Capitolo 8

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« Chi è Cher? » Domando di nuovo.

Noah guarda i miei occhi lucidi, fa un respiro profondo e prende il telefono che aveva appena lanciato sul divano con nonchalance.

«Era una.. Con cui mi divertivo, ma è una cosa passata, non preoccuparti. » Afferma, guardando lo schermo del telefono.

Ha il concetto un po' sbagliato del divertimento! Io mi diverto, beh.. mi diverto.. Andando al cinema o stando con le mie amiche ma cosa c'è da divertirsi andando al letto con qualcuno?! E allora perchè continua a chiamarlo se è una cosa passata?!
«Eri innamorato di lei? » Bisbiglio sottovoce.

Ride per la mia domanda, come se fosse stata una battuta di poco gusto, si allontana da me con il telefono tra le mani. «No, non ho mai amato nessuno, a parte una ragazzina alle elementari.. Ti somigliava, aveva il tuo stesso sorriso, la stessa timidezza e soprattutto la stessa voglia di vivere.» Si schiarisce la voce.

« Aveva? » Domando, sospettando della sua risposta.
Dal suo sguardo percepisco dolore e poso istintivamente la mia mano sulla sua.

«E' morta insieme alla madre in auto,sono state travolte da un camion, alla guida c'era un bastardo ubriaco.» Sussurra, trattenendo le lacrime.

Sto vedendo la sua corazza sgretolarsi sempre di più, sto per scoppiare a piangere, ma è proprio in momenti come questi che riesco a percepire la grande sensibilità di Noah.

Noah
Quando qualcuno muore, che sia un amico, un collega o un parente , proprio in quel momento viene amato da tutti ma, magari, quando è in vita non viene considerato minimamente. Piangi per una settimana, un mese, un anno ma poi si tende a dimenticare, la vita continua egoisticamente per te e per gli altri che ti sono intorno. Dobbiamo imparare a cogliere ogni sfumatura che il mondo ci offre, stringere le occasioni migliori e non lasciarle andare, perchè non sai mai cosa ti riserva il futuro,un giorno ci sei, l'altro non ci sei più.
Io, non riesco a dimenticare, nonostante i vari problemi che mi affliggono, voglio ricordare ogni minimo particolare, ogni singola sfumatura delle persone che ho incontrato nella mia vita e che ora, purtroppo, sono volate via da me..
Ricordo quel lunedì, freddo e piovoso, la maestra mi aveva rimproverato perchè ero troppo distratto e per tutta la lezione mi aveva fatto sedere vicino a lei.
Melanie rideva, perchè sapeva quale era la mia disattenzione, cioè: i suoi capelli,lunghi, morbidi che profumavano di fragola e per questo amavo toccarli, mi facevano rilassare. Lei era come Iris,mi faceva sentire sicuro, forte e felice. Quel maledetto giorno mi disse una frase che non dimenticherò mai: « Se tu potessi essere un angelo chi proteggeresti? »
Ingenuamente risposi:« La mia mamma » e lei, mostrando un sorriso meraviglioso indicò me.
«Io proteggerei te. » Mi disse.
Mi voltò le spalle e quella fu l'ultima volta che sentii la sua voce. Ecco perchè mi sono fatto tatuare le ali di un angelo due anni fa.. Come lei, io sarò l'angelo custode della persona che amo.

« Noah, ehi, cosa ti prende? » Sento la voce di Iris infilarsi fra i miei pensieri.

Gli accenno un sorriso.
«Stavo pensando a quel giorno.» Dico, guardando i suoi occhi tristi.

Non risponde, mi accarezza il viso dolcemente e mi stampa un bacio sulla bocca.
La sua bocca,morbida e delicata preme sulla mie labbra, ruvide e macchiate dai baci delle altre. Sto vivendo attraverso il suo respiro e non voglio fermarmi, sento il suo cuore esplodere sotto la mia mano portata istintivamente sul suo seno sinistro, la mia lingua si fa strada nella sua bocca e lei mi accompagna timidamente . Dio, se esisti,perchè mi odi così tanto? Non portarmela via ti prego, la amo, e non mi importa se lei ha agito per compassione, fa durare questo momento per l'eternità. Il mio rapporto con te non è mai stato tra i migliori e non so perchè ti sto pregando,forse sto impazzendo, sono davvero pazzo.. Ma di lei, dal primo giorno che l'ho vista.

Iris
I poli opposti si attraggono e i poli identici si respingono. In questi casi la fisica non serve, l'ho capito fin da subito con Noah, sono stata sempre attratta dal suo sguardo cupo ma nello stesso tempo meraviglioso. Lui è piombato nella mia vita forzando ogni serratura ed è riuscito ad entrare senza chiavi, ha spezzato ogni lucchetto solo con il suo sorriso,caratterizzato dalle sue adorabili fossette. Sento la sua mano premere sul mio seno e so che dovrò fermarlo ma non voglio, nonostante l'imbarazzo che sta crescendo in me.

Quando mi sfiora,il mio cuore è sempre ad un passo dal suo.

«Iris.. Basta. » Mugola, aprendo gli occhi.

«Scusami. » Mi ritraggo un po'.

« Non devi scusarti,sono io che non riesco a controllarmi. » Afferma mostrando un timido sorriso.

Ha le guance leggermente rosate e gli occhi hanno assunto un colore diverso,quello del mare, il più bello che abbia mai visto, e io.. Sto affogando totalmente nel suo sguardo. Mi avvicino, sfiorando la punta del suo naso, sorride e mi morde il labbro.

«Non sembra che ti faccia così tanto schifo il mio piercing! » Esclama malignamente, rovinando l'atmosfera romantica che si era creata.

«Era.. Strano ma carino.. » Affermo, arricciando il naso.

Noah poggia la testa sulle mie gambe, porta la mia mano sulle punte arricciate dei suoi capelli e chiude gli occhi.

«Fammi le coccole.. » Mormora, aprendo leggermente l'occhio destro.

«Noah, cosa hai in mente? » Chiedo sospettosa.

« Niente, volevo solo essere dolce ma non ci sono riuscito!» Ride.

Si alza e guarda l'orologio.« E' tardi principessa, devo tornare a casa! » Enuncia, facendo spallucce.

Principessa.. «Già vai?» Chiedo dispiaciuta.

«Si, ho da fare.» Risponde secco.

«Ah, va bene, cosa? » Domando incuriosita.

«Niente di importante, ora vado a salutare tua nonna. » Ribatte, indicando la porta della cucina.

Apre la porta e con un gesto mi fa capire che mia nonna sta dormendo, si avvicina, mi stampa un bacio sulla bocca e si avvia verso l'uscita.

«Devi andare a scuola, non puoi lasciare l'auto nel parcheggio. » Dichiaro con tono triste.

« Ehi.. vieni qui. » Mi abbraccia, e in questo momento mi sento così piccola e fragile che potrei scomparire tra le sue braccia.

Mi afferra la faccia tra le mani e guardandomi negli occhi cerca di rassicurarmi.

«Ciao Noah.. sta attento per strada. » Affermo, mostrando il sorriso più falso che potessi fare.

« Ti chiamo quando torno a casa. » Mi stampa freddamente un bacio sulla fronte e mi lascia sull'uscio della porta ad osservarlo mentre si allontana da me.

Sbuffo rientrando a casa, prendo il telefono e noto dieci chiamate da parte di July e Grace.

Noah
Ce l'ho fatta! Cazzo!! Grido davanti a dei passanti che mi guardano increduli, e al posto delle scuse, dalla bocca mi esce una risata quasi isterica. Devo calmarmi, sembro mia madre eccitata durante il periodo dei saldi. Ma cosa diamine mi prende! Sto paragonando me a mia madre e Iris a dei vestiti in saldo, devo smettere di accompagnare mia madre a fare shopping, ed ora che si sta avvicinando il periodo di Natale ne sono convinto ancora di più. Mi dispiace non averle detto la verità, per ora mi sono umiliato abbastanza per la storia dei miei genitori, spero capisca.

Ho sentito il suo cuore battere solo per me e finalmente ho capito che mi appartiene.

Aggiornerò martedì, un abbraccio! 🤗
GRAZIE!!! ❤️❤️❤️

Dentro i tuoi occhiWhere stories live. Discover now