2. Film mentali

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Mi sento spaesata, sono in mezzo ad una grande sala bianca. Mi guardo intorno e una nube nera inizia a calare pian piano. Mi accovaccio a terra come per cercare riparo mentre intorno a me scende la tenebra.

"Buuuuu"
Apro gli occhi di scatto e faccio un balzo indietro, sbattendo la testa contro l'albero sotto al quale stavo a quanto pare dormendo. Una vocina stridula troppo vicina al mio orecchio inizia a parlare.

"Ma che fine avevi fatto? Sei venuta a scuola per raccogliere le ghiande intorno a questo fantastico albero o il tuo letto non ti piace più?"

La vocina acuta arriva da Melanie, mia amica da non saprei più quanti anni a dire il vero. La guardo con gli occhi sgranati senza capire e solo dopo un accurata osservazione noto che sotto gli alberi a me circostanti ci sono cumuli di ghiande. Tutti tranne quello che mi stava momentaneamente facendo da cuscino.

Cerco di nascondere il mio disagio con un sorriso, chiedendo poi cosa mi sono persa in praticamente mezza giornata di scuola.

"Non ti sei persa niente, a parte credo qualche lezione pallosa..."

Mentre parla la osservo, amo quel suo visetto espressivo. Fin da quando eravamo piccole lei ha avuto una grande capacità di farsi capire solo con le sue espressioni facciali, cosa che non sempre va bene. Se Melanie ti prende in antipatia lo riesci a capire a miglia di distanza senza che lei apra bocca. Eppure difficilmente lei non piace alla gente, sarà merito degli occhi azzurri o dei capelli rossastri, o forse delle lentiggini che le ricoprono l'intero corpo e le danno un aria simpatica.

"... peccato non ci fossi, anche se penso lo show continuerà in mensa tra poco!"

Dalla mia faccia confusa deve aver capito che devo avere mentalmente procrastinato è perso il filo del suo discorso, così senza che io chieda spiegazioni mi ripete gentilmente, seppur scocciata, cosa ha appena detto.

"Possibile che non mi ascolti mai per un intero discorso? Thomas e Nathan hanno avuto una discussione accesa questa mattina nel parcheggio, non ho ben capito il motivo ma forse c'entra qualche ragazza. Fatto sta che sono stati salvati dalla campanella, altrimenti uno dei due le avrebbe prese... Secondo te chi avrebbe la meglio dei due? Uhm, la campanella! Andiamo in mensa a scoprirlo."

Melanie è una vera pettegola e non si fa scappare occasione di gossip. Anche io sono particolarmente un'impicciona, ma mi limito più ad osservare e riflettere che a parlottare. Ci dirigiamo in mensa mentre a fianco a me la rossa continua a ipotizzare uno scontro tra i due ragazzi.

Il cibo della mensa scolastica è tutto ciò di più disgustoso e malsano ci possa essere al mondo, per questo da qualche anno ormai il pranzo me lo porto direttamente da casa. Motivo per cui senza fare file inutili ci dirigiamo al nostro tavolo, dove stavano tranquillamente sedute due ragazzine del primo anno che vedendoci arrivare si spostano a velocità epocale.

Neanche il tempo di mordere il mio panino che delle urla invadono la sala da pranzo.

"Sei uno stronzo Nathan, siamo praticamente cresciuti insieme e mi rubi la donna senza pudore. Sei un amico di merda!"
Thomas gridava tirando pugni al tavolo a fianco a lui e lanciando occhiate sanguinose a quello che una volta era il suo inseparabile amico.

"Guarda che per esserti rubata una cosa deve prima essere tua. Non è colpa mia se le donne preferiscono me!"
Nathan si tira indietro il suo ciuffo biondo ribelle che gli ricade sulla fronte con un sorrisetto pieno di soddisfazione, lanciando sguardi alle matricole eccitate.

Devo ammettere che sono curiosa e man mano che la lite va avanti io mi faccio largo tra gli studenti intendi a sentire la discussione, arrivando in prima fila.

"Se la gente sapesse come sei realmente non vedresti una ragazza neanche con il binocolo! Hai rovinato un amicizia per scoparti la mia persona speciale. Spero tu nei sia contento."
Povero Thomas, é davvero giù di morale e mentre pronuncia le parole gli occhi gli si riempiono di lacrime. Quegli occhi tristi che ora sono puntati su di me, mentre sento qualcuno prendermi per la vita e portami a se.

"Ma quale scopata, il nostro é amore! Vero Savannah? E poi se la ritenevi tanto speciale avresti dovuto dirglielo!"
Mi sento fissare dal intero corpo studentesco, e vedo un espressione sconcertata sul volto di Melanie. Ci metto qualche secondo a realizzare l'accaduto per poi spintonare Nathan e mollargli uno schiaffo in pieno volto. Togliendogli quel suo sorriso compiaciuto.

"Ma quale amore e amore!"
Mi affretto a dire.
"Poi dicono che noi donne ci facciamo i film mentali..."

Vedo le lacrime di Thomas sparire e lasciare spazio ad una risata accompagnata da quelle del resto degli studenti e dello sdegno di qualche ragazza. Mentre sul volto del biondino compare un espressione pragmatica, un misto tra rabbia e imbarazzo.

"Dovresti imparare a rispettare i tuoi amici e capire quando una ragazza ti considera la sua bambola gonfiabile."
Non faccio in tempo a chiudere la bocca soddisfatta che uno schiaffo mi arriva in pieno viso, e mentre il dolore mi fa chiudere gli occhi sento suonare l'allarme anti incendio.

Concluso anche il secondo capitolo, niente di emozionante neanche qui ma spero iniziate a capire cosa ha di strano Savannah.
Perdonatemi il linguaggio scurrile, vi avviso che potrebbe sussistere anche più avanti e magari esserci qualche scena un po' spinta (non nei particolari ovviamente non è un racconto erotico).

The energyWhere stories live. Discover now