12. I'm here for you

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Okay, la mia era stata una reazione decisamente esagerata. Probabilmente le tre bottiglie di birra che mi ero scolato quella sera mi avevano dato alla testa, perché non potevo davvero aver fatto quel casino al pensiero di un fottuto bacio tra Harry e Zayn. Dopotutto cosa doveva importarmene a me, di quello che faceva? Non avevo nessun diritto su di lui, avrebbe potuto fare quel cazzo che gli pareva senza nessun idiota pronto a fare scenate assolutamente ridicole. Mi schiaffeggiai la fronte mentalmente perché ero stato uno stupido. Non dovevo affezionarmi troppo a prescindere, e soprattutto non dovevo fargli vedere quanto in realtà mi piacesse l'idea di avere Harry tutto per me. 

Sospirai, finendo di preparare la borsa. Quello era l'ultimo giorno a casa di Zayn per quel week end, il giorno dopo saremmo dovuti tornare a scuola, purtroppo. Mi voltai e vidi Harry sul letto ancora nel mondo dei sogni, beatamente avvolto dalle lenzuola. I ricci scomposti sparsi sul cuscino, le labbra rosse socchiuse, le ciglia lunghe a riposargli sulle guance, le braccia a stringere il mio cuscino che avevo personalmente sostituito al mio corpo, visto che sembrava non avere intenzione di lasciarmi andare. Istintivamente i pensieri corsero alla sera prima, quando, dopo il mio teatrino imbarazzante, mi aveva letteralmente trascinato in camera e sbattuto contro il muro.

Prese a mordermi il collo come sapevo gli piacesse fare, e con le mani mi strinse il fondoschiena premendomi sul suo corpo. Ansimai al contatto improvviso con i nostro bacini. Gli passai le mani fra i capelli, adoravo farlo, erano così morbidi, rilassanti. Sorrisi quando mugolò di piacere, per poi tirarmi su la maglia che indossavo e sfilarmela in fretta, prima di fiondarsi sulle mie labbra mordendo e succhiando il mio labbro inferiore. Gemetti improvvisamente quando scese giù a lasciarmi un succhiotto - l'ennesimo - sulle clavicole per poi iniziare a torturarmi il capezzoli con le labbra, con la lingua. Mi ritrovai ad ansimare oscenamente, ero particolarmente sensibile a quel tipo di attenzioni. Una volta finita quella tortura che mi lasciò senza fiato, si inginocchiò davanti a me prendendo a tirarmi giù la zip dei pantaloni quasi urgentemente. Portai le mani subito ad accarezzargli i capelli e provocandogli un verso d'apprezzamento, mentre mi calava giù i jeans e prendeva a massaggiarmi l'erezione da sopra stoffa dei boxer strusciandovi poi il naso. Voleva forse farmi impazzire più del necessario? No, perché ci stava riuscendo alla perfezione.

Touch me || Larry StylinsonWhere stories live. Discover now