171. Chiarezze Con Ancora Menzogne

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Federico pov's

Mi sto facendo fuggire troppo dalla bocca e non posso assolutamente farlo. Noto che gli occhi di Vero, sono spenti a causa mia e ciò, è difficile da sopportare. Vorrei dirgli esplicitamente che sto male nel cercare di proteggere lei e i miei amici per poter solo aiutare Ivan. Devo vivere con la paura che qualcuno trascina Vero nel gruppo o Ben o Irama e devo allontanarli da me per non farli entrare in quella vita.

"Vero, le classiche sciocchezze" cerco di essere il più convincente possibile.

"Prima avevi detto che avresti capito se io volevo prendermi una pausa, ma Fè, io non voglio stare lontana da te, ma ho solo paura che ci dividiamo" delle lacrime si fanno spazio nei suoi occhi.

"Piccola, non ci divideremo, te lo assicuro" sorrido asciugando le sue lacrime.

Gli afferro la mano e la appoggio sul mio petto, mentre le nostre fronti si scontrano delicatamente. Il mio respiro colpisce le sue labbra che inumidisce con massima innocenza. Alza gli occhi, dandomi l'opportunità di ammirare quanto splendore rockeggia in lei. Sposto i suoi capelli castani tendenti al biondo e mi fiondo sulle sue labbra, scaricando tutto quello che provo per lei. Il nostro bacio è dolce, ma si mischia anche un pò di salato per le lacrime. Sento che lo stress comincia a sparire e toccandole la spalla, posso avvertire un senso di leggerezza, mischiato alla tenerezza. Ci stacchiamo dal bacio e sul suo viso sorge un sorriso spettacolare.

"Se vuoi, oggi vieni a casa mia. Voglio passare un pò di tempo con te" gli sussurro all'orecchio.

"Abbiamo il corso.." rimane la frase in sospeso, dandomi un altro bacio sulle labbra.

"Non fa nulla se per una volta lo saltiamo" tiro uno spigolo del labbro all'insù e lei mi dedica un occhiolino.

"Ci sto" sorride, dedicandomi un ultimo bacio a stampo.

Si allontana dalle mie labbra e si incammina per poter rientrare nella scuola. Devo farmi perdonare da Ben, perchè non riesco a tenere il muso con lui per troppo tempo e ho capito l'errore che ho fatto nel rispondergli in quel modo. Mi avvicino alla mia Audi, ma incontro ancora quella ragazza dai capelli blu. Si avvicina a me e appoggia un piede alla porticina della macchina, lasciando la sua schiena appoggiata all'auto. Mi guarda con massima sensualità, mentre io non la calcolo proprio.

"Ieri non ci siamo presentati, piacere Carol" dice sorridendo.

"Non mi interessa e leva il piede dalla mia macchina" rispondo con occhi pieni di rabbia.

"Io e te possiamo andare molto d'accordo, sai?" ridacchia facendomi anche un occhiolino.

Mi avvicino a lei con le braccia conserte. Gli dedico un mezzo sorriso e gli coccolo il mento, per poi fermarvi l'indice e il pollice su di esso. I suoi occhi inquadrano i miei e le mie labbra, aspetta un mio bacio, ma non ha capito con chi ha a che fare.

"Guarda che ti sbagli. Solo i coglioni senza palle, possono andare d'accordo con una come te" gli dedico un mezzo sorrisino e mi allontano salendo in macchina.

"Ma che idiota" urla ed io mi allontano.

Sono molto soddisfatto del mio gesto, ma mi è tornato alla mente il gruppo. Ho intenzione di lasciar perdere anche il mio aiuto e abbandonare tutto, devo dedicarmi alle date del tour, a un nuovo album. Peccato che poi Ivan non uscirà mai da lì. Avevo in mente di aiutarli con le pendrive e allo stesso tempo, mostrare al mio vecchio amico che è un errore quella vita. Non so che scegliere.

Veronica pov's

Sto per raggiungere la mia classe e solo in questo momento ricordo che in quest'ora nella mia aula, dovrebbe esserci il professore di letteratura. Un forte timore si impadronisce di me, ogni qualvolta che faccio un passo in avanti. Arrivo alla mia triste meta, ma sento un profondo tremolio, appena vedo mia madre che parla con il professore. Mi volto di spalle per cambiare direzione e mi domando mentalmente, perchè sia venuta proprio ora, quando poteva venire oggi pomeriggio. Stavo per svignarmela, quando una voce acuta e tenebrosa, mi fa bloccare.

"Veronica, potresti venire qui?" domanda mia madre.

La raggiungo con molta malinconia e quando alzo lo sguardo per guardarli, la paura riesce a farmi sbiancare in un secondo. Mi osservo le scarpe, mentre lo sguardo agghiacciante di mia madre, vuole penetrarmi nel profondo.

"Purtroppo signora, vostra figlia non è molto attenta in classe e spesso arriva in ritardo o altre volte salta le ore di lezione. Non ci troviamo ad un'università e vorrei che mostrasse, almeno un briciolo di interesse, anche solo nel comportamento. Non posso metterle sempre delle note disciplinari" dice il professore.

Io a questo insegnate lo farei espellere dalla scuola. In poche parole, vuole dirmi che io non faccio nulla, quando mi trovo qui dentro. L'altra volta, gli feci un interrogazione coi fiocchi e lui ha cercato di mettermi in difficoltà. Dopo avergli risposto a tutte quelle domande, mi mise anche un insufficienza. Lui non vuole collaborare, non io.

"Mi dispiace per come si stanno mettendo le cose con Veronica. Ho provato a ripeterle più volte di studiare e ho anche adottato metodi drastici, come allontanarla dal suo ragazzo solo per avere più concentrazione nello studio" dice mia madre ed io la fulmino con gli occhi e ora mi sono proprio stancata.

"Ed è stata la tua più pessima scelta, perchè ora che lo hai allontanato da casa nostra, io proprio non tocco libri" prendo parola.

"Beh, tua madre non ha tanto sbagliato. Se era lui la causa dei tuoi problemi scolastici, doveva essere allontanato" interviene il prof.

"Voi fate silenzio che non capite un cazzo" dico acidamente e il mio insegnante, insieme a mia madre, mi guarda malissimo.

"Mi scusi ancora, dopo faremo i conti" prende parola mia madre a denti stretti.

Loro si chiedono perchè mi arrabbio? Bene, meglio dargli la risposta. Stanno dando tutta la colpa a Federico che come dico sempre, non c'entra nulla con la mia condotta. Il professore continua a parlare, dicendo le solite cavolate che dicono i prof, ovvero, che io sono capace di dimostrare molto, ma non mi applico.

"Se non vedrò miglioramenti, gli assegnerò un tutor e mi dispiace Veronica, ma dovrai lasciare il corso di recitazione" dice il prof.

Non voglio lasciare il corso. In quelle poche ore, ho più tempo per stare con Federico e i miei amici, se mi allontanano anche da lì, mi dimostrano che vogliono solo trasformarmi in una macchina umana.

"Ve lo scordate, anche se studiassi con un tutor, voi non vi accontentereste mai" quasi urlo.

"Veronica, meglio se mi vai a comprare una bottiglina d'acqua ai distributori, ok?" dice mia madre, tendendomi i soldi.

Li osservo ad entrambi con sguardo gelido e mi allontano con molta rabbia. Quei due sono perfidi e insieme farebbero una bellissima coppia. Arrivo ai distributori e mentre inserisco le monete, sento Greta che sta aspettando qualcuno all'ingresso. Afferro la bottiglina e prima di andare, non posso credere a quello che vedo.

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Ciaoo a tuttii, siamo giunti alla fine di un nuovo capitolo e spero che sia stato di vostro gradimento. Federico è riuscito a chiarire con Veronica, anche se ha continuato a tenerle tutto nascosto. Il biondo platino, ha anche rincontrato Carol, ma questa volta non si è fatto abbindolare da quella ragazza. Fede ha anche fatto il pensierino di abbandonare il gruppo, ma non sa se farlo o no, perchè se li lascerebbe, rimarrà di nuovo Ivan da solo con quei ragazzi. Veronica intanto, mentre stava raggiungendo la sua classe, ha incontrato sua madre che parlava con il professore. Dopo un mini litigio creatosi fra i tre, Elena ha mandato Vero a comprare dell'acqua ai distributore e quando la ragazza fa ciò che gli è stato chiesto, rimane perplessa quando vede Greta. Secondo voi, Federico lascerà il gruppo e Ivan? Veronica perchè è rimasta perplessa quando aveva visto Greta? Fatemi sapere le vostre opinioni sotto nei commenti.

Non dimenticate di lasciare una stellina alla storia e di salvarla in biblioteca o altrove. Inoltre chi mi darà dei suggerimenti sulla storia verrà ringraziato nei prossimi capitoli.

L'abbiamo fatto davveroOù les histoires vivent. Découvrez maintenant