capitolo sei

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Dal momento che non sapevo dove altro andare, decisi di tornare al piano di sotto ed uscire fuori per fare la chiamata. Mentre raggiungevo la porta, alcune ragazze ubriache stavano camminando accanto a me e una di loro stava per cadermi addosso. Ho appena il tempo di spostarmi dal suo cammino, ma fortunatamente lei riuscì a tenersi in piedi finchè non scomparì dalla mia visuale. Sospirai e scuotei la testa, chiedendomi perchè mai sono venuta a questa festa.

"Ally!" qualcuno urlò sovrastando il volume della musica ed io mi girai per vedere chi stesse urlando il mio nome.

"Dove stai andando dolcezza?" quella voce sussurrò nel mio orecchio con un alito cattivo, potevo sentire chiaramente la puzza di scotch. La voce improvvisa mi fece spaventare ed io mi girai per vedere chi stesse dietro di me. Jake, se non ricorso male, avvolse il suo braccio intorno al mio collo e mi tirò al suo fianco.

"Jake" lo pregai, cercando di allontanarmi dal suo tocco, ma lui era molto più forte di me quindi tutti i miei tentativi fallirono. Il ghigno sul suo viso mi fece sentire veramente a disagio, non riuscii nemmeno a guardarlo negli occhi.

"Posso mostrarti una cosa?" parlò lui con un tono basso e il forte odore di scotch mi disgustò sempre di più. Misi il mio telefono in tasca per evitare che mi cadesse a terra e che me lo calpestassero, dopo cercai di allontanarlo di nuovo da me ma sembrava come se non l'avesse nemmeno notato.

"Lasciami andare" mi lamentai.

"Te lo mostrerò" lui ignorò ogni parola che dissi e cominciò a dirigersi verso le scale, non preoccupandosi della mia resistenza. La sua stretta intorno al mio collo era forte ed il vuoto nei suoi occhi mi fece rabbrividire. Come ha fatto ad ubriacarsi così velocemente?

"Jake, sono seria, lasciami andare" cercai di essere abbastanza chiara con le mie parole e di stare il più lontana possibile da lui, ma me lo stava rendendo davvero difficile.

"Voglio solamente mostrarti una cosa dolcezza. Sta zitta" mi zittì e fece una risatina divertita. Non sapevo cosa  fare perchè era chiaro il fatto che lui non si sarebbe arreso. Le persone nella sala non prestavano attenzione a noi ed io pensai di chiedere aiuto, ma anche tutti gli altri sembravano essere abbastanza ubriachi. 

"Lasciami andare Jake" il mio tono cominciava ad essere disperato mentre lo pregavo di togliere le sue mani da me, ma lui rise solamente e fece scivolare la sua mano sempre più in basso verso il mio sedere. Misi le mani sopra le sue cercando di toglierle, ma la sua stretta sul mio fianco aumentò. 

Il mio cuore batteva velocemente mentre spostava i miei capelli dietro la schiena e il suo viso si avvicinava sempre di più al mio. Lo allontanai facendolo sbuffare ed il suo respiro raggiunse il mio viso mentre lasciava un umido bacio sulla mia mascella. Strizzai i miei occhi ed usai tutta la mia forza per allontanarmi da lui, ma era così difficile.

"Dove vorresti andare dolcezza?" la mano tremante di Jake afferrò il mio braccio stringendolo forte ed io sussultai dal dolore.

"Stai lontano da me Jake" urlai più forte che potei ottenendo l'attenzione della gente intorno a noi, ma non me ne frega niente. Io non sono andata a molte feste, ma non ero stupida. Io sapevo questo a cosa portava ed io non volevo.

"Cosa diavolo pensi di fare Jake?" entrambi ci girammo verso la porta alla nostra destra. Ora era aperta, ed Harry stava lì con indosso solamente i suoi boxer della Calvin Klein. Lui sembrava essere abbastanza sicuro del suo corpo, perchè c'erano persone che gli passavano accanto e lui non provò nemmeno a coprirsi. I miei occhi si soffermarono sulle sue braccia muscolose, sul suo torso tatuato e al modo in cui il suo petto si alzava e si abbassava irregolarmente. Nonostante tutto l'inchiostro sulla sua pelle, lui era estremamente bello. Ma questo non glie lo dimostrerò mai.

"Lasciala andare" ringhiò al ragazzo che stavano tenendo il mio braccio, ma Jake rispose con uno sbuffo divertito.

"Andiamo, ci stavamo solamente divertendo" rise lui e cercò di riavvicinarmi a lui nuovamente ma riuscii a strappare via la mano dalla sua presa.

"Cos'è tutto questo casino qui?" qualcuno apparì dalla porta dietro Harry e avvolse le braccia intorno al suo stomaco, disegnando dei piccoli cerchi intorno al suo ombelico con le unghie dipinte di nero. Jess posò il suo collo sulla spalla di Harry e cominciò a baciargli la mascella, sogghignandomi. La mia espressione rimase impassibile mentre vedevo i suoi capelli disordinati scendere lungo la sua pelle pallida. Non avevo notato fino ad ora che lei stava indossando la maglietta che aveva indosso Harry quando arrivammo alla festa.

Analizzai l'altezza di Harry, la sua figura magra e tatuata ancora una volta e guadagnai un ghigno anche da parte sua quando i nostri occhi si incontrarono. Guardai Jake con disgusto prima di andarmene senza dire nulla. Riuscii a tornare al piano di sotto e raggiunsi la porta così adesso finalmente potevo fare la mia chiamata. Ma non mi sorpresi nemmeno, quando qualcuno mi fermò nuovamente.

"Non stai andando via, vero?" sentii la voce di Louis chiedermi dietro di me, presi un respiro profondo prima di girarmi e trovarmi faccia faccia con lui. 

"Si. Sto andando a chiamare mia madre per farmi venire a prendere" replicai con un tono stanco, sospirando dopo la mia frase.

"Che peccato. C'era qualcuno che volevo presentarti" fece il broncio con le labbra riuscendo a farmi sorridere, cosa che non faceva da tutta la sera. Louis è stato veramente carino con me e ha provato ad insultarmi oppure a molestarmi. 

"Forse posso restare per un'altra mezz'oretta" cedetti e lui mi sorrise. Mentre stavo camminando dietro di lui per arrivare alla porta sul retro, urtammo contro la ragazza bruna Evie, che stava risucchiando la faccia ad un ragazzo che era molto più alto di lei. Notai che non era lo stesso ragazzo che gli stava attaccato prima quando l'ho incontrata. 

Noi camminammo attraverso una porta di vetro e uscimmo nel giardino sul retro, che era pieno di fiori colorati e di lanterne bianche piazzate ovunque. Un cielo blu scuro si apriva davanti ai miei occhi dove una luna piena e un milione di stelle brillavano. Era assolutamente mozzafiato.

Scendemmo delle piccole scale, dal terrazzo fino ad arrivare sull'erba e dopo ci dirigemmo verso un albero. Creava una specie di tetto e sotto c'erano delle persone che stavano ridendo e parlando, loro non sembravano essere tanto ubriachi o avere tanti tatuaggi come le persone con cui sono venuta alla festa. Forse potrei farmi degli amici qui.

"Liam" Louis aumenta il passo e batte il cinque con un ragazzo, che ha il sorriso più gentile che io abbia mai visto stasera. Camminai goffamente dietro di lui e raggiunsi il piccolo gruppo di amici, i quali stavano seduti intorno ad un piccolo tavolo avendo una semplice conversazione su tutto.

"Questa è Ally" mi presentò Louis al ragazzo, che presumo il suo nome sia Liam, e concentrò il suo sorriso su di me. Immediatamente sentii il calore nel mio cuore e gli sorrisi anch'io senza pensare a nulla.

"Ho sentito che sei nuova qui. Dove vivevi prima?" mi chiese e sembrava realmente interessato.

"Florida" risposi tranquillamente e spostai una mia ciocca di capelli dietro l'orecchio. 

"Figo. Vuoi sederti con noi?" indicò la sedia vuota di fronte a lui ed io accettai, sedendomi accanto ad una ragazza bionda. Forse questa serata non era poi così male.

Under    [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora