4. St Augustin Accademy

10 0 0
                                    

Greenwood Drive
11.00 a.m.

Un luogo e un orario di incontro, questo c'era scritto sul biglietto da visita che mi ha appena consegnato il ragazzo misterioso, e sul retro la frase "lo capirai quando lo vedrai".
Decido nonostante le circostanze di presentarmi all'incontro, quindi mi dirigo a casa pensando al da farsi.

Sono le 10.50 e devo ammettere che il semplice nome di una strada non sia molto chiaro come punto di incontro. Ma poi la vedo e capisco, come diceva il biglietto, che è quello il posto dove devo andare.

In fondo a Greenwood Drive vedo un enorme palazzo circondato da un altrettanto grande giardino curatissimo, e come arrivo al cancello questo si spalanca per consentirmi di proseguire.

Arrivata davanti al grande edificio nel mezzo del giardino vedo ad attendermi il ragazzo della panchina, anche se alla luce normale del sole ha un alone meno misterioso. Guardandolo con un atmosfera diversa devo ammettere che è davvero un bellissimo ragazzo, così come avevo visto la sera prima. Viene verso di me.

"Ciao, sapevamo saresti venuta. Prego seguimi pure."
Senza troppe lusinghe decido di seguirlo, ma mi sarei tolta qualche dubbio nel tragitto.

"Tu sai il mio nome, ma io non conosco il tuo? E poi che posto è questo?"

Il ragazzo mi guarda e sorride con un espressione stupita e arrogante, come se avessi fatto domande totalmente prive di senso.

"Io sono Dominic Howard, ma tu puoi chiamarmi Dom!"
Si presentò il ragazzo, con aggiunta di un occhiolino malizioso.

"Questa è la St. Augustin Accademy, una scuola per persone un po' particolari. Ma non voglio spoilerarti troppo. E se ti stessi chiedendo chi era St. Augustin non è nessuno, solo la signora Augustin Brooks ovvero la dirigente, donna molto egocentrica. Tutte le persone che vedrai qua sono come noi, un po' diverse. La signora Brooks ci tiene che noi stiamo al sicuro e con chi ci possa capire, per questo ha creato la scuola. Poi ti spiegherà meglio lei nei dettagli. Buongiorno signora Brooks, il suo appuntamento delle 11 è qui, prego signorina Moore. Ci vediamo dopo."

L'ufficio della signora Brooks è una grande sala in stile barocco dai colori sgargianti e dai mobili d'epoca. Mentre la dirigente stessa è una donna molto elegante e altezzosa, anche se penso abbiamo più anni di quelli che dimostra. Nonostante l'età risulta comunque una bellissima donna. Indossa un tailleur verdognolo e porta i capelli completamente bianchi raccolti in un ordinatissimo chignon.
Mi fa gentilmente accomodare ed inizia a parlare con eleganza.

"Buongiorno signorina Moore, mi scuso in anticipo per Dominic che può non essere troppo cortese a volte nonostante sia il migliore dei nostri studenti. Si starà chiedendo perché lei è qua suppongo, come è giusto che sia. Io so che le sono sempre capitate cose strane nella vita, soprattutto crescendo questi eventi devono essere aumentati e prevalgono quando lei prova emozioni forti. Mi sbaglio?"

Rimango un attimo basita e poi annuisco in silenzio, lasciandola continuare.

"Vede, ci sono persone nel mondo, come noi. Siamo persone estremamente rare e curiose. Possediamo capacità che vanno oltre l'immaginazione, lei ad esempio signorina Moore deve avere a che fare con la telecinesi. Ancora probabilmente non se ne rende conto, visto che non ha ancora usato i suoi poteri di sua spontanea volontà. Mentre, in caso se lo stia chiedendo, io ho un udito eccellente e posso controllare le onde sonore. Questo è uno dei tanti motivi per cui nella mia scuola sento tutto. Il signor Howard invece riesce a controllare il fuoco ed il calore. Non siamo persone sbagliate, siamo il gradino più alto dell'evoluzione mia cara!"

Non capivo cosa volesse dire, e provai ad azzardare una domanda che uscì abbastanza confusa.

"Ma perché siamo così strani? Cioè diversi, abbiamo queste capacità? Si possono scegliere? Quanti siamo?"

La signora Brooks mi sorrise e mi porse una tazza di the. Poi riprese il suo discorso.

"Vede, io ci ho definiti grandino più alto dell'evoluzione per un motivo. Noi abbiamo un qualcosa in più, nel DNA. Come un filamento extra, che intacca su tutto il nostro organismo. E no, non si possono scegliere le proprie abilità essendo innate, ma diciamo che sono abilità a noi affini. Io ad esempio da bambina sono sempre stata una gran ficcanaso, e con la mia abilità avevo ogni giorno pane per i miei denti. Per il resto le posso dire che siamo pochissimi. In questa Accademia saremo circa 100 speciali, e abbiamo ragazzi da tutta l'America e l'Australia. Così come nell'Accademia europea, in quella asiatica e quella africana. Ce ne è una per continente essendo noi pochi! In tutto il mondo non raggiungiamo il migliaio!"

Non potevo credere a quello che stavo sentendo, e mi venne l'istinto stupido di tirare fuori il telefono e scrivere un messaggio a Melanie, ma qualcuno mi tolse il telefono dalle mani. Dominic guardò un attimo l'iPhone che aveva in mano e lo consegno alla signora Brooks.

"Le dobbiamo chiedere di non rivelare nulla ai suoi amici normali, essendoci là fuori persone che non capirebbero o peggio che bramano quello che abbiamo noi. Essendo questa un'accademia disponiamo di dormitoti, le lasciamo a lei la scelta se frequentare come una normale scuola o trasferirsi qui. Se vuole un consiglio, io le suggerirei la seconda opzione. Sarà più facile resistere alla tentazione di raccontare la vita qui, in caso mi recherò io dai suoi genitori per illustrare la situazione."

Non ci pensai due volte e dalla bocca mi uscì un verso di consenso, avevo bisogno di staccare e cominciare una nuova vita. Ovviamente Mel ne sarebbe stata partecipe, anche se con discrezione.

Buongiorno cari lettori,
siamo finalmente arrivati al capire cosa sta succedendo seppure molto lentamente. La storia di movimenterà più avanti niente paura, ma voglio prima introdurre tutto ciò che ho da dire con calma!!
Fatemi sapere cosa ne pensate fino a qui di Savannah e del resto della situazione...

The energyNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ