113.Affronto Con Lorenzo

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La situazione comincia a degenerare e non so come intervenire per poter placare questo battibecco. In un batter d'occhio Lorenzo comincia ad avanzare verso Elena, forse per intimorirla. Subito io e Ben interveniamo, allontanando l'uomo dalla povera donna che ormai è esausta dalle grida.

"Lorenzo, stai perdendo la ragione? Non ti permetterei di fare stronzate" dico quasi diventando rosso dalla rabbia.

"Stronzate? Tu sei il primo che ne fa una dopo un'altra" urla l'uomo, stringendo le mani in un pugno.

"Cosa vuoi fare? Menarmi e così sembrerai pulito?" lo guardo con sguardo da sfida.

Mi sono rotto del suo comportamento di essere superiore agli altri e che vuole tutti al suo cospetto. Non nego che ho una fifa assurda di lui perchè mi può sferrare un pugno, in passato ci picchiavamo spesso e ne uscivo sempre conciato male a causa della sua forza superiore alla mia. Nonostante tutto, non demordo e stringo i denti per sembrare più duro.

"Anziché venire a fare tanto il cazzaro con me, dovresti raccontare moltissime cose alla tua fidanzatina e vedremo se ti senti un grande uomo" mi rinfaccia.

"Io so tutto. Ti dico solo che siamo andati a Londra, la città in cui si trova anche tua figlia Rossella" si intromette la mia ragazza mettendosi accanto a noi, ma io la sposto dietro di me e Ben per evitare che Lorenzo la tocchi.

"Non ho nessuna figlia di nome Rossella" dice quest'uomo che guarda la madre di Vero.

Gli fa proprio male parlare di sua figlia e questo sarà un buon argomento da utilizzare per demolirlo dentro. Elena comincia ad essere molto confusa su quelle parole dette da Veronica e sono sicuro che se aggiungo qualcosa in più, riesco a colpire nel profondo al padre di Ross.

"Invece sì che la tieni. Sai che dai capelli rossi è passata al verde?" rinfaccia Chiara per fargli capire che ormai conosciamo sua figlia.

"Rossella sa anche delle corse clandestine che facevi, di come hai tradito tua moglie e.." rimango la frase in sospeso, poi con uno sguardo pieno di rabbia continuo dicendo "Soprattutto sa anche che adesso ha un fratellastro"

"Come ti sei permesso di dirgli questo?" urla Lorenzo cercando di darmi un pugno, ma io mi scanso.

Voglio stuzzicarlo ancora per un pò, voglio farlo sentire così male che dovrà uscire da questa casa di sua spontanea volontà. Sono anni che non lo affronto così, ho sempre avuto un pò di timore verso di lui, ma ora voglio provargli che non ho paura delle persone che non contano nulla.

"Nutre un profondo odio verso di te. Non pensava proprio che tu fossi così" ribatto.

"Smettila" urla Lorenzo, cercando di tirarmi un calcio nelle parti basse, ma Ben mi sposta.

"Ti conviene lasciar stare nostra madre e noi" urla Veronica.

"Non sono io quello che rovina le vite altrui, ma tu" concludo tirando uno spigolo del labbro all'insù.

Non sa più cosa rispondere, ha solo il timore che Elena possa capire tutto. Sono sicuro che la madre di Veronica e Chiara abbia appreso qualcosa, infatti, i suoi occhi si stanno riempiendo di dolore.

"Siete dei mocciosi" urla Lorenzo che si porta una mano nei capelli.

"Perdi tempo a rimproverarci, ma quando potresti pensare alla madre di Leo che non gli permetti di vedere suo figlio e questa è una cosa tragica" risponde Ben.

"Sei-" Lorenzo viene interrotto da Elena che dice "Esci subito da casa mia!"

Dopo averci squadrati, l'uomo esce fuori casa senza nemmeno dire una sola parola. Spero che questo sia stato un addio, lui è riuscito solo a fare danni fin dal suo primo arrivo in Puglia.

L'abbiamo fatto davveroOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz