𝟏𝟔. 𝐍𝐨𝐧 𝐞𝐫𝐚 𝐚𝐛𝐛𝐚𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐞𝐱𝐲

Start from the beginning
                                    

Diedi un'ultima occhiata allo specchio, sistemando la camicia e i miei capelli. Ero perfetto come sempre, nessuno avrebbe saputo resistermi. Presi la giacca di pelle nera e, senza avvertire nessuno, uscii di casa. Proprio dietro l'angolo di casa mia mi aspettava Nick, appoggiato alla sua macchina fumando una sigaretta.

"Hey, Nick!"

"Styles! Su monta in macchina, gli altri ci aspettano già là." Dopo 10 minuti eravamo davanti al Land, la più famosa discoteca di Holmes Chapel, i nostri amici ad aspettarci davanti all'entrata.

"Hey Hazza! Allora non sei morto come si diceva!" Un sorriso strafottente mi percorse le labbra.

"Come vedete sono ancora vivo, pronto a farvi prendere la solita batosta."

"Uh vedo che siamo sicuri di noi, Styles!"

"Non dovrei?"

"Ne riparleremo dentro!"

Una volta al bancone, mentre mi scolavo il secondo Long Island, mi lanciarono la prima sfida.

"Allora Styles, la vedi la morona supersexy seduta lì dietro? Rifiuta tutti i ragazzi, se riesci a farti baciare da lei vinci." La squadrai per un secondo prima di rimettere il mio sorriso sicuro.

"Troppo semplice, due minuti ed è mia!" Sentivo gli occhi degli altri ragazzi su di me mentre mi dirigevo verso la ragazza in questione e le rivolgevo le solite frasi per abbordarla. Dopo tre minuti eravamo nel bel mezzo della pista da ballo, tenevo le mani sui suoi fianchi mentre lei mi esplorava la bocca. Mi fece intendere di andare in un altro posto per andare oltre. Ma io rifiutai con gentilezza e tornai dai miei amici.

"Wow, sono impressionato, vedo che sei rimasto in forma."

"Ne dubitavi?"

"Cazzo Harry, ma quella ci stava! Perché non te la sei fottuta in bagno?" Diedi un'altra occhiata alla ragazza che era andata a parlare con una sua amica e feci una smorfia.

"Non era abbastanza sexy."

"Non era abbastanza sexy? Spero tu stia scherzando! Avrà avuto una quarta abbondante di seno! Che cazzo vuoi di più?"

Chiesi al barista un Sex on the beach e me lo scolai d'un fiato.

"Sentite, quella lì sarà andata bene a delle persone mediocri come voi, ma io cerco di meglio."

Mi scolai un altro paio di drink, poi mi buttai in pista a ballare. Subito attrassi l'attenzione di numerose ragazze presenti nella sala, c'era chi mi guardava da lontano timorosamente, chi si provava ad avvicinare timidamente, mentre le più sfacciate si misero a strusciarsi contro di me lasciandomi di tanto in tanto baci sul collo e sopra la camicia. Io ad occhi chiusi mi godevo quel piacere procuratomi dalle ragazze, dalla musica e dall'alcool. All'improvviso una ragazza particolarmente temeraria mi ficcò letteralmente la lingua in bocca, per la sorpresa aprii gli occhi e vidi questa biondina che si avvinghiava sempre di più a me. Più lontano, fui colpito da una ragazza carina e castana che probabilmente avrebbe voluto essere al posto della biondina. La vista dei suoi occhi azzurrissimi, tristi e delusi furono improvvisamente insopportabili. Mi sentivo soffocare. Subito mi scollai la biondina dalle labbra senza curarmi che ci rimanesse male e quasi di corsa mi feci largo tra la folla e uscii dalla discoteca. Mi sedetti su una panchina cercando di riprendere fiato e schiarirmi le idee. Stavo tremando ed ero sicuro che non fosse per il freddo. Quegli occhi non volevano andarsene dalla mia testa, ma adesso ad incorniciarli non c'era più il volto della ragazza di prima, bensì quello di Louis. Gli occhi della castana me lo avevano ricordato troppo ed ora era lì che mi guardava malinconico e leggermente arrabbiato. Se non avessi avuto paura di sembrare pazzo mi sarei messo ad urlargli in mezzo alla strada di smetterla di guardarmi in quel modo, che non stavo facendo niente di male, mi stavo solo divertendo. Ma mi resi conto di stare mentendo anche a me stesso, perché stavo solo facendo finta di divertirmi, cercando di essere quello di una volta, ma che in realtà non ero più.

Stanza 258Where stories live. Discover now