8. It would be fantastic, wouldn't it?

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Continuava a cercare le mie labbra, quasi come fossero la sua unica fonte di ossigeno. Io lo assecondai in ogni movimento, facendo scorrere le mani lungo il suo petto, su e giù, tastando quella pelle liscia che tanto bramavo. Le sue braccia erano attorno a me, le dita a tastare, ad esplorarne ogni centimetro, facendomi rabbrividire ad ogni tocco. Non avrei resistito ancora per molto. Senza staccare un attimo le labbra dalle sue, gli afferrai un polso e condussi la sua mano davanti alle mie labbra, per poi guardarlo, voglioso, impaziente, lui ricambiò con quel luccichio negli occhi che mi avrebbe fatto impazzire ogni volta. Afferrai due delle sue dita e presi a leccarle, succhiarle con dedizione, in modo sensuale e terribilmente eccitato per quello che sarebbe accaduto di lì a poco.

I suoi occhi erano come rapiti dalle mie labbra, che continuavano a lavorare sulle sue dita. Lo vidi deglutire, quando socchiusi gli occhi e le sfilai dalla mia bocca, per poi condurle verso la mia apertura. Il suo sguardo si accese, e senza preavviso iniziò a penetrarmi con un dito, facendomi sussultare appena. Iniziò a spingere da subito in profondità, aggiungendone subito un altro ed ancora un altro, iniziando a sforbiciare in movimenti circolari. Chiusi gli occhi, quando il piacere prese il posto del fastidio iniziale, ed iniziai a spingermi contro di lui che, dopo aver realizzato fosse sufficiente, le sfilò. Aprii di scatto gli occhi, capendo che era arrivato il momento. Mi sporsi verso il cassetto del comodino, dove sapevo Zayn tenesse i preservativi, e ne presi uno, facendolo scorrere delicatamente sulla sua lunghezza. Un ultimo sguardo d'intesa, prima di afferrare la sua erezione pulsante, già bagnata sulla punta, e portarla verso quell'entrata che sarebbe stata sua. Una volta posizionata come si deve, iniziai ad abbassarmi su di essa, socchiudendo gli occhi per l'intrusione ben più grande. Sentii Harry trattenere il respiro fino a che non mi ritrovai seduto sulle sue cosce, inglobandolo completamente.

Portò immediatamente le mani a stringermi i fianchi, le sue unghie ad affondare nella mia pelle. Una volta abituato alla sua presenza dentro di me, iniziai a muovermi, prima lentamente, poi sempre più velocemente, facendogli portare la testa all'indietro ed a condurre i movimenti frenetici del mio bacino, che sembrava impazzito a spingersi contro il suo membro.

"C-cazzo Lou" ansimò, in preda al piacere. Mi piegai su di lui ed iniziai a mordergli il collo, affamato di lui, del suo odore, della sua pelle.

Poi roteai il bacino, spingendo in diverse angolazioni fino a fargli trovare il mio punto.

E da lì fu tutto un fuoco.

Iniziai a salire e scendere come un ossesso, il cuore a mille, il piacere alle stelle.

"Dio... oh cazzo" ansimò, per poi afferrarmi per i fianchi e ribaltarmi, schiacciandomi contro il materasso, sotto il suo controllo.

Iniziò a spingersi in me così violentemente quasi da farmi urlare, perciò affondai i denti nella sua pelle e presi a graffiargli la schiena, facendolo mugolare contro il mio collo, che non smise un secondo di torturare. In seguito mi sollevò una gamba, per avere più accesso in me e se la portò con facilità su una spalla facendomi, quindi spalancare le gambe in modo osceno.

"Cristo, ma sei elastico" escalmò, facendomi ridacchiare. Proprio non riusciva a starsene zitto, era più forte di lui.

"Anni di allenamento, babe" sussurrai, con un sorriso furbo sulle labbra. Lui si accigliò, uscendo un attimo da me per poi riaffondare violentemente in profondità, ancora di più, come a punirmi per ciò che avevo detto, riprendendo poi a spingere forte. Il mio respirò si mozzò, facendomi spalancare la bocca alla ricerca d'aria.

Mi stava spaccando, cazzo.

"Porca puttana!" imprecai, cercando di trattenere un urlo, che si trasformò in un mugolio strozzato. Lo vidi sorridere, la fronte imperlata di sudore.

Touch me || Larry StylinsonWhere stories live. Discover now