Come il film di Parker

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Butta uno sguardo alla roba che ha da consegnare. Non è poca, è più del solito, il ricavato e la qualità saranno e sono superiori  e ciò, sommato alle parole di Daniele, la fa agitare maggiormente.



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Lauro è steso sul materasso della sua camera, unico spazio riservato completamente a lui nella casa di Sandro. Ha tra le mani varie banconote e le sta contando, dividendo quelle che potrà tenere da quelle che deve dare per far fronte ai debiti.

Qualcuno bussa alla sua porta e dopo un "Avanti, è aperta", alza lo sguardo, incrociando quello neutro di Samantha:

"Mì bambolina preferita, viè qua."

Le fa cenno di avvicinarsi, pronto a vedere i soldi che la ragazza è stata in grado di guadagnare. Lei lo guarda negli occhi e lui nota che qualcosa non funziona, così appoggia i soldi sul comodino:

"Che succede?"

Si alza sui gomiti, quando la ragazza, senza dire nulla, appoggia un ginocchio sul letto, facendo peso e appoggiando le mani ai bordi dei pantaloni di Lauro, raggiungendo la patta e aprendo il bottone, prendendo tra le mani la tiralampo, interessata ad abbassargliela:

"Che cazzo stai a fa'?"

Urla Lauro stringendo le mani attorno alle braccia di Samantha e cercando di bloccare i suoi polsi, ma la ragazza cerca di allontanarsi dalla presa, senza guardarlo negli occhi, riprendendo a sbottonare la patta dei jeans del ragazzo e abbassandoli fino a metà coscia:

"Ti sto parlando, rispondimi!"

"Devo pagarti la roba in qualche modo"

"Che cosa significa? Non hai venduto? Non hai trovato clienti?"

Samantha si morde le labbra, cercando di trattenere le lacrime e tirando su leggermente con il naso:

"Mi hanno derubato..."

"Ti hanno...cosa?" Si agita Lauro, sperando di aver sentito male, non può essere accaduto davvero, non da Samantha che ha sempre calcolato tutto attentamente, curiosa com'è:

"Mi hanno seguito, non me ne sono resa conto, non so come abbiano fatto, mi hanno bloccato in una via e mi hanno rubato tutto"

"Anche la collana d'oro vedo"

Le sfiora il collo, mentre lei non riesce a guardarlo negli occhi:

"Ti hanno fatto del male?"

La sua non risposta fa intendere molto più di tutte le parole che potrebbe usare e Lauro annuisce, semplicemente, come risposta alla sua stessa domanda:

"Niente soldi e niente roba. Questo risultato è quello che odio maggiormente, più del "zero soldi, troppa roba", lo sai, vero?"

"Lo so, per quello sto cercando di riparare in altro modo"

"Non basterà un pompino per riparare a questo errore madornale, te ne rendi conto, vero?"

La prende in giro, con freddo sarcasmo, mentre Samantha annuisce, comprendendo la cosa e appoggiandogli le mani ai bordi dei boxer, accarezzandoglieli, un po' timorosa e imbarazzata, vedendo come si è ridotta per un po' di droga.
Quando sta per levarglieli, la mano di Lauro la blocca, prendendole il mento:

"Lascia stare" Le dice, portandole indietro i capelli: "Ripagherai al danno in un altro modo, ora non ho voglia di farmi fare nulla" Continua con un tono combattuto, vorrebbe sgridarla, farsi valere, rimproverarla, ma non riesce completamente e resta quasi sorpreso, sentendosi fuoriluogo, quando Samantha inizia a piangere, non riuscendo più a trattenere il dispiacere e la vergogna di quel momento.

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now