Appena arrivarono sul portico della villa Yoongi prese per il polso Jimin facendolo girare veso di lui e, visto che si trovava davanti a lui, fece scontrare dinuovo le loro labbra in un bacio caotico e disordinato.
Jimin si ritrovò con le spalle contro la porta di ingresso mentre Yoongi lo teneva possessivamente per i fianchi, non volendo allontare quel calore da se.

"Yoo... Yoon aspetta fammi aprire la porta" disse il minore portando le sue mani sul petto dell'altro allontanandolo leggeremente. Jimin si giro di spalle prendendo con mani tremanti le chiavi per aprire la porta, mai scelta fu più sbagliata.
Yoongi aveva posato le sue mani sui fianchi di Jimin e aveva iniziato a baciargli il collo.
Jimin non riusciva ad aprire la porta e Yoongi dietro di lui non lo aiutava, imprecò sotto voce perche la serratura non si apriva.

"Serve una mano?" Chiese Yoongi divertito sul suo collo.
"Non è tanto facile aprire una porta quando c'è una persona dietro di te che ti bacia il collo" fece indispettito e il maggiore rise della sua reazione, poi un "clik" risuonò nelle loro orecchie, segno che la porta si era aperta.

Jimin ebbe tempo di entrare che si ritrovo contro al muro con le labbra di Yoongi sulle sue. Non riuscivano a smettere di baciarsi, sentivano il bisogno di sentire le loro labbra unite, sentivano il bisogno di toccare ogni lembo di pelle a disposizione.
Le mani di Yoongi che si trovavano sui fianchi di Jimin slittarono sotto la camicia del minore, toccavano la sua schiena i suoi addominali, però a Yoongi non bastava toccare, lui voleva vedere con i suoi occhi la pelle che gli infuocava il corpo, voleva vedere quegli addominali che sentiva sotto i polpastrelli; fu così che con un unico gesto aprì la camicia di Jimin e la strappò dal suo busto.
La figura di jimin senza maglia e con il fiatone di fronte a lui, fu una delle più belle immagini che ebbe mai visto.
Toccò la sua pelle, quella pelle che lo inebriava e gli faceva perdere fottutamente la testa, ci passò le dita sopra, riusciva a sentire ogni linea del suo corpo talmente che spingeva i polpastrelli contro la sua carne.

Ma Yoongi non era l'unico che voleva vedere ciò che aveva davanti. Jimin cominciò a sbottonare la camicia di Yoongi, bottone dopo bottone, sentendo i baci che il più grande era sceso a dargli sul collo.
Jimin era arrivato all'ultimo bottone della camicia quando Yoongi lo prese per i fianchi facendogli agganciare le gambe al suo bacino; Yoongi staccò Jimin dalla porta e si incamminò verso la stanza del più piccolo.

Continuarono a baciarsi, a far divampare quelle due fiamme che erano loro stessi.

Con un calcio Yoongi aprì la porta della stanza di Jimin, buttando quest'ultimo sul letto e mettendosi sopra di lui.
Si tolse la camicia lanciando da qualche parte per terra per poi abbassarsi e marchiare il collo bianco di Jimin. Succhiava, mordeva, leccava e baciava quel collo per lasciare quei marchi che sempre avrebbe voluto vedere.
Si alzò col busto solo per vedere ciò che aveva creato, ghignò, le truccatrici avrebbero faticato il doppio per coprire quei succhiotti.

Jimin si sentiva stordito, non riusciva a capire cosa stesse succedendo, sapeva solo che aveva il battito cardiaco così accelerato che era sicuro che il suo cuore sarebbe uscito fuori dal petto da un momento all'altro e incominciò a battere ancora più forte quando Yoongi baciò il suo petto scendo sempre più giù.
Sentiva ribollire il sangue nelle vene, stava sudando, ma allo stesso tempo i brividi gli percorrevano la schiena per colpa dei baci del più grande. Yoongi gli sbottono i pantaloni per poi toglierli, sorrise compiaciuto al sospiro di sollievo che usci dalla bocca di Jimin, ma non era soddisfatto, voleva sentirlo gemere, urlare. Gli tolse anche i boxer, lasciandolo nudo sotto di lui e, Dio, era cosi maledettamente bello che pensò di venire seduta stante.
Si tolse anche lui pantaloni e boxer e si mise in mezzo alle gambe del più piccolo.

Jimin osservava tutti i suoi movimenti e, cazzo, se fosse completamente andato in quel momento, vedeva Yoongi sopra di lui, con un sorrisetto in volto che non faceva altro che aumentare tutta l'eccitazione che provava in quel momento.

《YOONMIN》-ONE SHOT-Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu