Cap.5

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La scuola è sempre uguale.
Oggi dopo 2 ore di Tedesco mi sono goduta la ricreazione.
Sola.
Nessuno nella mia classe vuole parlare con me... O quasi.
Solo Mia e Andrea.
Mia è una ragazza molto dolce e mi ha subito fatta sentire a mio agio qui.
Andrea è un tipo molto simpatico comprensivo e molto molto dolce.
Oggi mi sono infilata velocissima nel mio "mondo delle fate": l'aula di chitarra.
Entro, chiudo la porta lentamente e mi siedo su uno sgabello.
Accordo la chitarra e penso a cosa cantare.
"Vengo dalla luna" penso e mi compare un sorriso spontaneo.

"Io vengo dalla luna
Che il cielo vi attraversa
E trovo inopportuna
La paura
Per una cultura diversa
Che su di me riversa
La sua follia perversa" inizio.

"Arriva al punto
Che quando mi vede sterza
Vuole mettermi sotto 'sto signorotto
Che si fa vanto
Del santo attaccato sul cruscotto
Non ha capito che sono disposto
A stare sotto..." mi giro,smetto di suonare e lo guardo.
È lui.
"Perchè nun canti piú..." chiede deluso.
'
"È che....  Aspetta... Conosci VENGO DALLA LUNA?"
"Me demostro così ignorante?"
"No no " dico ridendo" è solo che... Beh... Molti la considerano stupida."
"Questa se chè bella! Ma... Ra prossima volta chiamame che soniamo quarcosa insieme?"
"Back to black?" Chiedo eccitata
"Allora semo piú simili del previsto"
"Ma dici che ... Nsomma... Non piaccio per niente alla band... Vero?"
"Ma che stai a di...Ethan nun esprime emozioni, Vic te adora e a Thom piaci fin troppo.." così dicendo strige i denti.
"MOON DAVID! CHE CI FATE QUI! NON POTETE ASSOLUTAMENTE AVVICINARVI A QUEST AULA" una signora dall'aria importante mi fa tornare alla normalitá.
"Madó professorè nun è successo nulla! Uno nun puó esprime er propio talento!"
"CHE SIA L'ULTIMA VOLTA! E ORA USCITE! VELOCI!"

                                 In cortile.....

Mo siedo su uno degli scalini e appoggio la mia stravagante borsa a terra.
Vorrei tornare a casa a Milano.
Questa a Roma... È piccola... Stretta e io non mi sento a mio agio lì.

Le persone sono quasi tutte gentili ma hanno visi a me
i loro visi mi sono sconosciuti.
"Che fai All?" è Mia che mi si avvicina vedendomi un po' giú.
"Nah nulla di che.... "
"No che c'hai na faccio n po strana... Vieni al bar con me almeno?"
"Scusa Mia ma oggi devo studiare un sacco. Mi voglio preparare per domani...!"
"Come voi ce vediamo n giro.!" gira i tacchi e se ne va.
Mi metto le cuffiette e ascolto un po' della mia amata musica.
Quella che mi fa perdere il contatto con il mondo.
"Chi se rivede!"
Alzo gli occhi e sorriso.
" Hey.... Come va Dam?"
"Na favola luná"
Lo guardo infastidita ma lui non ci fa caso e si accende una sigaretta.
"Lo voi un tiro?" chiede beffardo.
Accetto la sfida David.
Mi avvicino e gli stacco la sigaretta portandomela alla bocca.
Tiro delicatamente.
Bleah....
"Te piace?" chiede dall'alto dei suoi quasi 2 metri di ego.
Gli soffio tutto quello schifo in faccia e lui lo respira come se fosse il profumo piú buono del mondo.
" Ah allora il paparino nun ta fatto mai fuma?"
Blocco.
Ho gli occhi annebbiati e torno a sedere.
" Oh che to fatto? chiede sedendosi di fianco a me.
"Me voi di qualcosa!"
"Circa un anno fa i miei si sono separati.
Mio padre si è dato alla droga... Mi voleva bene ma.... Quella era il suo tutto.
E mia madre un giorno scomparve nel nulla. Io avevo una bella casa una scuola di prima classe ma ho preso i soldi e sono venuta qui.
Sola"
A quel puntoble lacrime scendono una dopo l altra.
Sento qualcosa di caldo.
È un abbraccio.
Un caldo e sincero abbraccio.
Mi lascio trascinare e mi godo quegli istanti.
"Avrei na proposta pischella..."
"Cosa vuoi?" chiedo asciugandomi le lacrime e strofinandomi il naso con la felpa.
"Voi venì a vive con me Thom ed Eth?"

Love is all you need- Damiano David-Where stories live. Discover now