capitolo 67

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Mi soffermai su di lei e seguì il suo sguardo rivolto alla luccicante Manhattan ,il cui splendore sostituiva quello delle stelle che in quella notte erano custodite sotto il manto notturno,quindi nascoste. Si riusciva a scorgere in lontananza il ponte di Brooklyn la cui architettura imponente era messa in risalto dal artistico gioco delle luce,creando dinanzi ai miei occhi un meraviglioso spettacolo. Quella città brillava come un gioiello e la luna era la sua punta principale. Tuttavia  il mio animo non riusciva ad ammirare la sua incantevole bellezza dato che era troppo occupato a scalpitare,paura e timore si erano fuse e mi stavano tormentando mentre quella risposta,stranamente,tardava ad arrivare. Avevo paura che tutti in sala potessero sentire i miei battiti accelerare ,non avrei fatto una scenata di gelosia davanti a tutti,sarebbe stato quasi deplorevole  ma allo stesso tempo non le avrei lasciato campo libero . Si girò verso di me,i suoi occhi neri brillavano al cospetto del bagliore scintillante del lampadario

"sono attratta da Trent,lo ammetto ma non mi metterei mai tra voi. Basta guardarvi per capire l'amore che c'è e non mi sognerei mai di portartelo via"ammise guardandolo, la seguì.Trent stava sorridendo mentre in mano aveva un bicchiere,era così a proprio agio eppure sembrava spiccare più di tutti,sembrava che detenesse l'intera attenzione. I nostri sguardi si incontrarono ,i suoi occhi si accesero,diventarono intensi e per un attimo ebbi l'impressione che la stanza si fosse improvvisamente accaldata ,un formicolio mi percorse per tutto il corpo,il mio cuore subito si rilassò e cedette al suo cospetto . I battiti tornarono regolari e la paura svanì,gli sorrisi anche le sue labbra si incurvarono in un meraviglioso sorriso. Mi voltai di nuovo verso Nicole,ci guardava con dolcezza ma riuscivo a scorgere una lieve e quasi invisibile punta di tristezza in quelle iridi , sembrava sincera ,magari l'avevo giudicata male  ,forse era sul serio una brava ragazza. In questi ultimi giorni non ci aveva neanche lontanamente provato con lui ,anzi si era comportata da amica ,mi sentivo così in colpa nei suoi confronti 

"Nicole"la chiamai,si girò verso di me "mi dispiace,ti ho giudicato male e mi sento in colpa"cercai di essere il più sincera possibile ,lei inclinò il capo e mi sorrise "non devi,devo dire che quando ho saputo che l'attraente uomo che mi aveva aiutato era fidanzato ci sono rimasta un po' male ma non è niente,sono felice per voi,Beatrice,Trent ti ama ed è in gamba"ricambiai e la vidi andare via verso un gruppo di persone . Portai di nuovo la mia attenzione al panorama a cui prima non avevo dato l'attenzione dovuta,ed era un oltraggio a una simile bellezza. A volte le apparenze ingannano,i pregiudizi ci annientano e le prime impressioni ci annebbiano la vista, consideriamo male o bene uno sguardo senza avere basi ,senza guardare dietro ,siamo superficiali anche se non è detto che sbagliamo,a volte il nostro intuito ha ragione . Tutti lo facciamo e anch'io ho sbagliato,speravo solo di essermi fatta perdonare. La mia attenzione ricadde su un riflesso,due occhi color oceano mi guardavano,dietro di me , penetranti ,mi sentì inspiegabilmente spoglia,e mi chiedevo fin dove quegli occhi potessero denudare la mia anima. La  sua mano circondò la mia vita e mi attirò verso il suo petto,la mia pelle si accese,perché ero così sensibile dinanzi a lui?Cosa avevano quelle mani di così magico?

"ti stai divertendo?"mi sussurrò all'orecchio,il suo timbro basso e caldo mi fece avvampare ,mi spostò i capelli  dal collo e lo baciò leggermente,"smettila"protestai falsamente,quando non chiedevo altro,ma  fu inutile,in quel momento avevo solo voglia di stringerlo a me e di avvinghiarmi a lui . Ragione e sentimento ancora combattevano, impetuose ,nel mio animo tempestato. Per me era droga,era come il miele ,dolce e sublime  . Lo udì ridacchiai sulla mia spalle e per me non ci fu suono più celestiale  ,alzò il capo e mi lasciò la vita tornando nella sua elegante postura ,si fermò con me a guardare la città e i suoi occhi brillarono ,"desideravo da tanto tempo portarti qui, farti vedere Manhattan di sera e la sua bellezza, ogni volta che pensavo a questa città pensavo a te,mi ci vedevo con te "si passò una mano tra i capelli mentre l'altra mano era nella sua tasca ,in una eleganza dal tocco raffinato,mi prese per mano e mi spinse verso il suo petto ,sussultai a causa dell'improvviso calore e dalla piacevole sensazione,venni cullata dalle sue calde braccia ,la mia testa sul petto ,era la mia ancora,un senso di protezione mi attanagliò

Amami ,ti prego [ in fase di correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora