capitolo 32

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POV ANA
È una tortura.
Sento un dolore al petto costante.
Ho provato di tutto. Ma il dolore non passa.
Penso al lupo nero, ma l'unica cosa che mi torna in mente è l'esatto momento in cui voleva uccidere Eric.
Non so cosa abbia scaturito la sua reazione, ma mi ha dato un pochetto fastidio.
Quel vampiro non gli aveva fatto alcun ché, ma lui lo ha aggredito ugualmente.
Mi siedo sulla piccola poltrona situata davanti alla finestra e con una mano mi massaggio le tempie.
Ogni tanto, anzi, spesso ho un mal di testa terribile.
E in questi giorni molto più frequentemente rispetto a questi anni.
Mi alzo lentamente volendo parlare con l'uomo lupo, ma un capogiro mi fa rimettere seduta.
Chiudo gli occhi cercando di riposarmi, ma un richiamo dal bosco mi fa aprire gli occhi.
Sembra un lamento. Forse c'è qualcuno ferito qui nei dintorni.
Mi alzo con questo pensiero ed uscendo senza far rumore dal castello mi avvio verso il bosco.
Ora, tutti potrebbero dire che il bosco è un luogo pericoloso per una bambina. Ma non per questa qui. Sono cresciuta in bosco, o almeno credo, ed è da due anni che sono qui.
Secondo voi una bambina senza altri bambini che potrebbe fare in un castello? Ovviamente esplorarlo.
Ma ormai non mi bastava più, quindi ora so ogni posto di questo piccolo bosco.
Sono ad un passo dal ferito quando una mano si appoggia sulla mia spalla.
Mi spavento avendomi scolta di sorpresa e tiro un pugno verso la direzione dello sconosciuto.
Ho chiuso gli occhi durante l'azione e dopo averli aperti vedo Eric che si massaggia la mascella.
Avvicino le mani sulla mia bocca coprendola sentendomi in colpa e dopo essermi avvicinata lo abbraccio.

"Piccola vampirella non mi sono fatto nulla"

Mi accarezza la testa tenendomi stretta.
Sento un rumore e mi giro velocemente trovando il lupo nero nella sua forma umana.
Mi allontano da Eric sentendomi sporca e arrossendo volto lo sguardo.
Vedo Eric guardarlo malamente ed essere ricambiato allo stesso modo.
Mi prende per un braccio e mi trascina verso casa.
Stringe molto forte la presa sul mio braccio facendomi genere lentamente dal dolore.
Strattono il braccio per liberarlo, ma diventa ancora più forte.
Chiudo gli occhi stringendoli dal dolore quando all'improvviso sento la sua presa indebolirsi fino a non sentirlo piu.
Apro gli occhi sentendo la voce del lupo nero.

"Ma sei stupido? Che cazzo fai?"

È molto arrabbiato. Lo sento.
Vedo come morde il labbro per trattenersi e i pugni chiusi per non far uscire gli artigli.

"Faccio quello che mi pare e a te non deve fregare"

Mi sento ferita.
Credevo che almeno lui ci tenesse a me. Si vede che mi sbaglio molto sul scegliere uomini.
Sento lo sguardo di entrambi su di me quando gli volto le spalle per andarmene.
Ormai è solo questo ciò che faccio.
Scappare dalle situazioni.
Forse è davvero venuta l'ora di abbandonare questo posto e dimenticare questa gente.
Incontrerò nuove persone e forse anche il mio compagno, chi lo sa, potrebbe succedere.

°•°•°•°•
Ciao ragazzi come va la vita?
Ho aggiornato leggermente in ritardo e me ne scuso infinitamente tanto.
Spero che il capitolo vi piaccia e vorrei sapere cosa ne pensate della storia e quale piega volete che abbia.
Ci sentiamo al prossimo capitolo.

~un bacio

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