Non puoi scappare per sempre

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Passa una settimana. Una settimana dura. Vedo Claudio il meno possibile. La strana energia che mi ha dato quel semplice tocco mi ha stranita. Perché io so cosa voglio e cosa non voglio. Io non voglio cascarci ancora. Io non voglio amarlo più. Io non posso amarlo più.

È sabato quando decido di passare in istituto nonostante fosse la mia giornata libera. Stasera parto per Sacrofano passo il weekend con nonna Amalia. Così decido di recarmi in istituto con Giulia a portare alla Wally il mio lavoro e con l'occasione fare una sorpresa a Claudio che non la vedrà fino a lunedì.
"Ehiii ma chi abbiamo qui!"
"Professor Anceschi oggi vi ho portato la nuova specializzanda che dice può andare??"
Scherzo. Giulia è praticamente la mascotte  dell'istituto. La amano tutti. È lei a farsi amare. Con quel sorriso e quegli occhietti furbetti che ti conquistano all'istante.
"Claudio è in ufficio?"
"Sisi è di la! Oggi è nero. Sbraita con tutti. "
"Ora ci pensa questa stellina a fargli tornare il buon umore. Vedrai diventerà  un agnellino! Ahahahhaha"
Saluto Anceschi e vado verso l'ufficio. Ufficio dal quale con mia enorme sorpresa esce Roberto.
Mi vede e si blocca all'istante
"Ciao Alice"
"Ciao Roberto.."
"Alice mi dispiace per quello che è successo..ti chiedo scusa..scusa per aver aperto il tuo armadietto non avrei dovuto e scusa soprattutto per la spinta.. spero tu possa perdonarmi"
"Tranquillo.. scuse accettate..mi dispiace per come è finita tra noi..  davvero..
come mai sei andato da Claudio? Qualche problema?"
"Vado via. Torno a Milano"
"Ma Perché? Stai bene qui ti eri inserito bene.. È per me?"
"Diciamo che a Roma non ho più niente che mi trattiene.. Torno a casa mia.. È meglio per tutti.."
"Mi dispiace"
"Anche a me.. Ma è giusto cosi."
"Ti auguro di trovare la tua felicità"
"E io lo auguro a te.. e a questa piccoletta.. ve lo meritate."
"Allora ciao.."
"Ciao"
Un bacio sulla guancia e ci salutiamo..  mi dispiace davvero...

Busso all'ufficio..
"Possiamo?"
"Avanti...Alice.. Ma chi c'è qua! Amore mio! Ciao!"
Giulia fa un urletto e un sorriso che colora la stanza.
"Sono passata per portare alla  Boschi la ricerca e ho pensato di passare con Giulia. Stasera vado a Sacrofano e pensavo di fartela salutare .."
"Grazie hai fatto benissimo grazie."
"Io allora vado dalla Wally torno subito"
"Vabbene.. noi qua intanto vediamo cosa combinare vero amore mio?"
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È così. È sempre così basta Giulia e una giornata di merda diventa bella.. bella come lei..
Passiamo la mezz'ora in cui Alice è dalla Boschi a giocare sul divanetto con la mia pallina. Lei è l'unica che può appropriarsene e farne ciò che vuole! La prendo in braccio e  le faccio il solletico e lei ride e ride e ride e io la amo e rido con lei. La mia cucciola. La mia bambina.
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Torno in ufficio e trovo la porta aperta. Si sentono le risatine di Giulia già dal corridoio. Chissà che stanno combinando insieme. Mi affaccio alla porta e sono talmente occupati a divertirsi e a ridere insieme che neanche si accorgono che li osservo.
Li osservo e mi passa davanti la famiglia che potevamo essere. Io che li Guardo e loro che giocano spensierat sul divano di casa.. mentre io sistemo la cucina prima di tornare da loro e magari prendere parte io stessa alla loro lotta..
invece siamo qua in un ufficio... due genitori separati che amano da morire la loro bambina..
"Ehi non ti abbiamo sentita arrivare.  Sai qua c'era una lotta in corso"
"Ahahhaha ho visto... ho visto...-sospiro..Claudio si accorge che sono pensierosa e mi invita a sedermi un attimo con loro..
"Che succede? Tutto bene?"
"Sisi vi stavo guardando.. È bello guardarvi.."
"Grazie per essere passata e per averla portata"
Perché l'aria i a deve essere sempre così tesa tra noi?
"Io andrei.. parto presto così arrivo per cena.."
"Vabbene va piano e saluta tua nonna.. Alice - mi chiama- no niente niente.. a lunedi allora.. ciao piccoletta di papi fai la brava con mamma e saluta nonna Amalia! Dai un bacio a papi"
Giulia tira un dolcissimo bacio a Claudio. Lo saluto e ce ne andiamo.
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Alice è partita per Sacrofano e visto che Marco ha un servizio fuori Roma e io sarei sola con la bambina li raggiungerò in serata. Alice mi ha chiesto di portarle una Cartellina che sta nel suo armadietto. Così vado e lo apro.
Mi duole ammetterlo ma Roberto aveva ragione.
Quell'armadietto è una specie di altarino circondato di foto di Alice con Giulia, Claudio con Giulia, ma soprattutto Alice con Claudio. Tiene tutto li. Tutti i ricordi di quell'amore finito che secondo me non è finito manco per niente. Perché si deve fare così male? Lei non riuscira mai a staccarsi da questo amore se non ne parla.. lo rifiuta.. rifiuta di parlarne rifiuta persino di sentirne parlare.

È appena finita la cena. Alice è fuori a fumare e io decido di provare. Deve sfogarsi. Deve liberarsi la testa solo così riuscirà a ricominciare da sola o con qualcuno.
Come sempre ultimamente è pensierosa.
"Vorrei tanto poter entrare nella tua testa sai?"
"Non so quanto ti converrebbe."
"Dimmi. Che succede?"
"Lara preferisco non parlarne ti rpego"
Adesso basta. Sarò dura stronza.. mi odierà.. Ma io adesso le dico quello che penso
"Certo. Scappa! Vedi Alice quale è il tuo problema? Tu non parli! Tu ti chiudi nel tuo mondo e l'esterno non esiste! Ma ti rendi conto ti quanto è complicato capirti?"
"Lara perché dici questo?"
"Dico questo perché è ora che tu cresca. È ora che ti togli questa maschera da vittima e ti riprendi in mano la tua vita. Devi aprirti Alice se non vuoi farlo con gli altri fallo con te stessa ma fallo perché hai già fatto tanti danni a causa della tua assurda immaturità"
"Lara ma che dici? Ma che danni? Ma perché mi tratti così?"
"Tu scappi sempre. Scappi da me adesso per nom rispondere che stai male! Fai vedere a tutti che stai bene ma in realtà non è così dici di non amarlo piu e poi nell'armadietto tieni la collezione di foto che neanche in un museo!"
Sono un fiume in piena. Voglio spronarla non so se questo è il modo giusto ma devo provare.
" Ti rendi conto che  hai sempre dato la colpa solo a Claudio per la fine di tutto. È vero ti ha tradita ma ti sei mai domandata dove stavi tu quando lui ti supplicava di non ignorarlo? Dove stavi tu quando la vostra storia ti stava sfuggendo dalle mani? Alice ricordati sempre che quando una storia finisce la colpa è di entrambi"
L'ho fatto. L'ho ferita lo so.. lo vedo dai suoi occhi..pieni di lacrime. Ma è giusto cosi. Alice ha bisogno di una spinta. E la spinta è metterla di fronte alla verità non ad una menzogna solo per farla stare meglio..
Le lacrime si tramutano in pianto. Mi guarda e rientra in casa dove si rifugia nella sua camera.
Mi dispiace.

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