-Ma la smettete...- mormoro diventando rossa, ammetto che sono divertita ma anche molto imbarazzata.
So bene cosa pensano di me e hanno ragione.
Per me questa situazione del tutto nuova e sicuramente avrò bisogno dei loro consigli, ma questo non implica che debbano urlarlo in mezzo alla scuola.

-Ve lo racconto...potete venire a casa mia...- dico non potendo fare a meno di cedere di fronte ai loro sorrisi.
Ci dirigiamo verso la macchina di Tasha quando sento qualcuno chiamare il mio nome.

-Posso parlarti?- mi irrigidisco di colpo sentendo quella voce, voltandomi.
Si tratta di Alan.

Era da parecchio tempo che non lo vedevo a scuola, una parte di me era sollevata ma al contempo provavo curiosità a riguardo.
L'ultima volta che l'avevo visto era alla stazione dell'autobus, intento a trovare suo fratello.

Passa lo sguardo sui miei amici, che probabilmente lo stanno incenerendo con lo sguardo.

-Dovrei andare...- mormoro quando improvvisamente si avvicina, prendendomi un braccio.

Tasha si intromette subito.
-Hey...hey allontanati amico...- si mette in mezzo, spingendolo leggermente dal petto.

Alan pare disturbato ma anche molto confuso.
-E tu chi cazzo sei?- domanda con sfacciataggine rivolto verso di lei.
Lei fa un mezzo sorriso -No tu chi cazzo sei? Non mi pare che tu sia un amico di Alexandra...- deduce incorniciando le braccia proprio difronte a me.
Non si fa intimidire da lui, nonostante la sua altezza e la sua statura.

Alan non sembra battere ciglio, continua a osservare me e Tobias in attesa di una spiegazione.
Poi sospira -Devo parlare con Alexandra...- dice solo, abbassando il tono di voce mentre si rivolge a lei.

Tasha si volta verso di me.
-Tu vuoi parlare con lui?- mi domanda, in attesa di una risposta.
Mi avvicino.

Alan rimane immobile a fissarmi continuando a tenere lo sguardo fisso su un punto ben preciso.
Me.
-Immagino già cosa mi dirai...- dico riferendomi al fatto che, come sempre, mi metterà alla guardia da Daniel.

Non ho mai capito questo suo comportamento e personalmente mi sembra parecchio strano.
Ci conosciamo da anni, non mi ha mai rivolto parola se non per offendermi, ma da quando faccio da Tutor a Daniel, sembra come volermi proteggere da qualcosa.
E tutto questo non ha senso.

Tasha gli fa cenno di andarsene ma Alan continua a tenere lo sguardo su di me.
Scuote la testa -No...non si tratta di quello- mormora mentre prova ad avvicinarsi ma questa volta sono io stessa ad allontanarmi.

-Fossi in te non mi avvicinerei troppo...ha un fidanzato ed è un tipo parecchio irascibile...- lo ammonisce Tasha con un sorrisetto, rimanendo immobile, mentre lo sfida con lo sguardo.

Alan si blocca.
Improvvisamente il suo corpo sembra irrigidirsi.
-Cosa?- domanda solo, posando di nuovo lo sguardo su di me.

Solo adesso mi rendo conto che ha un'aria parecchio più trasandata del solito.
I capelli sono molto spettinati e riesco a notare delle lievi occhiaie sotto i suoi occhi.
Non ho idea del perché abbia questo aspetto ma una parte di me sente che non sta passando un bel periodo.

-Devo andare...- dico solo, ricordando a me stessa di smetterla di cercare di capire o compatire le persone.

Alan non mi rovinerà la giornata con un altro dei suoi avvertimenti senza senso.
Non lo permetterò.
Per quanto io possa essere incuriosita devo ricordare a me stessa che tipo di persona è lui.

Mi volto, andando verso la macchina, seguita dalla mia amica.

Lui rimane fermo ed immobile, anche una volta che c'è ne siamo andati, riesco a intravederlo dallo specchietto della macchina.

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-Okay...ora mi spiegate chi cazzo era quello...- Tasha scoppia a ridere mentre Tobias gira gli occhi.
-Sembra un pazzo...- ammette continuando il suo discorso.

Tobias spiega brevemente di lui e la mia amica non sembra per niente sorpresa da tutto quanto.
-In effetti aveva l'aria di uno che si sente superiore agli altri...- ammette riflettendo, mentre continua a tenere gli occhi sulla strada.

Odio doverlo ammettere ma ogni volta che Alan se ne usciva fuori con questi discorsi, sentivo una grande fitta allo stomaco.
Un senso di ansia...

Mi sistemo sul sedile, con un colpo di tosse.
-Non è nessuno...- dico solo, tranquillizzando la mia amica ma lei scuote la testa.
-Oh andiamo...questo è pazzo di te...hai visto come ha reagito quando gli ho detto che sei fidanzata...- mi spiega e Tobias ridacchia.

-Ma perché lo hai detto? Io e Daniel non ci siamo fidanzati...- mormoro anche se ammetto che ho una forte paura di incontrarlo domani.
Spero che lui abbia provato gli stessi sentimenti e le stesse emozioni che ho provato io.
Sarebbe terribile scoprire che per lui non è stato niente di importante.

So benissimo che ha ammesso che gli piaccio e che dalle sue azioni sembra davvero interessato a me, ma sono sempre stata una ragazza molto insicura ed è impossibile per me essere positiva al cento per cento.

-Tu e Daniel...ormai siete una coppia...- mormora Tobias voltandosi verso di me.
-E quando Alan lo capirà, ti lascerà in pace...- mi rassicura con sguardo dolce, perché lui sa benissimo tutti i problemi che mi ha causato quel ragazzo.

-Vorrei solo pensare a cose belle...almeno oggi...- mormoro concentrandomi il più possibile per rivolgere tutti i miei pensieri solo ed esclusivamente a Daniel, e a noi due insieme.

-Proprio per questo adesso ci racconterai tutti i dettagli...- conferma Tasha, parcheggiando nel giardino di casa mia.
-E non tralasciare nulla!- aggiunge facendomi ridere.

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Insta: uccidisorridendo

Il prossimo capitolo sarà un pov's di Daniel ;))

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