TERZA FASE: RUBEDO (...)

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Eccoci giunti all'ultima fase della forgiatura del vostro Magnum Opus, quella in cui, attraverso l'azione purificatrice e contempo distruttrice del fuoco, i metalli vili vengono convertiti in fulgido oro.

Come si può non giungere al completamento di questo mirabile processo alchemico senza dedicare un capitolo a parte all'eroe per eccellenza, alla figura archetipica e al pilastro portante delle suddette ficcyne - il NAZzZzista™?

Qualcuno obietterà: "ehi, ma questo capitolo spetterebbe anche alla ragazza!" - l'ebrea, o la partigiana, o la figlia di un famigerato HERR KOMMANDANT (sic) delle SS che si oppone segretamente al regime - ma in realtà c'è un motivo se non spreco troppe righe per parlare di lei: a parte l'insindacabile presenza di una delle tre condizioni di cui sopra, non ci sono dettami o modelli precisi da seguire per caratterizzarla. Non è una Mary Sue, né una Hope (se non sapete di chi si tratta, rimando all'ampia letteratura sull'argomento) ma solo una ragazza semplice e molto, molto, sfortunata. A pensarci, non è così tanto diversa dalle altre protagoniste di romanzi rosa: possiamo tranquillamente definirla come una via di mezzo tra Anna Frank, una Elizabeth Bennet dei poveri (no pun intended) e Shoshanna di "Bastardi Senza Gloria".

Ma insomma, chi è questo NAZzZzista™ che fa sciogliere i cuori di tutte le fanciulle?

Non è il classico bello e dannato, non è un bastardo senza cuore, non è un "Principe Nero": o meglio, è un po' tutti e tre questi archetipi, che però sotto sotto nasconde un cuore di zucchero così dolce che al solo sentirne parlare, il povero omino pan di zenzero va in iperglicemia.

È un giovane, bellissimo uomo dall'anima nera, obnubilato dalla propaganda nazista, invasato, amorale, ottuso, perverso, infame (e potrei continuare con una lista infinita), incapace di mostrare pietà. Rigorosamente biondo platinato, con gli occhi color ghiaccio (perché mai che siano grigi, verdi, castani o color cielo) e un nome impronunciabile e sgrammaticato. Detesta gli ebrei, gli slavi e tutto ciò che non è altissimo, purissimo e arianissimo; nemmeno i miagolii di un gattino affamato sono capaci di sciogliere il suo gelido cuore.
Ma la vera domanda è: questo qui ce l'ha davvero un cuore, o è un robottino programmato per eseguire ordini senza discutere e ripetere a macchinetta frasi fatte? Perfino le mitragliatrici di un Panzer sono capaci di maggiore empatia, il che è tutto dire. 
Costui, infatti, non ha alcuno spessore umano: mai che si chieda "ma io che ci faccio qui?", mai un dilemma morale, mai un briciolo di esitazione - almeno finché non arriva Lei, beninteso: l'ammmmmore (quello con tante M) lo cambierà, lo spingerà a rinnegare tutto quanto e vivranno per sempre felici e contenti in saecula saeculorum amen.


Menzione a parte merita anche HARRY STYLES, il NAZzZzista™ più crudele e spietato dei Sette Regni (ops, del Terzo Reich), gettonatissimo qualora l'autrice volesse mettere un self-insert con la protagonista ebrea (devo dire che il motivo di tutto ciò sfugge alle mie capacità di comprensione...).
Avete capito bene: il nazista non ha SOLO il volto di Harry Styles - È Harry Styles, in carne e ossa e con lo stesso nome, solo che invece di essere un famoso cantante è un nazista ignorantissimo. 
Ma chiamatelo HEINRICH WEISEN (da "Weise": stile, modo, maniera), se proprio volete farlo tedesco e non avete voglia di rompervi le scatole a inventarvi un altro nome (e lo capisco, anche per me è una tortura scegliere i nomi, ogni volta)!
MA UN NAZISTA DI NOME HARRY STYLES 'UN SI POLE SENTI', MALEDIZIONEN!

Mi vengono i brividi, e non è per via dell'inverno...

Mi vengono i brividi, e non è per via dell'inverno

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(versione toscana del Facepalm)

Sic transit gloria mundi.

E caddi come corpo morto cade.

Preparate la pira funebre!

*Götterdämmerung in sottofondo*


In foto: il Katzenführer Adolf Kitler.
Può sembrare inquietante, ma se lo accarezzi fa le fusa come tutti gli altri gatti.

COME (NON) SCRIVERE UNA FICCYNA AMBIENTATA DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALEWhere stories live. Discover now