20. La lettera

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Prendi le distanze...

-Puoi iniziare leggendo questi appunti...quando non capisci qualcosa dimmelo e ti spiego...- mormoro mentre cerco la pagina sul libro.

-Non leggiamo insieme?- domanda Daniel confuso, perché di solito avvicinavo la sedia e leggevamo una pagina a testa.

Rabbrividisco, perché mi sento parecchio in colpa.
Sono io che ho sempre fatto di tutto per avvicinarmi, e adesso con questo comportamento, passo totalmente per una incoerente.

-Beh si...però all'esame non ci sarò io a leggere con te...- spiego come se fosse ovvio, cercando di non scontrarmi con il suo sguardo.

Tutta questa situazione mi sta facendo impazzire.

-Non siamo all'esame...- controbatte lui, e sento i suoi occhi bruciarmi addosso.

Lo so, però non posso...

-Fidati di me...- cerco di tranquillizzarlo con un sorriso -È meglio preparasi già all'esame...- aggiungo.

Lui non risponde e non sembra avere la minima idea di iniziare a leggere.

Sto per controbattere quando la mia attenzione viene catturata da un puntino blu, brillante, proveniente dalla finestra.

-Cosa fai?- domanda subito Daniel quando vede che mi alzo dalla sedia per raggiungere ciò che ho visto.
-Penso di aver visto una farfalla blu...- mormoro avanzando lentamente, per non spaventarla.

Ho sempre amato le farfalle, sono così delicate ma al contempo bellissime.
Possiedono grazia e leggerezza e allo stesso tempo trasmettono tranquillità e pace.

-Si è qua...- mormoro con un sorriso notando di avere ragione.

Vicino al davanzale, proprio nell'angolo, noto che una bellissima farfalla dalle ali azzurre, si è appena appoggiata.

-Senti io sono felice di perdere minuti della lezione, ma non mi aspettavo che tu andassi dietro agli animaletti del bosco...- lo sento ridacchiare mentre giro gli occhi.
-È una farfalla...ed è bellissima, dovresti vederla...- mormoro incapace di staccare lo sguardo.

-Ti ricordo che sono smanettato alla sedia, Alexandra-

Oh
Giusto...

-Scusa...- mi affretto a dire voltandomi, ma noto che sta solo sorridendo e non ha l'aria di essere arrabbiato.
Probabilmente vedere la farfalla non gli interessa neanche.

Avvicino un braccio, lentamente, e la farfalla si appoggia sul mio dito.
Cerco di nascondere l'emozione e mi volto, avvicinandomi lentamente al tavolo.

-Cosa stai facendo?- borbotta Daniel confuso.
-Ti sto facendo vedere la farfalla...- spiego sedendomi di nuovo di fianco a lui, allungando la mano.

-Guarda- dico avvicinandola lentamente a lui.
-Wow- dice ironicamente cercando di trattenere una risata.

-Smettila...- borbotto con un sorriso perché la sua aria sfacciata è fastidiosa ma al contempo divertente.

-Mi piace pensare che le farfalle portino fortuna...- la appoggio delicatamente al tavolo.

-Tu pensi che tutto abbia un significato, secondo me è solo una farfalla...- controbatte il detenuto accanto a me, senza smettere di fumare.

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