Chapter 6 - My little screaming frog

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Nonostante mi divertissi come sempre,
Lei era un pensiero fisso per me.
Non c'era notte
né da ubriaco né da sobrio
in cui non la pensassi.
~Charles Bukowski

Aileen,stanca di trovarsi nel bel mezzo dell'accesa controversia tra i tre ,decise di tirarsene fuori prima che fosse troppo tardi e si diresse nella propria stanza.
Chiuse la porta e si lasciò scivolare lungo essa.
Si massaggiò le tempie stancamente e ,dopo essersi ripresa da quella confusione, si rialzò.
Diede uno sguardo in giro  e poi aprì l'armadio.
Rimase piacevolmente stupita.
Mai aveva posseduto  tanti abiti in vita sua.
Prese una felpa bianca enorme per lei,un paio di collant e delle all star alte nere e bianche.
Si chiuse in bagno ed uscì circa 30 minuti dopo vestita di tutto punto con i capelli color del grano sciolti in morbidi boccoli che le incorniciavano  il piccolo viso chiaro sul quale risaltavano  due occhi color dell'ambra illuminati da pagliuzze dorate.
Infilò le mani nelle tasche della felpa ed uscì sul balcone.
Ad attenderla con impazienza c'era Will che ,per sfuggire alla rossa, si era nascosto sul ramo dell'albero vicino alla camera di Aileen.
"Posso entrare ?", chiese lui aggrappato a mo' di koala al tronco.

"Certo ,fai pure.",rispose la bionda sorridendo divertita dalla situazione.
Will,allora, si alzò in piedi sul ramo e ,con la sua solita grazia, si slanciò per poi atterrare con un quasi impercettibile tonfo a pochi centimetri da Aileen.
"Fa freddo qui fuori.",esordì lei arrossendo leggermente per la vicinanza del moro, "ti va di entrare? "
"Sono d'accordo con te, angioletto.",anche il demone le regalò un sorrisetto,ma il suo era più maliziosio che imbarazzato.
"Quindi dividi la stanza con quella testa di criceto.",tentò di portare avanti la conversazione Will.
"Asher non è tanto male,bisogna conoscerlo.", cercò di difenderlo la biondina.
"Un angelo che difende un demone.Mai vista una cosa del genere",la buttò sul ridere Will,"Lo conosci da molto?".

"Diciamo che siamo stati buoni amici per un po'.",rispose la bionda abbassando la testa e cominciando ad osservare con interesse le proprie scarpe.

"Anche questa è una cosa buffa", disse Will per poi lanciarsi sul letto perfettamente in ordine di Asher.

"Perché ?", Aileen alzò la testa per osservarlo.

Il moro scosse il capo, "Lasciamo stare.", nel mentre rotola su e giù per il letto di Asher.

"Questo posto sta cominciando ad annoiarmi.",disse la bionda,"Non sono abituata a restare per molto tempo in un solo luogo.",spiega poi.

"Allora abbiamo qualcosa in comune.",rispose Will alzandosi dal letto di Asher ormai tutto in disordine.

Il moro osservò  le pareti della stanza di Aileen mentre lei cominciava a giocherellare con una ciocca dei capelli color del grano.
"Sei davvero brava a disegnare.",ammise Will guardando con interesse  il dipinto dietro la testiera del letto della ragazza  ,"Lo hai fatto tu,giusto?".
"Beh si.Questa era la mia stanza quando ero in paradiso. ",spiegò sedendosi  sul letto con una nota di malinconia nella voce.
"Come mai sei andata via da lì ?",chiese  curioso come sempre il ragazzo.
"Diciamo che non sono andata via di mia spontanea volontà.",poi la bionda smise  di giocare coni capelli e fissò  gli occhi come il cioccolato fuso sulla figura di Will prima di chiedere a bassa voce "Ci sei mai stato? Se sí,ti manca?",sottintendendo il paradiso.
La mascella di Will si irrigidì e ,quando la bionda tentò di fissarlo negli occhi e  ripetere la domanda cambiò subito idea,lui le diede  le spalle e si diresse  verso la porta.

"Voi angeli fate sempre le domande sbagliate.", fu l'unica cosa che Aileen riuscì a sentire prima che Will chiudesse  la porta con un tonfo.

Ad attenderlo all'esterno c'era Lilith pronta a prenderlo a mestolate in testa ma,appena la rossa vide  la sua faccia stranamente seria , cambiò idea.
Semplicemente lo osservò  entrare nella loro camera e chiudersi  la porta alle spalle.

Lilith bussò alla porta di Aileen e non aspettò nemmeno di essere invitata ad entrare.
"Cosa gli hai chiesto,angioletto?", subito arrivò al punto la rossa.

Aileen si raggomitolò sul letto,"Stavamo parlando del Paradiso",sussurrò soffocando  un singhiozzo nel cuscino.
Lilith richiuse  la porta dietro di sè e si avvicinò alla piccola figura appallottolata.
"Capisco.",disse semplicemente poggiandole   una mano sulla spalla.

Aileen alzò  la testa mostrandole il visetto rigato  dalle  lacrime,"Non volevo che andasse via. Volevo solo passare un po' di tempo con qualcuno.",disse tra un singhiozzo e un altro mentre le lacrime continuavano a scendere copiose.

"Ai,non credo sia una mossa molto intelligente chiedere ad un demone se gli manca il luogo dal quale è stato esiliato.",provò a spiegarle Lilith mentre, in modo impacciato,le accarezzava la testa dopo essersi seduta sul letto accanto a lei.

Aileen nel mentre tenne   il capo nascosto tra i cuscini e dopo un po' si addormentò.
Lilith la osservò attentamente.

Come hanno potuto mandare una creatura tanto innocente tra noi bestie fameliche?

La rossa scosse il capo per poi uscire dalla stanza e dirigersi al piano di sotto per cominciare a preparare la colazione.

Nel mentre Will  era nella sua stanza.
Seduto con il capo chino sulle mani che stringevano  in modo quasi spasmodico il medaglione con la J.
"Jem.", sussurrò mentre un ricordo si faceva strada nella sua mente.

"Will", la dolce voce della ragazza  lo fece girare.
"Hella,che ci fai qui?", chiese il moro mentre osservava estasiato la fanciulla che correva verso di lui e che sembrava emanare luce propria nel limpido cielo notturno.
I capelli biondi le incorniciavano  il piccolo viso chiaro sul quale risaltavano  due occhi azzurri.
I piedi nudi sfioravano a stento la verde erba ben curata mentre lei si avvicinava.
Il moro aprì le braccia e ,appena lei fu abbastanza vicina, la racchiuse in un abbraccio.
Inspirò il suo profumo e le posò un bacio sulla fronte.
"Avevo voglia di vederti.",disse la bionda mentre si sollevava sulle punte dei piedi per lasciargli un bacio sulla guancia .
"Non dovresti uscire così tardi. É pericoloso", il ragazzo le accarezza la testa .
"Lo so,lo so, ma mi mancavi. Ultimamente sono tutti così agitati a causa dalla  nascita di quell'esserino.Cosa potrà mai fare?",la bionda si accoccolò a lui.
"Cerca di stargli alla larga,Hel.Quel bambino è stato maledetto.",appena dette quelle parole Will se ne pentì.
Il volto della bionda si scurì  leggermente,"Anche io lo sono,Will,ma nessuno mi ha mai messo delle catene.", ribadì lei.
"La situazione è diversa. Dicono cose strane in giro. ", Will le accarezzò la testa e lei appoggiò il capo contro il suo petto,"Però non avere paura. Ci sarò io a proteggerti.",aggiunse lui,"Giuro che ti terrò al sicuro.".

E poi la scena cambiò.
Soltanto buio.
Will si sentiva  cadere.
Un dolore atroce .
Urlò con tutta l'aria che aveva nei polmoni.
Le sentì mentre bruciano e volavano  via sotto forma di cenere.
Sentì il calore di quelle fiamme ,che per tanto tempo era riuscito a controllare,che lo stavano distruggendo.
Le sue ali.
Le sue candide ali erano ormai perdute.

Will riaprì gli occhi e trovò subito gli occhi di Lilith fissati su di lui.
"Che ci fai qui?", chiese mentre si rendeva conto di star  stringendo la mano della ragazza.
"Hai cominciato ad urlare come un matto  e dato fuoco all'armadio,Will.", la rossa gli poggiò una mano sulla guancia,"Va tutto bene?"
Il moro annuì  mettendosi  seduto e osservando il ciondolo sul cuscino, "Sono solo le ombre del passato che tornano a farmi visita.".
La rossa gli sorrise  mentre si alzava dal letto, "L'importante è impedirgli di divorarti,mio piccolo ranocchio  urlante.".
Will rise e si alzò dal letto.
Lentamente si avvicinò alla rossa e ,quando fu a pochi centimetri da lei ,fece qualcosa di inaspettato.

Cominciò a farle il solletico.
Lilith cominciò a ridere e a divincolarsi come un'anguilla per poi partire di corsa alla ricerca di un riparo.

Gli occhi delle ombre Where stories live. Discover now