20. It should has been different

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"Quindi, tu ed Harry non state insieme, giusto?" chiese, sorseggiando il suo caffè macchiato.

"No, solo, ci stiamo... provando, ecco. Sai, per vedere come sarebbe" risposi distogliendo lo sguardo dal suo, per poi aggiungere una bustina di zucchero nella mia tazza.

Alla fine, dopo milioni di seghe mentali sul fatto di andare veramente a bere quel maledetto caffè con Luke, accettando così il suo invito del giorno prima, o dargli buca con una scusa assurda quando me lo avesse chiesto di nuovo, accettai, da bravo imbecille quale ero. Ma Luke non voleva niente da me, era solo un tipo molto amichevole, sì. Dovevo convincermene una volta per tutte.

"Capisco. E va tutto bene, suppongo" mormorò, apparentemente tranquillo.

"Beh, sì." Scrollai le spalle. Perché andava tutto bene, giusto?

Lui mi guardò attentamente, lo sguardo che sembrava perforarmi da parte a parte.

"Sicuro?" chiese, in modo comprensivo. Ma che cazz..?

"Certo" risposi, aggrottando la fronte.

"Bene. Sappi che, se mai avessi bisogno di parlare o confidarti con qualcuno, di qualsiasi cosa si tratti... puoi contare su di me" propose, sorridendo luminoso.

In realtà, avrei altri tre idioti -escludendo Harry - con cui potrei confidarmi, pensai. Ma era stato comunque un gesto gentile, giusto? Non sapevo se fosse del tutto appropriato propormi una cosa del genere in un contesto del genere, ma comunque.

"Umh, grazie, lo terrò presente" annuii, sorridendo. Lui ricambiò felice.

"E tu, Luke, hai qualcuno?" chiesi poi, tanto per chiudere l'argomento Harry.

"No, sono assolutamente disponibile" disse subito, continuando a sorridere. Mi schiarii la gola, bevendo poi un sorso di caffè per nascondermi dal suo sguardo intenso.

"Anche se sono abbastanza selettivo in fatto di partner, è per questo che mi ritrovo ancora single" continuò, alzando le spalle.

"Capisco, e... c'è qualcuno che, beh, potrebbe avere ciò che cerchi?" chiesi ancora, abbastanza interessato. Dovevo assolutamente togliermi alcuni dubbi.

"Credo di sì... ma devo ancora lavorarci" rispose sorridendo, lo sguardo indecifrabile. Io annuii, bevendo l'ultimo sorso di caffè. Mi guardai attorno, in attesa che anche lui finisse di bere e sperai vivamente che non avesse frainteso la mia curiosità, perché altrimenti sarebbe stata la fine. Ad un tratto, sentii il vibrare del mio cellulare che mi avvisava di un nuovo messaggio. Era Harry.

Ho voglia di fotterti contro il muro. xx

Oh cazzo. Avvampai.

"Tutto bene?" chiese Luke.

"Sì, certo" riposi subito, schiarendomi la gola improvvisamente secca e scacciando dalla mente certi pensieri riguardanti muri e sesso selvaggio.

"Quando hai scoperto di essere gay?" domandò all'improvviso, facendomi sobbalzare. Beh, almeno era riuscito a distrarmi dai pensieri bollenti che con un solo messaggio, Harry, era riuscito a scatenarmi senza ritegno.

"Credo sia stato quando avevo più o meno quindici anni e ho realizzato di non provare più quell'attrazione che avrei dovuto avere per la mia ragazza di allora" mormorai sovrappensiero. Luke poggiò il mento sulle sue mani incrociate, dimostrandomi tutta la sua attenzione.

Touch me || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora