Capitolo 25

489 43 5
                                    

Fu un attimo.
Non aveva sentito niente.
Era già morto?

Aprì leggermente gli occhi e vide due poliziotti, con vicino Libero e Anita, che puntavano la pistola contro Giada.

-Stia ferma. Non.si muova.-

Fabrizio rimase a fissarli per un tempo infinito mentre teneva la mano di Ermal.

-Wow! Mi avete scoperta!-

Si girò ridendo mentre i poliziotti la guardavano interrogativi.

-Dai, prendetemi!-

Era completamente impazzita.
Libero e Anita stavano fissando Ermal ormai completamente ricoperto di sangue e avevano paura.
Libero teneva il cellulare di Fabrizio in mano. L'aveva lasciato lì e Libero allora avrà chiamato la polizia.
Lo ringrazierà dopo per questo, però.

-Agente, attenzione- bisbigliò Fabrizio indicando una pistola che Giada aveva in un'altra tasca. Ma quante cavolo di armi aveva!?

L'agente annuì e lasciò la pistola.

-Sù, signora. Semo armati-
-Oh, tranquilli, mi fido di voi.-

-Tu sei cattiva!- urlò Anità puntandole il dito addosso.
Giada la guardò per un po' e poi cominciò ad avvicinarsi minacciosamente a lei.

-Tutta tuo padre, eh...-

Stava per metterle le mani addosso quando Fabrizio la fermò.

-Te i miei figli nun li tocchi.-
L'agente aprofittò della situazione per disarmare Giada e fermarla.

-LASCIATEMI! VOI VI PENTIRETE!-

Non era più la donna che Fabrizio conosceva. Era impazzita completamente.
-Sta arrivando anche un ambulanza- disse l'agente indicando Ermal.
Fabrizio si girò di colpo e gli andò vicino seguito da Libero e Anita.

-MORIRÀ! MORIRÀ E POI ANCHE TU!- continuava a urlare, mentre veniva portata via.
-Papà, che succede?- chiese Libero agitato.
-Ermal sta bene?- continuò Anita.
-I-io...nun 'o so...-

Ermal respirava ancora, ma lentamente e sembrava che mancasse poco che quei respiri cessassero del tutto.

-F-Fabr...-
-Shhh, mo te portano 'n ospedale...-
-N-no...i-in ospedale no...-
-Ermal, nun stai bene. Vedrai che se risolverà tutto...-

Si rivolsero un sorriso, ma poco dopo Ermal perse di nuovo i sensi.

-PORCO- 'NDO STA 'A AMBULANZA!?-

Cominciò a sentire il rumore della sirena che si avvicinava.
Appena arrivarono dei medici sul posto cominciò a gridare come un matto.

-VE DOVETE MUOVE!-
-SIGNORE, STIAMO FACENDO PIÙ VELOCE CHE POSSIAMO!-
-VELOCI!-

Libero e Anita seguivano il papà a ogni passo che faceva.

-Bambini, mo dobbiamo seguì 'a ambulanza, va bene?-

I bambini annuirono terribilmente agitati.
Salirono in macchina e cominciarono a seguire l'ambulanza che andava più veloce possibile.

*********

Ermal era in sala operatoria da ore e da ore non si avevano notizie di lui.
Fabrizio era terribilmente agitato. Non voleva perderlo.
Non poteva perderlo.

-Papà, quando esce Ermal?-
-Nun 'o so, Anita...-

Passò un'altra mezz'ora e finalmente vide un dottore uscire.
Non perse un attimo e corse da lui.

-COME STA!?-
-È fuori pericolo, ma la ferita era molto profonda. Ora sta riposando e...-
-POSSO VEDERLO!?-
-È un famigliare?-
-JE SEMBRO 'N SUO FAMIGLIARE!? SO' ER...FIDANZATO. ME LO FACCIA VEDERE.ORA.-

Il medico lo guardò per un po' e poi annuì.

-Mi segua...-
-Bambini, restate qua-
-Sì, papà!- dissero in coro.

Fabrizio sorrise e seguì il dottore verso una stanza.
Appena entrò vide Ermal più pallido del solito, con le occhiaie che si notavano di più e con una flebo attaccata al braccio. Vederlo così gli faceva venire i brividi.
Si avvicinò lentamente e gli accarezzò il viso.

-Promettime che nun t'arrenderai. Pensa a Libero, Anita...me. Pensa a noi. Nun poi abbandonarce. Daje, Ermal...-

Niente.
Abbassò lentamente la testa.
Era inutile parlargli, tanto non poteva sentirlo.
Vide poi lo sguardò del riccio spostarsi verso di lui.

-F-Fabrizio...-

Volevo dirti ||Metamoro||Where stories live. Discover now