La porta è aperta perciò entro direttamente in casa chiudendomela alle spalle.

<Ashley?>chiede mia zia affacciandosi dal salotto.
Le faccio un cenno con la mano e un sorriso spontaneo.

<ciao tesoro>viene ad abbracciarmi e darmi in bacio sulla guancia.

<com'è andato il volo? Troy mi ha detto che non avete mangiato praticamente niente, vuoi che ti prepari qualcosa?>domanda accarezzandomi un braccio.

<è andato bene, lungo ma tranquillo. Comunque no grazie, non ho molta fame ma sono stanca>rispondo togliendomi la giacca.

<va bene, vai a riposarti. Nathan è andato via?>chiede controllando la porta che trova chiusa.

<si, aveva delle cose da fare e non poteva restare>dico facendo spallucce.

<oh, vabbè vi vedrete domani per il pranzo di Natale>mi sorride premurosa.

Annuisco.

<ti do la buonanotte allora dato che crollerai sicuramente non appena toccherai il letto>ridacchia scompigliandomi leggermente i capelli e abbracciandomi forte.

<buonanotte>sussurro tra le sue braccia e lei risponde con un "mi siete mancati tanto".

***
<ASHLEY, SEI PRONTA?> grida mia zia dal piano di sotto scuotendo le chiavi dell'auto.

<PRENDO IL REGALO DI NATHAN E ARRIVO>urlo di rimando, afferrando la bustina sul comò  e guardandomi un'ultima volta allo specchio.

Oggi siamo a pranzo da Aaron.
Non sarà un classico Natale che passeremo in famiglia, ma in fondo sono ormai anni che non è così.
Nonostante ciò, è il primo Natale in cui mi sento veramente a casa.

Scendo le scale trovando Troy, zia e Harris pronti ad uscire.

<scusatemi>sussurro con un sorriso imbarazzato.

<il tuo ritardo non ci stupisce più> risponde Troy alzando gli occhi al cielo e accennando un sorrisetto provocatorio.

<dai andiamo, non facciamoli aspettare>interviene Harris indicandoci la porta.

Il tragitto verso casa di Aaron è piuttosto veloce e l'ho passato ad incitare mio fratello a comportarsi bene ed evitare litigi, almeno finché staremo tutti insieme.
La zia ha fatto lo stesso con Harris visto l'ancora non buonissimo sangue che scorre tra lui e Josh.

<Harris prendi i regali dal portabagagli per favore>chiede spegnendo il motore il nostro "capo famiglia".

Sulla porta ci aspetta già Aaron, appoggiato allo stipite, con un gran sorriso.
Lo saluto con un cenno della mano mentre scendo dalla macchina per poi corrergli incontro abbracciandolo.

<cos'è tutto questo affetto?>chiede ridacchiando mentre ricambia l'abbraccio.

<ti da fastidio? Dovresti goderti questo momento dato che non ne riceverai più>rispondo tirandogli un leggero pugno sulla spalla.

<allora ne approfitto> mi attira nuovamente a se.

<vedi di non approfittartene troppo però>dice Nathan sbucando da dietro Aaron.

Non riesco a trattenere il sorriso che mi si forma sulle labbra non appena sento le sue parole.
Mi allontano da Aaron, che si sposta leggermente, e saluto il mio ragazzo avvolgendo le braccia intorno al suo collo e alzandomi in punta di piedi.

<buon Natale>sussurro per poi baciarlo.
Lui ricambia poggiando le mani sui miei fianchi e stringendomi a se.
Sento una sensazione di calore espandersi per tutto il mio corpo e vorrei poter rimanere così in eterno.

Il miglior nemico di mio fratello, again.Where stories live. Discover now