3 - Qualcosa di inaspettato

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Rating: Verde
Coppia: Dean/Castiel, Dean/Lisa
Personaggi: Dean Winchester, Castiel, Lisa Braeden, Benny LaFitte, Charlie Bradbury (menzionata), Sam Winchester (menzionato), Bobby Singer (menzionato), Fergus Crowley (menzionato);
Parole: 1115

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Quel che Castiel si aspettava, era che i Grifondoro vincessero la partita di Quidditch(1). Avevano iniziato a segnare sin dall'inizio della partita, con la gioia del pubblico che li seguiva.

Si aspettava che Charlie portasse delle bandierine con lo stemma di Grifondoro per tutti i tifosi della medesima casa, che Sam facesse il tifo per suo fratello maggiore, nonostante facesse parte di Corvonero, seguito dal Professor Singer, che ad ogni partita in cui giocavano i Grifondoro, si scontrava con il Professor Crowley, che tifava -per ovvie ragioni- la casa dei Serpeverde.

Quel che Castiel non si aspettava era che a fine partita, quando Dean gli aveva promesso di passare del tempo con lui, come facevano sempre, trovasse Dean, il suo migliore amico di cui era letteralmente innamorato perso, amore di cui metà Hogwarts era a conoscenza tranne il diretto interessato, fosse dietro gli spalti del campo di Quidditch con le mani avvinghiate sul corpo magro e slanciato di Lisa Braeden, una ragazza di Tassorosso, ex fidanzata di Dean. 

Lo stesso Winchester aveva ribadito più volte di non volerci più avere niente a che fare, eppure Castiel aveva davanti  a lui la prova vivente che Dean gli aveva spudoratamente mentito. Forse per non farlo preoccupare. I due avevano litigato tempo prima e Dean ci era rimasto più male del dovuto, così avevano deciso insieme di farla finita. 

Castiel ci aveva creduto, davvero.
Perché Dean gli aveva mentito? Il fatto che lui fosse innamorato di Dean, non c'entrava, insomma, ma gli aveva nascosto la cosa per quanto, settimane? Mesi?

Sentì le viscere attorcigliarsi, il respiro bloccarsi e frenò istantaneamente l'impulso di andare lì e strappare Dean dalle grinfie di Lisa, di urlare quanto fosse innamorato di Dean, di quanto avrebbe voluto essere al posto della ragazza, di poter abbracciare e toccare Dean liberamente come facevano i due quando erano ancora fidanzati, di poterlo baciare, tenergli la mano senza sprofondare nell'imbarazzo più totale. Ma non fece nulla di tutto ciò.

Come avrebbe potuto? Non aveva alcun diritto di intromettersi nella vita sentimentale del suo migliore amico. Già, migliore amico. 

Quel tipo di migliore amico a cui impedisci di fare cose stupide, ma che poi fai insieme a lui semplicemente perché non vuoi lasciarlo solo in mezzo ai guai.

Castiel si nascose immediatamente, quando li vide. Si stavano solo baciando -per fortuna. Avrebbe evitato volentieri di beccarli a fare altro- quando Dean si staccò improvvisamente dalla ragazza, che lo guardò con un'espressione di pura confusione. 

"No, Lisa... Non posso, scusa"

Lisa non rispose con un tipico 'perché no? Non sono abbastanza?' ma disse

"Ti piace qualcun altro"

"No, non mi piace nessuno!"

"Era un'affermazione, Dean, non una domanda"

Qui, a Castiel, cadde il mondo addosso. La ragazza raccolse la sua sciarpa, probabilmente le era caduta pochi minuti prima e continuò, senza dare la possibilità a Dean di risponderle.

"Senti, lascia perdere, okay? Se non ti piaccio più, vuol dire che ho fallito in partenza"

"Ma ti ho detto che non mi piace nessuno!" 

"Quindi nemmeno io. Perciò è inutile rimanere qui, non credi?" Lisa spostò lo sguardo su Dean, che prima era rimasto a fissare il prato sotto i suoi piedi. "Non sono stupida, Dean. Probabilmente non ti sei nemmeno reso conto che questa persona ti piace. E probabilmente sono la prima a dirtelo, a giudicare dalla tua espressione" inarcò un sopracciglio, osservando l'espressione confusa del suo ex.

Dean non spiccicò parola, semplicemente prese la sua scopa e fece per andare via.

"Dove vai?"

"Da Castiel, gli ho promesso un'uscita dopo la partita"

Detto ciò si avviò dalla parte opposta degli spalti, probabilmente diretto nello spogliatoio.

Castiel, invece, aveva preceduto Dean e si era precipitato al castello, sotto gli sguardi straniti di studenti, professori e persino fantasmi. Si ritrovò nel dormitorio dei Tassorosso con il fiatone e si stese sul letto, nel tentativo di riposarsi un momento e rendersi presentabile agli occhi di Dean. 

Per Merlino, aveva origliato una conversazione che probabilmente non avrebbe mai dovuto sentire. Con quale coraggio l'avrebbe detto a Dean? Magari si erano entrambi accorti di lui, ma avevano preferito non dargli importanza. L'avrebbe saputo solo incontrandosi con il Grifondoro, ma non aveva nessuna voglia di vederlo, non dopo quello che aveva visto.

"Castiel, sei qui?" Sentì la voce alta e profonda di Benny Lafitte provenire dall'entrata del dormitorio, per poi vederlo venire incontro a lui.

"Oh, eccoti qui! Dean mi ha chiesto di cercarti, non riusciva a trovarti da nessuna parte"

"Sì, i-io... volevo solo... cambiarmi! Mi è finita della burrobirra sulla maglia" Disse Castiel, sperando che la scusa risultasse credibile. 

"Certo, tranquillo" sorrise Benny, genuino come al solito, ma poi aggiunse "Amico, tutto okay? Sinceramente mi sembri troppo sconvolto per un po' di burrobirra sulla maglia"

"Sto bene. Non preoccuparti" Castiel sorrise e gli diede le spalle, aprendo il suo baule e iniziando a frugarci dentro, prendendo un maglione grigio.

"Se lo dici tu. Vado ad avvisare Dean" E detto ciò, sparì così come era apparso. Castiel si voltò lievemente, giusto per assicurarsi che fosse andato via, per poi tirare un sospiro di sollievo e sedersi sulle lenzuola dorate, prendendosi la testa tra le mani e scompigliandosi ancor di più i capelli corvini, già disordinati di loro.

Si cambiò in fretta -anche se non ce n'era alcun bisogno- e si diresse all'uscita del dormitorio e della Sala Comune. Non appena uscì, vide Dean corrergli incontro con un enorme sorriso a trentadue denti che partiva da un orecchio e finiva all'altro. Probabilmente gli era tornato in mente che avevano fatto il culo ai Serpeverde e la questione 'Lisa' era magicamente evaporata nel nulla più totale. 

"Cas!" Il Grifondoro lo sorprese con un abbraccio del tutto inaspettato. 

"Dean, cosa- Tutto bene? Che fai?" Domandò Castiel, con un leggero rossore in viso e spalancando gli occhi blu.

"I ragazzi d'oggi lo chiamano abbraccio. Ti sto abbracciando, Cas"

A quanto pare la questione 'Lisa' abbandonò anche la mente di Castiel che, se fino a dieci minuti prima era in procinto di piangere, ora stava sorridendo come un idiota dato che Dean lo stava abbracciando come non faceva da tanto tempo.


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Note: 

(1) Il Quidditch è uno sport magico che si gioca a cavallo di una scopa. È lo sport più popolare nel mondo della magia.

Meh, questo capitolo fa abbastanza schifo, chiedo scusa :(

˗ˏˋ 𝘩𝘰𝘨𝘸𝘢𝘳𝘵𝘴!𝘢𝘶 - 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘪𝘦𝘭 ˎˊ˗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora