Parte 3

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Mi alzo dal letto.
Il resto della mattinata io e Peter facciamo alcune cose divertenti per scacciare via il malumore.
Arrivati ad una certa ora, mentre si suoi genitori erano usciti di casa, decidiamo di provare a preparare il pranzo per sdebitarci con Jessy e Jamey.
Così ci infiliamo dei grembiuli, poi Peter mi toglie un ciuffo dal viso e mi suggerisce di farmi una coda, anche se finisce per farmela lui.
Così mi raccoglie piano piano la chioma, passando le dita tra i miei capelli garantendomi una sensazione stupenda, visto che adoro quando qualcuno lo fa.
Poi con un elastico ferma la coda,mette una mano sul mio fianco e mi fa ruotare verso di lui, a questo punto i nostri visi sono talmente vicini.. Però io gli do una spintarella e vado verso il banco da cucina.
«Quindi cosa vuoi cucinare Peter?»
dico io visto che è stato lui a suggerire l'idea.
«Scegli tu, io sono bravissimo a fare tutto»
risponde Peter passandosi una mano tra i capelli.
«senza vantarti troppo eh? Vedremo.» dico io lanciandogli una sfida.
«prepariamo il primo. Tu visto che sei bravissimo cucina la pasta, io faccio il condimento.» continuo.
«ci sto Harvey. Che pasta cucino?»
«fai tu, sei un cuoco nato no?»
poi mi giro e cerco qualcosa nel frigo.
Mentre sono rinfrescata dall'aria fredda del frigo sento il rumore di Peter che salta.
Chiudo il frigo e mi avvicino.
Sta saltando per tentare di aprire la dispensa, che è molto alta.
Be Peter è anche più alto di me, perciò io ci arrivo meno di lui. Però mi metto a ridere lo stesso.
«stai ancora lì per molto o mi dai una mano?»
dice Peter.
«come vuoi che ti aiuti?» dico io mente rido ancora sotto i baffi.
Mi guarda in un modo strano e poi mi prende in braccio. Lancio un urlo poi Peter mi parla.
«Harvey non dimenarti prendi la pasta!» dice ridendo.
Allungo un braccio, apro lo sportello e raggiungo la pasta, prendendo la scatola più vicina.
Poi scendo scivolando tra le braccia di Peter.
Ora ho i piedi posati a terra, lui ha un braccio attorno ai miei fianchi, e un altro nei capelli.
Ci guardiamo negli occhi, poi lui inizia a guardarmi le labbra, allora mi sposto.
Sono girata ma sento Peter sbuffare un poco, per poi vederlo aprire la scatola della pasta tornando a lavoro.
Intanto io prendo dal frigo della panna e delle zucchine, che userò come condimento per le pennette.
Ogni tanto mi accorgo di avere addosso lo sguardo di Peter.

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