Capitolo 16

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Piegai ed infilai nella valigia,anche l'ultima felpa,sospirando.Chiusi l'alampo,appoggiandola accanto alla mia parte di letto,accanto al terrazzo.Aprii il vetro,uscendo fuori per prendere una boccata d'aria,che non fosse soffocante.Il giorno in cui Harry mi aveva visto nella doccia,mi aveva asciugato,vestito,ed evitato per il resto del tempo.Continuava a far finta di non vedermi,non mi parlava,non mi considerava.Faceva tutto fuorché parlarmi,facendo finta,di essere in stanza da solo.Appoggiai le mani sulla spessa ringhiera,posando lo sguardo nel vuoto sotto di me,e pensando,quanto fosse facile morire lì in quel momento.Sari potuto tranquillamente saltare giù ed uccidermi,ma potevo anche continuare la mia vita per quel poco tempo che mi rimaneva,la via più facile era la migliore,già,ma non avrei mai fatto soffrire Harry,infondo,io lo amavo.Guardai le nuvole spostarsi nel cielo,mentre esso si scuriva,dando inizio ad un temporale.Il clima era cambiato così velocemente che quasi non me ne ero accorto,mentre mi sedevo sulla sedia posizionata all'angolo del terrazzo.Portai le gambe al petto,stringendole forte,mentre scrutavo lo spazio intorno a me.Era ancora mattino presto,circa le quattro,perciò Harry dormiva beato,mente io mi tormentavo.Quel giorno saremmo tornati a casa,non vedevo l'ora,perchè almeno se Harry non avesse più voluto rivolgermi la parola,non sarei stato male nel vederlo tutti i giorni.Guardai la pioggia,bagnare la ringhiera,mentre alcune gocce,bagnavano il pavimento,Sospirai ancora,fissando le mie ginocchia sbucciate,mentre qualche lacrima lasciava i miei occhi.Ero troppo emotivo,decisamente,ma nessuno faceva nulla per non farmi piangere.Chiusi gli occhi per la stanchezza,addormentandomi.

Un rumore mi fece sobbalzare,aprii gli occhi,notando di essere in una posizione piuttosto scomoda,sulla sedia del terrazzo.Cercai di alzarmi ma fu inpossibile,dato il dolore della mia schiena.Strizzai gli occhi per non fare una smorfia,mi alzai velocemente,tornando dentro alla camera.Harry stava preparando la valigia,senza degnarmi di uno sguardo,chiusi afflitto,la porta del terrazzo,prima di infilarmi le vans e cambiare le fasciature alla mano.Dopo che Harry ebbe finito di preparare le sue cose uscimmo dall'hotel,prendemmo un taxi,arrivando in aereoporto.

***

Il taxi,si fermò davanti a casa mia,porsi le banconote al tassista,prendendo il mio bagaglio.Estrassi le chiavi dalla tasca posteriore dei jeans,avvicinandomi alla mia porta,ripagando Harry,con la sua stessa moneta,ovvero non guardandolo.Ero stanco di essere allontanato da tutti,lui non voleva stare con me?Perfetto,non si sarebbe mai più avvicinato.Sbattei la porta di casa,salendo le scale per mettere la valigia in camera e cominciare a disfarla.Il campanello,interruppe il mio lavoro,sbuffai scendendo le scale prima di aprire la porta.Harry teneva lo sguardo basso,aprì la bocca per parlare ma lo precedetti,sbattendogli la porta in faccia.Tornai in camera,finendo di mettere i vestiti nell'armadio.Il cellulare continuava a squillare,ma non lo guardai nemmeno,sapendo già chi fosse.Mi lasciai cadere a peso morto sul letto,mentre fissavo lo squallido soffitto bianco,mi rannicchiai su me stesso,tristemente.Lasciai scivolare le lacrime fuori dagli occhi,mentre singhiozzavo e tiravo si con il naso.

Harry's POV

Lo avevo fatto piangere,di nuovo.Continuavo a fissarlo dalla finestra,mentre piangeva disperato.Mi sentivo una merda in quel momento,lo avevo ferito senza un preciso motivo,facendo finta che lui non fosse con me a New York.Essere stronzo era nel mio DNA,ma con Louis non potevo.Continuavo a chiamarlo e mandargli messaggi di scuse e tutto il resto ma lui faceva come avevo fatto io,non mi calcolava,piangeva in silenzio,come aveva sempre fatto,e per questo lo ammiravo.Nessuno notava che era triste,apparte me,io lo vedevo se aveva pianto,le sue meravigliose labbra is storcevano in modo diverso,quando sorrideva dopo aver pianto.E io lo osservavo da lontano,mentre si strofinava il viso nel cuscino,anche se avrei preferito esser io il suo cuscino.Decisi di arrampicarmi fino alla sua finestra,annuii da solo,mentre uscivo di casa.Misi un piede sul ramo dell'albero,mentre mettevo anche l'altro.Arrivato entrai piano,vedendo i suoi occhi chiusi,mentre stringeva il cuscino,singhiozzando.Era la cosa più tenera del mondo.Mi avvicinai piano,sollevai il suo busto,mettendo le sue braccia attorno al mio collo,in un abbraccio che ricambiò subito.Strinse forte la mia maglietta,mentre mi lasciava baci sulla guancia,fino alle labbra,che si affrettò a baciare.Lo strinsi forte a me,mentre le nostre lingue lavoravano insieme,creando il suono più bello del mondo.

"Scusa"mormorai dopo il silenzio che si era creato.Lui prese il mio viso fra le mani,connettendo di nuovo le nostre labbra.

Silence (Larry)[punk Harry]Where stories live. Discover now