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Siamo rimasti da soli, ma tutti – chiunque ci passi vicino – ci lancia un'occhiata.

Val se ne sta seduta per terra con il braccio ferito stretto lungo il corpo. Non avrei mai detto che sarebbe tornato a farle male, credevo fosse stata solo un'altra ferita, ma a quanto pare... no. Serro le labbra, sedendomi accanto a lei.

«Va tutto bene?»

«No» mi sibila, serrando gli occhi; una lacrima le scende lungo la braccia.

«Non sei in grado di reggerti in piedi, ma non siamo più da soli».

«Credevo avessi smesso di mentire!»

«Non ci tengo a litigare con te, ma cosa avrei fatto questa volta, eh? Se ci hanno trovato la colpa è di entrambi e forse è meglio così».

«Con tutte le bugie che mi hai detto nei secoli, come posso ancora fidarmi di te? Chi sei veramente?»

Abbasso lo sguardo, infilando le mani in tasca. Non ho idea di cosa le abbia fatto scattare la voglia di litigare, ma non ho nemmeno idea a cosa si stia riferendo. «Proprio ora devi tirare fuori le questioni filosofiche?»

«Sì».

Sospiro. «È vero. Ti ho mentito per anni. L'ho fatto per proteggerti, che tu ci creda o no. Ma... tutto quello che è successo ultimamente non è colpa mia. Che non abbia trovato nessuno all'appuntamento è la verità, che loro ci abbiano trovati, non è né colpa né merito mio».

«Almeno non sono Immortali – di nuovo». Calca sulle ultime due parole, come a volermi far sentire in colpa. E in effetti è vero. Ma quella volta si tratta di secoli fa. Quando ancora avevamo più libertà nel mondo e la situazione non era crollata.

So che è delusa da me, dal mio comportamento, da ciò che le ha detto e che forse non riuscirà a perdonarmi in nessun modo. Non riesco a sentirlo così vicino come un tempo. «So già che non mi crederai, però...»

«Però vuoi dirmi che ti dispiace? Che hai fatto tutto questo per proteggermi? Non ti crederò mai».

Sospira, abbassa lo sguardo. «Non penso ci sia altro da dire».

«E invece sì. Perché mi hai mentito?»

Non capisco perché riportare a galla adesso tutto questo. Forse anche lei mi ha tenuto nascosto qualcosa quando è stata catturata dagli Immortali. Forse c'è qualche tassello mancante nella nostra relazione.

«Non posso leggerti nella mente, parlami, Val, per favore».

«Voglio sapere il motivo per cui non ho avuto la possibilità di morire per tutti questi anni. Sono stanca di vivere, di vedere questo mondo che non mi appartiene! Lo capisci?»

«Capisco, sì. Capisco che sei un'egoista, che ti stai tirando indietro piuttosto che cercare una soluzione».

«Una soluzione per cosa? Per un mondo distrutto da una guerra? Non esiste più niente di bello o da salvare. Chiunque sia qui, in questo periodo, è soltanto condannato: chi a una morte lenta, insidiosa, ma inesorabile, chi a vivere per sempre e vedere il mondo cambiare, mutare, ma senza poter modificare la propria staticità. Abbiamo girato il mondo alla ricerca di cosa? Il niente?»

Stringe i pugni, continua a guardarmi, ma non riesco a capire cosa le passi per la testa.

«Sono stanca dei tuoi inganni, delle tue bugie che non fanno altro che rovinarci. Non so come sarebbe andata se tu mi avessi detto la verità dall'inizio, ma forse non staremo a urlarci contro in un bagno sudicio!»

I suoi occhi chiari mi fissano: non riesco a staccare lo sguardo dal volto scavato sotto gli zigomi che, insieme ai primi, la fa apparire come un fantasma. Non siamo né vivi né morti, siamo solo spettri con un cuore che continua a battere.

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