Muffin al limone e caffè americano, prego

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*nuovo messaggio da Tommy: ci vediamo da starbucks tra venti minuti, ho bisogno di un muffin*

Sbuffai alzando gli occhi al cielo. Thomas era fatto così, se si metteva in testa una cosa raramente riusciva a togliersela dalla mente. Oltre che terribilmente testardo, è un ragazzo alto e magro, ha un viso particolare: spesso aggrotta le sopracciglia e assume delle espressioni troppo buffe. Ha gli occhi marroni e i capelli biondo cenere, ma d'estate tendono a schiarirsi a causa del sole. Siamo amici da quando le nostre madri, migliori amiche da anni, ci hanno portato al parco la prima volta per farci giocare e di lì siamo sempre stati insieme. Amici da una vita, per la vita.
Tommy viveva dietro la London Eye e a due passi da casa sua c'era uno dei tanti shop Starbucks e quello era il nostro luogo di incontro dopo la scuola. Normalmente io andavo lì perché lui non poteva rinunciare al muffin al limone e zenzero e al suo amato tè. Era una specie di rito. Mi parlava di qualsiasi cosa. Dalla matematica che gli risultava sempre un po' difficile alla letteratura e la lieve difficoltà nella lettura a causa della dislessia, dalla sua passione sfrenata per le moto ai Beatles. Alla fine lo ascoltavo sempre sorseggiando un caffè americano e gli facevo compagnia raccontandogli quello che succedeva a me nell'ultimo periodo: l'ansia per l'ultimo anno di liceo, la paura per il futuro e le mille passioni che passavano per la testa di una ragazza nata alla fine di maggio. Mia madre diceva che chi nasce a Maggio era molto creativo ed effettivamente era vero. Nel giro di due anni tentai di fare la pittrice, la cantante, la blogger e la scrittrice e lei mi adorava per questo proprio perché ero diversa e riuscivo ad esprimere la mia diversità grazie a queste attività creative. Tommy mi sosteneva quasi sempre, ma mai senza prima avermi presa in giro con il tipico umorismo di un britannico della sua età. Ero fortunata ad avere un amico come lui e non avrei mai perso l'occasione di passare un pomeriggio insieme di fronte ad un caffè e, nel suo caso, un tè.
Risposi al messaggio con un semplice 'ci vediamo lì' e chiusi i libri che si trovavano sul mio letto illuminato dalla luce flebile che entrava dalla finestra socchiusa.
Entrai in bagno facendomi una doccia veloce per poi sistemarmi per il pomeriggio assieme al mio migliore amico.
Aprii l'armadio e ne estrassi alcuni abiti optando per un jeans e una maglietta facendo asciugare i capelli in maniera del tutto naturale affinché diventassero ricci. Mi truccai a malapena con un po' di mascara messo per pigrizia e nient'altro. Mi guardai velocemente allo specchio notando come gli occhi celesti contrastassero il nero del trucco che li circondavano dopo di che presi la borsa e uscii avviandomi verso la metropolitana che si trovava a pochi metri da casa mia. Abitavo in un piccolo appartamento con mia madre nel centro di Londra vicino a Regent Street e lo adoravo. Non ci avrei messo molto per arrivare da Starbucks visto come la città veniva servita dai mezzi di trasporto quindi decisi di rilassarmi, sedermi e ascoltare un po' di musica prima di arrivare da Thomas.
'Let you love me' di Rita Ora mi tenne compagnia per il breve tragitto dal mio quartiere al suo. Uscii dalla metro ritrovandomi di fronte tantissime persone a causa dell'ora di pranzo e finalmente raggiunsi Starbucks. Entrai e scorsi tra i tavoli intravedendo la chioma bionda che scoprii ben presto appartenere a Tommy. Mi avvicinai a lui posando le mie mani sopra i suoi occhi rimanendo in silenzio facendolo sussultare. Nonostante questo riuscii a riconoscermi subito non appena posò entrambe le mani sulle mie che si trovavano sui suoi occhi.

"Sei gelata

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"Sei gelata. Ricordami di comprarti dei guanti per il compleanno" sentenziò il ragazzo sogghignando mentre prendevo posto.
"Sono nata a Maggio, genio" dissi schernendolo senza nascondere un sorriso sulle mie labbra.
"Questo non mi impedirà di regalarti dei guanti, ad ogni modo ho già ordinato. Caffè americano, come sempre" disse il biondo guardandomi per sottolineare le parole 'come sempre'. Ero una tipa abitudinaria e, anche se si divertiva a pensare il contrario, lo era anche lui. Eravamo molto simili e questo era uno dei motivi per cui andavamo così d'accordo. Sorrisi ed annuii come per confermare che quello che aveva ordinato andava bene e iniziò a parlare, come sempre, da quasi tredici anni.

Ciao ragazze! Come promesso ecco la breve storia su Thomas

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Ciao ragazze! Come promesso ecco la breve storia su Thomas. Spero che vi possa interessare e appassionare nonostante non sarà molto lunga! Cosa ne pensate dei nostri protagonisti? Fatemelo sapere nei commenti e amatemi per tutte le storie che vi sto tirando fuori in questo periodo <3
Ps: che film avete visto con Thomas?

• Since Childhood • Thomas Brodie Sangster Where stories live. Discover now