Sesto Capitolo

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Poggiai delicatamente il peluche sul letto e sospirai; mi guardai attorno. Avevo lasciato una vita intera in quella stanza, o meglio, avevo lasciato una parte di me di cui mi rimane solo un vago ricordo. Ora sono ciò che sono e non posso più tornare indietro.

Non potei fare a meno di fissare la foto dell'intera famiglia, sembravamo, anzi eravamo perfetti.

<< dovremmo comprare un letto più grande, non penso che ci entreresti ancora>>

<< non ti hanno insegnato a bussare, Cody?>> smisi di guardare la foto e puntai gli occhi nei suoi

<< da quanto che guardi in modo così diretto?>> incrociai le braccia

<< da quanto che non ti fai i cazzi tuoi?>> fece un ghigno

<< da quando sei mia sorella>> mi alzai di scatto e mi avvicinai a lui spedita

<< non osare definirmi tu sorella, non ne hai il diritto.>> ringhiai

<< Adelaide, la situazione è più complicata di ciò sembra. Mi dispiace, tu non sai quanto, per averti lasciata sola, ma ho dovuto eseguire degl'ordini e sai meglio di me che non posso disubbidire. Ti prometto che recupereremo tutto il tempo insieme e poi sei e sarai sempre la mia sorellina>> mi salì il sangue al cervello

<< uno: non mi servono le tue scuse; due: stai lontana da me; tre: tua sorella è morta>> lo scansai e mi fiondai fuori casa sbattendo la porta.

Misi le mani in tasca e lasciai che il vento gelido mi colpisse il viso. Entrai nel bar più vicino. Appena entrai un odore di alcol e fumo invasero le mie narici, mi sedetti al bancone e ordinai un assenzio

<< non sei un po' troppo piccola per bere?>>

<< non sono affari che ti riguardano>> mi voltai verso di lui e dovetti stare attenta a non far trasparire la mia sorpresa nel guardarlo: era bello, molto bello. Aveva degli occhi verdi che avevano la capacità di incatenarti a loro e di cui trovai una strana famigliarità.

<< aggressiva eh?>> sorrise e dovetti metterci tutta me stessa per distogliere il mio sguardo dal suo, per voltarmi.

<<ecco a lei signorina>> guardai la barista e feci un cenno di cortesia, prendendo in mano il mio drink.

<< davvero, non sei troppo piccola per bere?>> sbuffai

<< se ti da così fastidio vedere una sedicenne bere, voltati>>

<< una sedicenne impertinente oserei dire>> prese il bicchiere dalla mia mano e se lo portò alle labbra

<< ma che razza di problemi hai? Non ci conosciamo nemmeno e ti predi tutta la libertà di strapparmi il bicchiere da mano?>> sbattei il pugno sul bancone mi voltai verso di lui, che nel mentre si era scolato tutto il mio drink

<< ed è qui che ti sbagli, Adelaide. Io so perfettamente chi sei, sei tu che non ti ricordi chi sono io, piccola bestia>> mi si accese una lampadina:

<< Jace?>> lo guardai scioccata

<< in carne ed ossa>> sorrise

<< oh mio dio, ci mancavi solo tu>> dissi esasperata

<< oh si anche io sono felice di vederti>> sbuffai

<< sei cresciuta molto>> mi squadrò

<< beh sai il tempo passa>>

<< sono passati anche molto bene>> si leccò le labbra

<< smettila di fissarmi in quel modo, sembri un manico>>

<< chi te lo dice che io non lo sia seriamente?>>

<< perché sei un coglione. D'altronde lo sei sempre stato. Non mi sorprende che tu non sia cambiato per nulla, anzi ti sei fatto solo un po' più decente>> lo ricambiai con lo stesso sguardo

<< bada a come ti rivolgi al futuro Alpha della contea, ragazzina>>

<< non usare quel tono intimidatorio con me, non sono uno dei tuoi lupi>> lo guardai truce

<< peccato che sei nel mio territorio>> ribatte

<< i territori di tuo padre vorrai dire>> colpito e affondato.

<<considerati fortunato ad essere la sorella del mio migliore amico, perché sennò già ti avrei fatto fuori>>

<< sei sceso così in basso da mettere le mani su una ragazza, Jace?>> storsi la bocca

<< solo quelle che mi infastidiscono e guarda caso tu sei l'unica>>

<<fiera di esserlo>> feci un sorriso sarcastico

<< hey Jace, unisciti a noi e fa unire anche la tua amica>> mi voltai verso il ragazzo che ci aveva chiamati

<< arrivo>> si alzò

<< porta anche la rossa>> intervenne un ragazzo dai capelli ricci

<< deve rientrare>>

<< dai bella unisciti a noi per qualche minuto>> mi incitò

<< deve rientrare>> ripete Jace

<< eh no, non ti farò prendere le mie parti>> lo guardai torva alzandomi e avvicinandomi

<<Adelaide!>> mi sentì strattonare ed in un nano secondo vidi tutto crollare


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⏰ Last updated: Mar 07, 2019 ⏰

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