Capitolo 10

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Una luce fioca arrivò sui miei occhi ed io fui costretta a strizzarli. Non riuscivo ad aprirli quindi decisi di girarmi sull’altro fianco e quando aprii gli occhi vidi il viso di Greco a pochi centimetri dal mio. Mi irrigidii.

Appena mi mossi per alzarmi i suoi occhi azzurri si aprirono ed un sorriso si dipinse sul suo volto facendo uscire due piccole fossette.

Quant’era bello.

“ma ti riprendi?”

Scusa…scusa. Hai ragione…

“buongiorno piccola.”

Appena pronunciò quel nomignolo mille brividi percorsero il mio corpo.

“ehm.. buongiorno..”

Dissi alzandomi dal letto.

Sentii delle braccia prendermi da dietro i fianchi. Sussultai a quel tocco così leggero. Ma perché mi fa questo effetto?

Mise il suo mento sulla mia spalla e sussurrando nel mio orecchio disse..

“andiamo al bar a fare colazione?”

Il mio respiro si faceva pesante e le mie mani cominciarono a sudare.

Alessandro’s pov

Mentre era girata la presi dai fianchi delicatamente e misi il mio mento sulla sua spalla. A quel tocco si irrigidì e il suo respiro si fece più pesante. Amavo fare questo effetto alle ragazze. Era come averle in pugno, ma con lei era diverso. Aveva sempre la battuta pronta. E questo mi piaceva.

“andiamo al bar a fare colazione?”

Le sussurrai all’orecchio.

“e perché non qui?”

Disse girandosi e facendomi spostare le mani lungo i miei fianchi.

“bhe mia madre è al lavoro ed io potrei far esplodere casa solamente preparando un caffè…”

Feci un sorriso sbilenco.

“vado in bagno. Non entrare neanche se dovessi far esplodere qualcosa..grazie”

Disse prendendo i suoi vestiti e facendo un finto sorriso.

Uscì dalla stanza..

3..2...1..

“ehm… dov’è il bagno?”

“sei prevedibile..”

Risi.

La presi per mano e si irrigidì nuovamente. Uscimmo dalla camera e la portai al bagno. La porta della mia camera affacciava sul salotto. Divano nero,tavolino basso di vetro e tv al plasma. Le pareti erano su un grigio chiaro e dietro la tv c’era una finestra enorme che aveva una vista mozzafiato sulla città. Il salotto era unito alla cucina… e infine una porta che era quella del bagno.

“ecco, questo è il bagno milady”

Dissi facendo un inchino.

“bene plebeo ora sparisci.”

Ci mettemmo a ridere e me ne andai in camera mia.

“ti vuoi muovere? Sono le sette e mezza e dobbiamo ancora fare colazione!!”

Dissi irritato.

“forse se tu non avessi chiuso l’acqua calda la doccia l’avrei fatta in tre secondi!!”

Gridò lei.

Non la sopporto. Santo cielo!

“sisi…muoviti.”

∞Noi siamo infinito∞ [in Revisione] Where stories live. Discover now