Capitolo 17

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Siamo appena arrivati alla festa.
Con me sono voluti venire i miei fratelli, ma non è un problema visto che si ubriacano peggio di me.
Mi dirigo verso il bancone degli alcolici con Joana.
«Cosa volete, bellezze» chiede il barista.
«Due mojito» dico e quest'ultimo mi fa l'occhiolino.
Guardo Joana che sta ridendo a crepapelle.
«Smettila» la guardo divertita e lei ma smette, asciugandosi le lacrime.

«Ehi ragazze» ci saluta Brendon.
Alle sue spalle ci sono i miei fratelli che mi guardano male.
«Che c'è?» chiedo, alzando gli occhi al cielo.
«Blake mi ha chiamato perché voleva sapere dove fossi» confessa Loris guardandomi male.
«Avevo il silenzioso, ora lo chiamo» compongo il numero, facendo partire la chiamata.
-Dove sei?- risponde quasi subito.
-Al bancone degli alcolici-
-Sto arrivando-
Chiudo la chiamata.
Lo aspetto e dopo qualche minuto arriva.

«FOTO DI GRUPPO. BLAKE, SHEY, VENITE» vi chiama Elliot.
Ci dirigiamo verso Elliot, Joana, Loris, Drew e Brendon e ci mettiamo in posa.
Brendon si mette alla mia sinistra.
Lo vedo più distaccato dall'inizio della serata.

Sono passate due ore dalla foto e siamo tutti un po' brilli, tranne Brendon e Joana.
Mi avvicino a Brendon che è seduto sulla pottroncina di pelle che si trova nel salone dove siamo tutti.
Mi siedo a cavalcioni, appoggiando la testa sulla sua spalla.
«Che fai?» chiede rosso in viso.
Comincio a muovermi sopra di lui.
«S-Shay..» geme, palpandomi il sedere.

Joana arriva alle mie spalle mi fa scendere.
«Mi volevo divertire...uffa» Joana mi guarda male.
«Forse è meglio ritornare a casa» mi trascina nella sua macchina.
«Mi hai levato il divertimento, scema» metto il broncio.

Arriviamo a casa e Joana si offre di portarmi in camera, senza farsi accorgere dai miei.
Se ne va e io mi sdraio sul letto.

Prendo il telefono e apro una chat.

Willy❤️

Ciao baby😏
✔️✔️

Piccola, sono le 2:00 cosa ci fai sveglia?

Butto bimbo. Io wono vegluaaaa
✔️✔️

Sei ubriaca...

Sono innamorata
✔️✔️

Ah si?

Troppppo
✔️✔️

Chi è il fortunato?

No casnosci
✔️✔️

Buonanotte piccola, riprenditi 🌹

Nott255151
✔️✔️

La mattina seguente mi sveglio con un gran mal di testa.
Scendo a fare colazione.
«Buongiorno» annuncio, toccandomi la fronte dolorante.
Loris mi guarda male mentre Drew è con il telefono.
Mia madre prepara la colazione.
«Buongiorno. A che ora sei tornata ieri?» chiede mia madre con il cucchiaio di legno in mano.
Ora comincia con le domande.
«A mezzanotte ero a casa» mento, ricordandomi del coprifuoco che mi aveva proposto.
Annuisce, girandosi, continuando a cucinare.

Mi siedo vicino a Loris e cerco spiegazioni per il suo sguardo assassino che mi tiene da inizio mattinata.
«Ieri sei tornata alle 2:00 ubriaca. Ti ho sentito. Ho chiamato Joana e mi ha detto che ti aveva portata a casa. Ti ho cercata ovunque prima della sua chiamata» sussurra arrabbiato, cercando di non farsi sentire dalla mamma.
«Sinceramente non ricordo» confesso, toccandomi la testa imbarazzata.
Annuisce e se ne va in camera sua.
Salgo anche io per prepararmi e una volta pronta esco di casa, raggiungendo la scuola.
×
×
×
«Sei una cogliona. Eri ubriaca fradicia» mi rimprovera Joana.
Siamo appena entrate in classe.
«Che ho fatto?» chiedo, mettendo una mano in fronte esasperata.
«Lo vuoi sapere davvero?» chiede, scoppiando a ridere.
Quando sono ubriaca, faccio cose che non farei mai nella vita, da sobri.
L'affermazione di Joana mi spaventa.
«Sputa il rospo» sorrido, incoraggiandola.
«Sei salita sopra a Brendon, con l'intenzione di scoparlo. Ti sei cominciata a strusciare mentre lui ti palpava il sedere. Abbiamo discusso perché ti volevi divertire e ti ho portata a casa» spiega.
Dire che sono diventata rossa è poco.
«Ti conviene andarti a scusare con Bred» mi fa l'occhiolino e io annuisco, dirigendomi nella sua classe.

Entro e cerco con gli occhi Brendon.
«Bred c'è la tua ragazza!» grida un ragazzo che si trovava vicino la finestra. Divento rossa e lui ride.
Brendon si gira verso me e mi sorride.
«Ti devo parlare» dico trascinandolo fuori.
«Ciao Shaila, anche per me è un piacere vederti» ironizza Brendon.
Sorrido, scusandomi.
«Di cosa vuoi parlare?»
«Di stanotte...non ero in me e...non volevo» mi scuso diventando rossa.
Mi prende, inaspettatamente, il viso tra le mani e sorride.
«Non preoccuparti, ho sbagliato pure io, mi sono fatto prendere la mano. Se Joana non ti avrebbe portato con lei, credo che non mi sarei fermato» mi confessa, sorridendo prima di andarsene, lasciandomi a bocca aperta e con le guance rosse.

× Unknown × (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora