"Loro sono Michael, Calum e Ashton. Ragazzi, vi presento Harry e Louis" disse, indicando ognuno di noi con un gesto della mano. Quando disse il mio nome, mi cinse le spalle e Harry prima lo incenerì, guardando il braccio che mi stringeva come se avesse potuto scioglierlo con la sola forza dello sguardo da un momento all'altro, poi mi attirò a sè, marcando il territorio sin da subito.

Notai che uno degli amici di Luke - Michael, credo - avesse i capelli completamente tinti di un fucsia acceso, mentre gli altri due avevano un aspetto apparentemente normale, con un sorriso amichevole stampato in faccia. Sembravano simpatici, a prima vista.

In quel momento ci raggiunsero anche Niall - con la famosa merendina già in bocca - Zayn e Liam, che osservarono la scena confusi.

"Che mi sono perso?" chiese Zayn, estraendo un pacchetto si sigarette dalla tasca, lo sguardo improvvisamente teso.

"Hei Luke!" esclamò Niall. Lo guardai sorpreso. Lo conosceva? Anche Harry aggrottò la fronte.

"Ciao, biondo!" rispose quello, dopo che ebbero fatto incontrare i loro pugni a mo' di saluto.

"Vi conoscete?" chiesi, quindi.

"Sì, siamo in compresenza nell'ora di ginnastica" spiegò Niall, alzando le spalle. Liam annuì. Oh, quindi due dei miei migliori amici lo conoscevano ed io ne ero all'oscuro, perfetto. Se lo avessi saputo prima, magari avrei potuto farmi chiarire un bel po' di cose, ma la vita é ingiusta.

Ad un tratto, vidi Luke guardarmi con un'espressione confusa: probabilmente aveva notato lo stato pietoso in cui mi trovavo. Quindi si avvicinò e, mentre gli altri ragazzi avevano iniziato a parlare fra loro, mi portò un po' più in disparte, sotto il mio sguardo confuso e quello stralunato di Harry, che sembrava far fatica a trattenersi dal ringhiargli contro.

"Louis, va tutto bene?" chiese, poggiandomi una mano su una spalla. Guardai nervosamente prima Harry e poi Luke, poi sospirai e decisi di dargli una risposta quanto meno sensata.

"Sono solo stanco" mormorai, sperando di convincerlo. Dopotutto, non poteva conoscermi tanto bene da capire che in realtà, era solo una scusa, la mia; ma comunque ero davvero stanco, quindi non era proprio una cazzata, quella che dissi.

Luke fece un sorriso triste, come se effettivamente sapesse che stavo solo cercando di nascondermi dietro ad una motivazione di poca importanza, tanto per evitare di dire ciò che in realtà mi turbasse.

"Ti ho già detto che, per qualsiasi cosa, puoi contare su di me, giusto?" chiese ancora, spostando la mano dalla mia spalla alla guancia. Sgranai gli occhi, immobile. Improvvisamente vidi Harry recuperare il suo zaino ed avvicinarsi con due falcate, lo sguardo furioso. Afferrò il polso di Luke, togliendogli così la mano dal mio viso, e lo guardò con gli occhi assottigliati.

"Ehi biondino, che ne dici di raggiungere tuo amichetto colorato, mh?" propose con un sorrisetto minaccioso, riferendosi sicuramente a Michael. Luke aggrottò la fronte.

"Stavo parlando con Louis, in realtà" ribattè il biondo, togliendo il polso dalla presa di Harry.

"Oh mi dispiace, ma Louis adesso deve venire con me." Detto questo, mi prese per un braccio e mi trascinò sul retro della scuola, in cortile. Prima, però, ebbi appena il tempo di voltarmi per vedere l'espressione preoccupata di Luke, posata su di me. Gli rivolsi un sorriso di scuse e sparii dietro l'angolo, con Harry.

Non appena fummo soli, mi spalmò contro il muro, una mano sul mento, in modo che lo guardassi negli occhi, e l'altra a stringermi un fianco.

"Prima che torni indietro a tagliare le manine a quello là, dimmi cosa ti succede, adesso" ordinò, a due centimetri dal mio viso. Per quanto la sua vicinanza potesse confondermi le idee, non avevo intenzione di parlargli del biglietto. Non ancora, almeno.

Touch me || Larry StylinsonWhere stories live. Discover now