Chapter 8-Everything will be fine

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Il diavolo è reale. E non è un mostro rosso con le corna e la coda. Può essere molto bello perchè è un angelo caduto, e un tempo era il preferito da Dio.
~American Horror Story

Angel stava sorseggiando una cioccolata calda davanti alla finestra del soggiorno mentre osservava la figura di Asher all'esterno quando iniziò a sentire Lilith ridere e il rumore di passi in avvicinamento.
"Wiiil smettila.",Lilith corse veloce giù dalle scale con il moro alle calcagna.
Angel si voltò ad osservarli e la rossa finí contro la tazza della mora.
L'oggetto scivolò dalle mani di Angel e finí in frantumi al suolo.
Lilith ,con uno schiocco di dita,fece sollevare tutti i frammenti e tentò di lanciarli contro il moro.
Ma qualcosa andò storto.
Will si bloccò sul posto e spalancò gli occhi mentre Lilith si voltava verso Angel per sussurrare un "Opsone".
La ragazza iniziò a sentire un dolore sempre più forte  alla gamba,dunque  abbassò lo sguardo   e si rese conto di alcune schegge che si erano conficcate proprio lì.
Non era abituata al fatto che qualcuno la ferisse in quel modo, tantomeno a vedere il suo sangue colare rapido giù da una qualsiasi ferita.
Quando succedeva era come se finisse in una specie di trance.
Non ricordava mai nulla dopo quegli sporadici episodi.
Dalle mani della mora iniziarono a fuoriuscire delle spirali di fuoco.
"Lilith,vai via.", disse Will prontamente.
Lilith alzò un sopracciglio,"Davvero crede di poter competere?",chiese a Will.
"Lei ti ha già colpita,Lilith.",gli fece notare il ragazzo.
"Come scusa?", Lilith fu dapprima confusa,poi,passando con lo sguardo sulle gambe e  sulle braccia,la vide.
Una bruciatura lungo tutto il braccio destro.
Lentamente iniziò a sentire un dolore crescente fino a quando divenne difficile non urlare, "Ma che diamine di fuoco è ?", chiese a denti stretti la rossa.
Le fiamme crebbero attorno ai due e si trasformarono in una specie di cupola
"Angel,fermati ", provò a dire Will richiamando a sé i suoi poteri di persuasione,ma a quanto pare non avevano effetto su di lei.
Gli occhi della ragazza erano completamente neri e le fiamme cominciavano   a sfuggire al suo controllo.
Lilith tentò di richiamare a sé la tempesta.
Il vento fece spalancare le finestre e ciò aumentò ancora di più le fiamme.
"Fermati,Lil.", Will le afferrò la mano e tenta di usare il teletrasporto,ma qualcosa non andava
"Ma cosa sta succedendo?",chiese Lilith confusa dal fatto che la sua ferita non fosse ancora guarita.
"Credo che la figlia di Astharoth ci abbia isolati.", rispose Will guardandosi attorno tra il meravigliato e lo stupito.
"Come può una bambina bloccare due demoni antichi come noi?", la rossa non riusciva a spiegarselo ma il dolore al braccio diventava sempre più forte mentre tremava al suono del nome di Astharoth.
"È il suo potere. Blocca i poteri degli altri e deve aver ereditato le fiamme di tortura del padre.", spiegò Will e,all'occhiata di Lilith, aggiunse, "Ho fatto delle ricerche."
"Ma cosa sta succedendo qui?", dall'alto delle scale giunse la flebile voce dell'angelo.
Will e Lilith tentarono di dirle di andare via,ma le fiamme sovrastarono le loro parole.
Il fumo cominciò ad addensarsi.
Un braccio di fuoco si avvolse attorno alla vita di Aileen e dalla sua gola fuoriuscì un urlo di dolore straziante.
La felpa della ragazza prese fuoco ,poi l'aria  cominciò ad essere impregnata dall'odore di carne arrosto.
La bionda poggiò ,con le ultime forze,una mano sul braccio di fuoco  ed esso si trasformò in ghiaccio per poi scomparire  in una nuvola di vapore acqueo.
Aileen cadde a peso morto al suolo accanto al divano mentre le fiamme lambivano l'arredamento del soggiorno.
D'un tratto la porta si spalancò ed entrò Asher.
Il moro strabuzzò gli occhi osservando la sorella e la cupola di fuoco nella quale Will e Lilith erano praticamente crollati in ginocchio.
L'aria cominciava a scarseggiare lì dentro.
"Angel?", chiese confuso per poi avvicinarsi a lei ,anche se con qualche difficoltà,"Angel,basta.", le poggiò una mano sul braccio e sussurra "Andrà tutto bene." ,dopodiché la ragazza tornò in sé.
La mora osservò il fratello con un'espressione di puro terrore dipinta in volto e poi crollò a terra.
Le fiamme si spensero in un istante e il fumo fuoriuscì rapidamente dalla finestra.
Lilith annaspò alla ricerca di aria mentre Will osservava il braccio della rossa che finalmente stava guarendo.
"Aileen", disse Lilith quando finalmente fu di nuovo in grado di parlare.
Will si guardò attorno fino a che non vide il corpo minuto della bionda.
I capelli color dell'oro erano sparpagliati attorno al viso sporco di fuliggine mentre il busto era coperto solo all'altezza del seno dai brandelli della felpa.
Gli occhi di Will si fermarono sulla pancia della ragazza.
La carne viva era completamente in bella vista e ,dato che le capacità di auto-rigenerazione dell'angelo  erano troppe lente,il moro poggiò le mani a pochi centimetri da essa cominciando a curarla come meglio poteva.
Lilith lo osservò mordendosi il labbro inferiore e si avvicinò a loro.

Nel frattempo Asher prese tra le sue braccia Angel.
Sembrava così piccola,innocente,delicata .
Un'altra persona rispetto a quella che aveva visto poco prima.
Un cucciolo rispetto a quella macchina assassina.
Il ragazzo si guardò attorno ma nessuno gli stava prestando attenzione,così ,con la sorella in braccio,salì al piano di sopra.
Percorse il corridoio fino alla camera della ragazza e poi entrò.
Velocemente si affrettò ad adagiarla sul letto.
Controllò che non fosse ferita e,con suo grande stupore, non presentava nemmeno un graffio.
Anche le ferite dei  frammenti della tazza erano guarite.
Asher si sedette sul letto accanto alla sorella.
Non avrei dovuto lasciarti con quell'uomo
Continuava a ripetersi mentre stringeva la mano della mora,il cui pallore cadaverico ,metteva un po' in allerta il fratello.

"Più veloce,Angel.", le urlò l'uomo mentre parava il colpo della fanciulla.
"Non essere come tuo fratello.",disse ancora mentre schivava il pugnale lanciato dalla bimba che non poteva avere più di 6-7 anni.
"Vuoi finire anche tu nel mondo dei mortali?", continuò il padre.
"No.", rispose ad ogni provocazione la piccola.
"Muoviti più rapidamente.", ordinò l'uomo e la bambina tentò di essere più veloce.
"Continua.Continua.", la incitò Astharoth mentre schivava due pugnali e un fendente della piccola.
Poi lei scivolò.
Cadde in terra sotto lo sguardo alquanto scocciato del padre.
"Rialzati.", lui le ordinò mentre una  giovane donna entrava nella stanza  degli allenamenti per niente contenta.
"Fermati,Astharoth.", Eris si mise tra i due,"È solo una bambina,finirai per ucciderla".
"Stanne fuori,Eris.",poi il demone posò lo sguardo sulla piccola che lo osservava con gli occhi neri leggermente lucidi e il suo tono si addolcì,"Per oggi può bastare.",disse alla fine passandosi una mano tra i capelli.
"No.",disse la bambina rialzandosi e osservando il ginocchio guarire velocemente,"Voglio continuare".
Il padre sorrise contento della tenacia della sua piccolina.
"Non se ne parla.",provò ad opporsi Eris cercando di afferrare il braccio di Angel.
Appena la mano della donna afferrò il polso della bambina,ella fu costretta a ritirarla.
"Ma che...",furono le uniche parole che riuscì a dire prima di vedere delle fiamme fuoriuscire dalle mani della piccola.
Il pavimento attorno ad Eris prese fuoco.

Fu così che cominció.
Astharoth inizialmente fu estasiato dalla scoperta,ma ben presto capí che quel potere avrebbe potuto distruggere la sua Angel.
Nessuno poteva controllare una tale quantità di energia e uscirne indenne.
Fu costretto a rinchiuderla nel nono girone e,solo grazie all'aiuto di Lucifero,riuscì a creare una sorta di sigillo su quell'arcano potere distruttivo.
Per bloccarlo bisognava dire una semplice frase.
"Andrà tutto bene".
Una sola frase.
3 parole.
14 lettere.
Il tutto per evitare che la ragazza si dissolvesse in un uragano di caos e distruggesse tutto ciò che si fosse frapposto tra lei e il suo obiettivo.

Spazio autrice(?)
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Gli occhi delle ombre Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt