Chapter 21- Blood Contract

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È difficile dimenticare qualcuno che ti ha dato molto da ricordare.
~John Green


Quella mattina Luxiel ,dopo aver deriso amabilmente Lilith e Will,si era tranquillamente recato nella sua stanza per fare un bagno.
Accese la luce e si ricordò della vasca rotta.
"Quel demone mi deve una vasca da bagno.",borbottò mentre si infilava sotto la doccia fredda dopo aver buttato nella cesta dei panni sporchi i vestiti.
Dopo la doccia si era infilato un paio di jeans e una T-Shirt e poi si era steso sul letto.
Lanciò uno sguardo al soffitto sul quale erano rappresentate delle fiamme in netto contrasto con il dipinto dietro la testiera del letto.
Poi cominciarono i rumori dal piano di sotto.
Quanto rumore
Non ebbe nemmeno il tempo di pensare ciò che qualcuno cominciò a bussare insistentemente alla porta.
"Luxiel?",una voce a lui nota lo stava chiamando,"Lasciami entrare.".
L'angelo si passò una mano tra i capelli.
"Cosa vuoi,Eris?",la voce del biondo si insinuò nella mente della ragazza.
Eris spalancò gli occhi,"Chi ti ha insegnato a farlo ?".
"Non deve importarti.",poi creò un muro mentale per impedire alla demone di entrare ancora nella sua bella testolina bionda.
Eris tentò più volte di entrare nuovamente nella mente del ragazzo ma tutto fu inutile,"Non puoi lasciarmi fuori.",sbraitò.
"Oh si che posso. E lo farò.", fu la risposta telepatica di Luxiel ancora steso comodamente sul letto.
"Luxiel.Non osare.",Eris strinse le mani a pugno cominciando a battere insistentemente contro la porta.
Il biondo ,da parte sua,non si sarebbe arreso così presto.
Un sorrisetto apparve sul viso dell'angelo,"Non saresti dovuta venire.".
L'angelo si insinuò nella mente di Eris nonostante ella tentasse di ostacolarlo.
E poi cominciò il dolore per lei.
La donna cadde in ginocchio davanti alla porta.
"Ti prego.Smettila.".
"È la stessa cosa che dicevo io.Ricordi?".
Dal pavimento sul quale Eris era afflosciata delle mani la afferrarono .
Mani a lei invisibili ma delle quasi Sentiva la presenza.
Sentiva quelle gelide dita afferrarle i piedi e le mani immobilizzandola mentre Luxiel le faceva letteralmente esplodere i timpani.
"Falle smettere.Basta.",urlò la demone.
Una lacrima scivolò giù dagli splendidi occhi mentre qualcosa le perforava il ventre.

Poi Eris sentì i passi di Will ed Angel.
Luxiel si fermò per ascoltare la loro conversazione.
"Ma guarda un po' cosa mi tocca vedere. Il braccio destro di Lucifero che si fa aiutare da due demonietti da quattro soldi.".
"Esci,stupido moccioso.",sbraitò ancora la donna mentre spalancava gli occhi e li fissava in quelli di Angel.
Sentiva ancora la presenza di quelle creature sul suo corpo ma era come se avessero allentato la presa.

"Allontanatevi.",la parola risuonò nella mente della demone appena arrivata che afferrò un braccio di Will.
Il demone strattonò via la mano di Angel e si avvicinò alla donna.
"Cosa diamine stai facendo? Oltre a rovinarmi la moquette con questa robaccia?",Will tocca il sangue della donna che d'un tratto afferrò la sua mano.
"Cerca Lilith.",sussurrò con un fil di voce Eris prima di creare un muro per tenere lontani gli altri.
Will poggiò una mano sulla barriera e ,appena tentò di distruggerla, essa sprigionò un'energia tale da sollevarlo da terra e ,mentre Angel cercava di riportarlo con i piedi sulla moquette , i due vennero scaraventati giù dalle scale.

Eris li osservò volare giù con la consapevolezza che fossero interi e li sentì uscire.
Poi si mise seduta mentre le ferite con estrema velocità si rimarginavano.
"Luxiel,lo so che sei arrabbiato per...per tut-",provò a dire la donna.
Il biondo finalmente aprì la porta e si appoggiò allo stipite,"Tu non sai proprio niente.Tu hai lasciato che mi buttassero lì dentro.".
Eris chiuse le mani a pugno mentre lo osservava e sentì una stretta al petto quando incontrò i suoi occhi,"Sai,io c'ero quando sei nato.Io e Astharo-."
"Lo so,Eris.Io so tutto.Sai,le ombre sono ovunque. Dove c'è luce,c'è ombra e quando sono nato io di ombre ce n'erano a bizzeffe in Paradiso.".
Lo sguardo della donna si addolcì,"Io non volevo che andasse così."
"Non hai fatto nulla per impedirlo,Eris. Anzi. Ci hai preso gusto anche tu ad un certo punto.".
"Perché mi dipingi come un mostro?Io ho fatto solo ciò che mi hanno ordinato di fare.",la donna cominciò ad indietreggiare consapevole di aver usato le parole sbagliate.
"Un criminale nazista disse le stesse cose al processo di Norimberga.Una donna,Hannah Arendt,seguì il processo di Eichmann.Egli aveva coordinato la deportazione degli ebrei,fu rintracciato in Argentina da alcuni agenti Israeliani.",l'angelo lanciò uno sguardo ad Eris,"La Arendt rimase colpita dalla normalità di Eichmann e nella sua opera tratta proprio di questo. La banalità del male.Disse che i burocrati del Reich erano tutte persone terribilmente normali che però erano capaci di mostruose atrocità per il semplice fatto che non si fermavano a riflettere sugli ordini a loro dati e che il
loro pensiero restava limitato alle leggi di Hitler che venivano rispettare incondizionatamente.Eichmann venne condannato a morte il 31 maggio del 1962.".
"Dove vuoi andare a parare?",chiese Eris un po' confusa sul perché di quella bizzarra lezione di storia non richiesta.
"In tutta sincerità,non lo so nemmeno io,forse per farti capire. ",riflette ad alta voce pugnalandola con lo sguardo,"No,non credo. Sono concetti troppo elaborati per una come te.".
Eris rimase sorpresa dalle sue parole,"Cosa stai insinuando?".
"Che la tua stupidità abbassa il quoziente intellettivo di tutto l'emisfero boreale.".
Eris arricciò il naso,"Ma senti chi parla.",borbottò,"Comunque non sono qui per questo.".
Luxiel la invitò a parlare con uno sguardo.
"Sono pronta a restituirti ciò che tuo padre ti aveva sottratto.".
L'angelo la incitò a continuare mentre Eris cercava qualche segno di interesse in lui o magari un sussulto,ma nulla.
Cosa diamine abbiamo fatto,pensò prima di scuotere il capo,"Trova la rossa e riportala alla normalità.".
"Esigo un contratto di sangue.",rispose l'angelo.
Tra le mani della donna apparve un pugnale dalla lama nera e il manico intarsiato di rubini e una miriade di filamenti d'argento che formavano una L.
Eris si tagliò un palmo della mano e passo il pugnale a Luxiel.
"Ricordi cosa succede quando il mio sangue tocca qualcosa ?",chiese il biondo alzando un sopracciglio.
"Cazzo.Hai ragione.",davanti a loro apparve un foglio e una piuma bianca.
Eris inzuppo la penna nella ferita e tracciò la propria firma su una linea mentre l'angelo leggeva il contratto.
Poi anche lui prese la piuma,immerse la punta nella ferita della donna ,talmente in profondità da farla mugolare, e poi firmò.
La demone sorrise mentre il foglio e la penna scomparivano con il pugnale e la ferita si rimarginava.
"Divertiti a cercare la rossa.",disse la donna prima di sparire e lasciare l'angelo da solo.
"Guarda che mi tocca fare.",sussurrò.
Poi scese al piano di sotto e con schiocco di dita davanti a lui si formò una porta che sembrava fatta di acqua nera che fluiva lentamente.
"Che cominci la caccia.".
Poi scomparve tra le dense tenebre della sua creazione.

Spazio autrice
Salve personcine.
Ecco a voi il ventunesimo capitolo.
Spero vi sia piaciuto e scusate per l'assenza. È stato un periodo piuttosto impegnativo eheh.
Cosa ne pensate di Eris?

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⏰ Last updated: Dec 08, 2018 ⏰

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