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Yoongi era rimasto su quel testo ore intere, non sapendo più cosa scrivere o come continuarlo.
Non era per niente ispirato in quel periodo né, tantomeno, aveva voglia di scrivere, quindi si limitava a trascrivere le idee che aveva già sviluppato in testa.
Ma ora non sapeva neanche più cosa ci fosse nella sua testa, forse stava semplicemente male e non poteva scrivere, o forse aveva davvero paura di scrivere ciò che celavano i suoi pensieri perché, diciamocelo, ogni volta che litigava con Jimin non faceva altro che rimurginare sulla questione.
E, stranamente, questa volta era stato lui la causa del litigio.
Perciò, ora si trovava nel suo studio a dover comporre senza alcuna idea; non aveva mangiato, non aveva bevuto, non era uscito.
Secondo la sua logica, avrebbe dovuto a tutti i costi terminare il testo di quella maledetta canzone.
Disprezzava quella canzone, ma intanto, la reputava come una delle più belle e...dolorose...la odiava solo perché rispecchiava perfettamente la sua situazione con Jimin in quel momento

Sto dicendo di finirla qui, Yoongi. Se tu non cambi per me ed io non lo faccio per te, come faremo?
Non si possono ripetere sempre gli stessi errori, prima o poi qualcuno di noi metterà fine a questa faccenda

E nella mente di Yoongi, ciò che diceva Jimin era veritiero.
Ma lui ce la stava mettendo tutta per essere normale e, diciamo, che c'era riuscito, grazie anche al sostegno del gruppo.
Ma a Jimin non bastava.
Secondo Yoongi, Jimin pretendeva troppo da lui, a partire dal comportamento

Tu continui ad accusarmi di volerti cambiare. Ciò che non hai capito è che devi cambiare per te stesso. A me vai benissimo così, io...ti amo per come sei, Yoongi.
Ma tu stai male, sia fisicamente che mentalmente. Le tue crisi, i tuoi attacchi d'ansia...il tuo peso, ok? Io ho così paura per te

Yoongi non voleva crederci.
In un primo momento, stava cercando di dare la colpa a Jimin che stava usando solo una scusa per lasciarlo.
La cosa peggiore fu accettare di aver sbagliato.
Il fatto è che era troppo tardi, lui e Jimin avevano già litigato e Jimin era corso via piangendo

Tu in realtà non mi ami, Jimin. Smettila di prendermi in giro. Continuiamo a litigare e a darci la colpa a vicenda, ti sei chiesto perché?

Aveva pronunciato tali parole con rabbia, con tanto di occhi iniettati di sangue, puntati in quelli già piangenti del piccolo Jimin.
Era da un po' che anche lui non faceva altro che piangere.
Tutto a causa di Yoongi.
Colpa sua.
Solo che Yoongi non aveva voluto ascoltarlo, lo aveva semplicemente cacciato via.
Ed ora lui e Jimin non parlavano, non si guardavano e, addirittura, Yoongi aveva saltato il pranzo tutta la settimana pur di non vederlo.
Gli altri membri del gruppo cercavano di aiutarli senza impicciarsi troppo (sapevano quanto potesse dare fastidio, soprattutto a Yoongi).

Yoongi quel pomeriggio si odiava anche più del solito; ora non riusciva nemmeno a comporre.
Come poteva scrivere qualcosa di tanto personale per tutto il gruppo?
Non poteva.

Dopo numerose cancellature, suonarono al suo studio
«Chiunque tu sia, vattene»
«Sono Hoseok»
«Ho detto 'chiunque tu sia'»
«Devo parlarti della canzone»
Yoongi si sentì sollevato.
Almeno avrebbe ricevuto aiuto.
Si alzò ed andò ad aprire ad Hoseok
«Amico, sei più depresso del solito»
Yoongi sbuffò e chiuse la porta
«Cosa suggeriresti di farci?» chiese ad Hoseok porgendogli il foglio con sopra la canzone.
Hoseok diede un'occhiata veloce.
Yoongi era piuttosto nervoso del giudizio del suo compagno, dal momento che non componeva da un paio di settimane
«Hyung...ma questa canzone è magnifica» disse Hoseok quasi commosso dal testo della canzone
«Si, ma non piangere»

In effetti, Hoseok era sull'orlo delle lacrime
«È davvero bellissima...parla di te e Jimin?»
A questa domanda, Yoongi si irrigidì e lo guardò con occhi spenti, quasi a rimproverarlo per ciò che aveva chiesto
«Aish, dovete smetterla di litigare»
«Non è così facile come sembra»
«Ti va di parlarne?»
«No, è l'ultima delle cose di cui parlerei»
«Oh, beh, scusami allora»
Yoongi sospirò e gli porse anche lo spartito con le note.
Si mise alla tastiera del suo studio ed iniziò a suonare la melodia.
Si stava concentrando parecchio e stava focalizzando nella sua mente l'immagine sua e di Jimin, insieme.
Il suo cuore batteva forte, come quando all'asilo ti chiedevano di ripetere un qualcosa e tu eri così piccolo e indifeso davanti all'insegnante, che non riuscivi nemmeno a parlare o a respirare bene.
Ecco, Yoongi sentiva come se Hoseok fosse il maestro.

Suonò per circa un minuto, poi si girò.
Era sicuro di aver suonato perfettamente.
Quando si girò, però, Hoseok non aveva l'aria di essere fiero di lui.
Stava piangendo
«Dai Hoseok!»
Quest'ultimo si strofinava gli occhi con le nocche e singhiozzava
«Non puoi piangere per questo, ho scritto roba più triste»
«Ho pianto anche per quella infatti» rispose Hoseok asciugandosi le lacrime.
Yoongi sbuffò per l'ennesima volta
«Ma sapere che questa parla di una cosa attuale tra te e Jimin e che la descrivi in questo modo la vostra relazione, mi fa stare male»
Yoongi avrebbe voluto dargli un pugno in quel momento, per il semplice motivo che il suo amico aveva ragione
«Tu dovresti portarmi gioia!»
«S-scusa»
«Aish, facciamo che te ne vai, così compongo»
Hoseok ci restò male, ma comprese che era la cosa migliore.

𝕾𝖊𝖊𝖘𝖆𝖜 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿWhere stories live. Discover now