezzò una spalla. Io non conoscevo questo ragazzo, ma già non mi piaceva. Sembra che ci sia un enorme conflitto tra lui ed Harry.

Tyler si mise di fronte ad Harry, erano talmente vicini che le loro ginocchia si sfioravano poi Harry si alzò dal divano e presso la sua fronte contro quella di Tyler. Le sue narici si allargavano a ritmo con il suo respiro, non mi piaceva la piega che stava prendendo questa situazione. 

"Non hai intenzione di salutar-" Tyler cercò di dire, ma Harry non lo fece finire. Buttò la lattina di birra che Tyler teneva in mano, lasciando che la birra bagnasse il pavimento mentre tutti si giravano per vedere cosa stesse succedendo.

"Che cazzo ci fai qui?" disse con voce roca aggrottando la fronte. Tyler non sembro poi così tanto sorpreso della sua reazione, infatti aveva un espressione divertita in volto.

"Sono venuto solamente per incontrare un vecchio amico" ridacchiò.

"Vattene via di qui!" continuò Harry indicando la porta con l'indice e fregandosi del fatto che tutti li stessero guardando. Io stavo seguendo la situazione seduta accanto a Louis, traendo in conclusione che questo molto probabilmente era l'appartamento di Harry. Ma avevo ancora una domanda. Perchè lui non viveva con i suoi genitori?

"Io sono venuto alla festa, non andrò da nessun'altra parte!" disse Tyler con un tono difensivo avvicinandosi sempre di più ad Harry. I loro petti si toccarono e potei notare un cambiamento in Harry. Si fissarono per un pò negli occhi ma dopo un pò non si riuscì più a controllare.

Harry diede un pugno sulla guancia di Tyler con tutta la forza che aveva ed io coprii la mia bocca con le mani sorpresa. Il naso di Tyler cominciò a sanguinare, i suoi occhi erano fissi in quellidi Harry mentre si puliva, poi lo colpì anche lui. Ma Harry afferrò la sua mano prima che raggiungesse il suo viso, e lo colpì di nuovo con la sua mano libera. Rumori terrorizzanti rimbombavano per tutta la stanza, ma ero talmente scioccata che non riuscivo a muovere un muscolo.

"Fottuto stronzo!" gridò Tyler ad Harry, ma a lui non glie ne importava delle sue parole. Lui continuava a colpire Tyler, con le sue nocche insanguinate e il suo sguardo infuriato e quando lo buttò a terra, non ce la feci più. Vidi lui che colpiva ancora una volta Tyler prima che nascosi il mio viso sul petto di Louis singhiozzando silenziosamente contro la sua maglietta.

"Andiamo" disse mentre metteva le braccia intorno a me e mi aiutava ad alzarmi dal divano. Niall e Zayn cercarono di allontanare Harry da Tyler, quando noi ci dirigemmo all'ingresso e ci rimettemmo le scarpe. Tutte le urla si dissolsero dietro di noi quando chiudemmo la porta e corremmo giù per le scale per uscire da questa casa.

"Mi dispiace che tu abbia dovuto vedere questo!" Louis si scusò con me interrompendo il nostro tragitto silenzioso. Era davvero buio fuori e considerando che l'asfalto era bagnato, avrà sicuramente piovuto mentre stavamo da Harry. Non era più pomeriggio ma notte e quel venticello freddo che c'è ogni tanto, mi fa venire la pelle d'oca. Incrociai le braccia sul petto e cercai di riscaldarmi un pò, dato che i miei vestiti non coprivano molto il mio corpo. 

"Non è colpa tua!" starnutii e mi asciugai una lacrima all'angolo dell'occhio. Se avessi saputo quanto fosse violento Harry, non sarei mai andata da nessuna parte con lui. Avrebbe potuto picchiare anche me! E lui è molto più alto e forte di me e non potrei difendermi in alcun modo.

"Hai freddo?" mi chiese Louis.

"No" mentii ma lui si era già tolto la giacca. Mi mise la giaccia sulle spalle ed io lo ringraziai silenziosamente, rivolgendogli un sorriso. Louis è stato davvero carino con me dalla prima volta che l'ho incontrato, e non ho idea di come un ragazzo come lui facesse parte della compagnia di Harry.

Caminammo ancora per un pò, e il vento diventata sempre più freddo, sono contenta che Louis mi abbia prestato la sua giacca. Lo vidi tremare così gli porsi la giaccia, ma lui la rifiutò. La maggior parte del tempo camminammo in silenzio e l'unica cosa che mi veniva in mente era, chi è Tyler? Perchè Harry si è arrabbiato tanto quando l'ha visto e cosa avrà fatto per far si che lo picchiasse?

"Posso farti una domanda?" guardai verso di Louis e lui stava guardando me con un sorriso dubbioso.

"Certo" annuì. Mordicchiai il mio labbro inferiore acquisendo abbastanza coraggio.

"Cosa succede tra Harry e Tyler?" sbattei le palpebre stringendo la presa intorno alla giaccia, aspettando pazientemente una risposta mentre lui sospirò alla mia domanda.

"Non sono sicuro di avere il permesso di parlartene" replicò. Sospettavo che mi avrebbe risposto così, ma rimasi comunque un pò delusa. Non mi piaceva quando non sapevo nulla di quello che stesse accadendo intorno a me, ma immagino di doverlo fare.

Dopo una mezz'oretta di camminata, arrivammo davanti al palazzo e ci fermammo davanti alla porta. Cercai di muovermi in modo che non sentissi freddo, quando improvvisamente Louis si avvicinò a  me. Presi un piccolo respiro e poi aspettai che dicesse qualcosa.

"Mi piaci davvero, Ally" disse, mettendo le sue mani sulle mie guance. Le sue dita erano fredde, il quale mi fecero sentire più calda sotto il suo tocco. Sapevo di essere arrossita, cercai di evitare questa situazione imbarazzante tra di noi e cercai di dire qualcosa ma quando aprii bocca balbettai silenziosamente. 

Il suo sguardo si spostava dai miei occhi alle mie labbra, quando lui si avvicinò e mi baciò gentilmente. Era bello e morbido così decisi di rispondere al suo gesto. Mi ritrovai a confrontare il bacio di Louis con quello di Harry,  ma poi cercai di cacciarlo dai miei pensieri il più velocemente possibile. Il suono della porta che veniva aperta ci fece interrompere il nostro piccolo momento intimo, spinsi via Louis e pensai di essermi fatta prendere da un qualcosa che non avrei dovuto fare.

Harry si bloccò sulla porta quando notò che lo stavamo fissando, e il suo sguardo furioso si focalizzò subito su di me. Lo guardai dalla testa ai piedi e notai che la sua maglia e le sue nocche erano macchiate di sangue. Mi sentivo quasi ansiosa sotto il suo sguardo penetrante e il tempo sembrava non finire mai, ma improvvisamente lui ci sorpassò e sparì nel buio. 

Lo so che Louis mi stava guardando, ma ora riuscivo solamente a pensare alla reazione di Harry quando ci ha visto mentre ci baciavamo. Tecnicamente io non ho fatto niente di sbagliato, ma non riuscii ad evitare che il senso di colpa crescesse in me. Lui non può farmi diventare una delle sue tante ragazze contro la mia volontà, ma cosa succede se invece lo sto facendo io?

SPAZIO AUTRICE

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Un bacio. xx

Under    [Traduzione Italiana]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt