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Il messaggio di ieri è stato doloroso.
E pensare, che oggi avremmo fatto un mese, sarebbe stato bello essere qui insieme, invece so che non sarà così.
Per fortuna, ho incontrato Hoseok che mi ha tirato un po' su di morale, non so se faccia apposta a venire nel reparto dove si fa fisioterapia, ma credo di sì. Lui e Namjoon sono molto amici, forse il mio ex ragazzo... dio, che male queste parole, ha paura che io faccia qualcosa che non dovrei fare.
Forse non si rende conto che un paio di parole non bastano a frenare l'impulso primitivo che vorrei seguire, ma forse ha capito che i sentimenti possono farlo.
Lo amo ancora? Non lo so.
Non capisco cosa io stia provando in questo momento, è come se tutte le emozioni stessero scomparendo.
Non riesco più a sorridere, non riesco nemmeno a piangere: cosa mi sta succedendo? Sto impazzendo, forse.
No, sto tornando nel buco nero da cui speravo di uscire.
Non ho mai chiesto al destino di soffrire di nuovo, mai. Che cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?
"Jin!" mia madre entra in camera praticamente correndomi incontro, con gli occhi lucidi. "Seokjin, tesoro, cosa ti è successo? Sono stata via per lavoro, tua sorella mi ha detto che andava tutto bene, che avevi trovato l'amore..."
In questo momento, vorrei solo correre da lei e abbracciarla, ma non ne ho la forza. Lo capisce, così si siede accanto a me, e mi stringe tra le sue braccia familiari e rassicuranti.
"Mamma, lui non starà mai più con me. Lui presto si sposerà, io per lui non sarò nessuno, solo il suo inutile primo amore. Avrà... avrà dei figli e li crescerà, sarà un bravo padre, ma non ci sarò io accanto a lui. Non potrò insegnargli a cucinare, non mi siederò sul divano accanto a lui la sera, non leggerò nessuna favola della buonanotte ai bambini. Perchè sì, forse sto correndo troppo, ma io con lui ci passerei una vita intera." mia madre mi stringe forte a sè, cullandomi per calmare tutto questo casino, baciandomi la fronte con delicatezza. "Non tutto è deciso in partenza, piccolo mio."
Annuisco, senza dire una parola.
E i giorni passano, la sua frase sempre in testa, il suo "Non tutto è deciso."

È deciso invece, mamma.
Come vorrei spiegartelo bene.
Le favole lasciano immaginare grandi finali alle storie d'amore, con la leggera differenza che l'amore nella vita reale fa proprio schifo.
Appena ti affezioni ad una persona e tra voi nasce qualcosa, succede un casino, e ti ritrovi a guardare il vuoto in cerca di una risposta che non arriverà mai.
Mamma, sono passati sette giorni da quando mi hai salutato e sei tornata a casa, sono sette giorni che non provo più nulla, che non riesco a fare qualcosa senza pensare a Nam.
Sono finito nei casini... di nuovo.

Prendo la foto che ritrae me e Namjoon dal cassetto, domandandomi che senso abbia tenerla.
La strappo a metà, poi la getto di nuovo dove stava prima, osservando come ora questa spaccatura rappresenti bene la situazione.
Lui, da una parte.
Io, qui in un fottuto letto d'ospedale, che mi chiedo che senso abbia la mia cazzo di vita.
E sì, ora oltre a fare riabilitazione, sono stato anche quasi obbligato a prendere tante belle pillole di merda.
Cosa pensano?
Che Namjoon ritornerà, forse?
Namjoon, per favore, torna qui.
Mi sto uccidendo lentamente, con le mie stesse mani.
L'amore mi sta uccidendo, forse è l'unico sentimento che posso provare.
Che riesco a provare.
Mi sta distruggendo.

𝐄𝐩𝐢𝐩𝐡𝐚𝐧𝐲-𝐍𝐚𝐦𝐣𝐢𝐧 ✔Kde žijí příběhy. Začni objevovat