4. Confessioni

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  • Dedicated to L-
                                    

ATTENZIONE CAPITOLO CONTENENTE AUTOLESIONISMO!

Ho passato la giornata cercando di non pensare a quello che è successo stamattina, ma è stato quasi inevitabile non farlo.
Ho avuto un colloquio per un lavoro estivo, ma visto il mio stato d'animo ho letteralmente mandato a quel paese il datore appena ha iniziato a provarci con me. Quel porco bastardo voleva che "fossi più carina con lui" e mentre lo diceva cercava di mettermi le mani addosso.
Penso a Miryam, non faccio altro che pensare a lei, di continuo.
Come sono potuta essere così idiota dal pensare che lei fosse sincera con me? Che i suoi comportamenti di stamattina fossero sinceri. Sono stata un'idiota, appunto.

Mi giro e rigiro nel letto, cercando la posizione giusta per dormire. Non ci riesco, ho il suo viso davanti gli occhi e la sua voce che mi risuona nella mente.

"Si, sei stata solo uno stupido gioco. Volevo vedere sino a che punto saresti riuscita ad arrivare. L'avevo capito sin dal primo momento sai? La tua ingenuità ti ha fottuta, piccola. Credi sul serio che io possa interessarmi ad una come te?"

Sono stata ingenua, è vero. Perché non ho dato ascolto ad Elly? Perché? Infondo mi aveva messa in guardia. Ha ragione lei, Miryam è fottutamente stronza!
Sento un nodo in gola pensando a lei e alle sue parole, alla sua cattiveria. Mi viene da piangere, ma non posso, non devo. Non per lei. Chiudo gli occhi, cerco di liberare la mente, devo dormire.

Miryam's POV

Guardo ancora una volta il sangue sgocciolare dal mio braccio e non ho nessuna intenzione di ripulirlo.
L'ho rifatto.
Ho fatto di nuovo in modo da far scappare da me qualcuno che forse su di me ci avrebbe scommesso qualcosa, qualcuno che ha rischiato per me. Stavolta però è diverso, stavolta ci sto fottutamente male e non ha senso! Perché mi fa stare così? Perché sento il cuore spezzarsi se penso a lei?
Mi alzo dal pavimento avviandomi verso il cassetto del comodino e riposiziono la lametta al suo posto tra le altre. Saranno una ventina, ognuna di loro ha giá tagliato la mia pelle una decina di volte. Questa volta, però, ho preso la più vecchia e più arrugginita, tanto se muoio d'infezione a chi cazzo frega?
Mi butto sul letto stendendomi nel lato dove lei ha dormito la scorsa notte, il cuscino profuma ancora di vaniglia e papaya, profuma di lei. Chiudo gli occhi e rivivo tutto ciò che è successo la notte scorsa e stamattina. Penso a lei. Sono stata una cogliona, una vera cogliona.
I suoi occhi verdi non lasciano la mia mente, sento un brivido percorrermi tutta la schiena ripensando a quando mi ha sorretta per aiutarmi ad entrare in casa e a farmi salire le scale, al suo tocco mi sentí tremare, ma non erano brividi di freddo.

Perché le ho mentito dicendole che per me lei è stata solo un gioco? Perché le ho detto quelle cose terribili? Sono stata una stronza, se mi odierà non potrò biasimarla.
Con lei sono stata sincera, sin dal primo momento e stamattina le ho parlato di me come mai ho fatto con qualcun'altro!
Mi metto seduta, apro il comodino e predo un foglio di quaderno e una penna. Il braccio continua a sanguinare, alcune gocce di sangue macchiano il foglio bianco mentre scrivo velocemente il mio primo ed ultimo messaggio per lei, ma non importa.

-Per Mary:
Solo con te sono stata fottutamente sincera, mi dispiace averti mentito dicendoti che per me si trattava solo di uno stupido gioco, non é così. Tu sei l'unica persona con cui riesco a stare bene e per me non è normale. Ho mentito. Scusami. Mi spiace non aver potuto chiederti scusa di presenza. Mi odierai a vita, lo capisco. Spero che un giorno mi perdonerai. Addio. Miryam-

Lo rileggo ancora una volta e lo poggio sul cuscino accanto a me, sono certa che morirò.
Il braccio adesso bruciai e continua a sanguinare, forse morirò dissanguata, chissà! Tanto a chi importa?

Mary's POV

La sveglia ha un suono che decisamente non sopporto. La spengo e mi volto svogliatamente dall'altro lato del letto richiudendo gli occhi, non ho voglia di alzarmi, non ho voglia di andare a lezione stasera, non ho voglia di vedere Elly e sentire le tremila domande che probabilmente mi farà visto che non le rispondo ai messaggi da due sere.
"Mary, alzati, oggi devi aiutare tua cugina con l'inglese, per quel discorso che deve fare al lavoro, l'hai dimenticato, vero? Glie-l'avevi promesso, sú alzati."
Mia madre continua a parlare, ma io non l'ascolto.
Merda! Avevo dimenticato del discorso di Sam!
"Adesso mi alzo, si mamma!" Sibillo tra un sbadiglio e l'altro.
"Okay, ma sbrigati, sarà qui tra 20 minuti!" Così dicendo esce dalla stanza lasciando di proposito la porta aperta in modo che la luce del corridoio penetri diretta nel buoi della mia stanza.

Different, but....Where stories live. Discover now