Capitolo 6

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Il primo grande problema che dovettero affrontare fu la mancanza d'ispirazione.

Già, in parole povere, non sapevano più che pesci pigliare.

Erick, Richard, Jane e Lily si scervellavano in tutti i modi possibili per risolvere il dilemma.

Si trovavano a fare le cose più assurde: Lily sulle punte sul bordo di una fontana al parco, Richard che "cercava" di trovare dei passi perfetti davanti ad uno specchio, Erik che ballava con una scopa (aveva paura a chiedere a Lily!) e Jane che mentre leggeva il copione del suo film, faceva degli slanci con le gambe.

"Mali estremi, estremi rimedi!" direbbe in tono saggio la mia adorata nonna.

E, quasi fossero in sincronia tra di loro, ognuno dal proprio posto sbuffò tra sé e sé e disse sconsolato: "Uff,... Basta, mi arrendo!"

Torniamo a due sere fa.

I ragazzi erano nelle loro stanze quando sentirono urlare il loro nome dalla strada : "Black Flames, ehi razza di rammolliti!... Volete scendere?!?"

Era una voce alquanto rabbiosa.

"Beh, decisamente non è un nostro fan..." alzò le mani Jane.

Richard ed Erik si guardarono preoccupati. Erano stati i The Giants a chiamarli.

"Che cosa volete, banda de tontos a quest'ora della notte?!?" gridò Richard agitando un pugno in aria.

Jaques, il leader, allargò le braccia e fece un ghigno sinistro: "Tra mezz'ora. Alle gallerie della metropolitana abbandonata. Ve le suoneremo di santa ragione, e mi raccomando, non tardate... Pivelli!" e un riso si generò dalla strada, quasi come se fossero dei cani rabbiosi, che aspettavano di sbranare le loro prede.

E così, da come sono venuti, sparirono.

Si vestirono in tutta fretta e si ritrovarono nella camera delle ragazze. "Ragazzi, li avete visti? Non sembrava avessero le migliori intenzioni..." sentenziò Erik.

"Già e scommetto che ci andranno giù pesante se non ci presenteremo, quindi prepariamoci al peggio" gli fece eco seria Lily.

Sapevano tutti e quattro che dovevano andare. Da soli. Senza regole di gara, giudici o pubblico. Solamente loro.

Sapevano che li dovevano affrontare.

Insieme.

Mezz'ora più tardi si presentarono sul luogo dell'appuntamento e li trovarono già tutti schierati, in posizione di attacco. Un branco di lupi pronti ad azzannarli.

All'improvviso partì la musica.

E i The Giants iniziarono a ballare.

I loro sguardi erano minacciosi, i loro movimenti perfetti, i loro salti spettacolari.

Uno di loro gli venne vicino e gli urlò contro.

Da sotto la bandana Richard riconobbe Michael ed ebbe un tuffo al cuore.

Gli avevano passato la mano, toccava a loro adesso. "Un, dos , tres...!" diede il via Erik e contemporaneamente partirono con il primo passo della loro coreografia migliore. Con leggera soddisfazione videro negli loro occhi degli avversari una leggera confusione... stavano eseguendo i passi di una delle loro prime coreografie.

Ovviamente, a parte loro, nessuno li aveva mai visti.

Ottimo, erano in vantaggio.

"Tutto qui quello che sapete fare?" li rimbeccò Jaques con fare canzonatorio.

E ripartirono più aggressivi di prima.

Andarono avanti così per più di un'ora quando la sfida di ballo finì in una rissa vera e propria.

Erik colpiva ripetutamente Michael da un parte e dall'altra Richard era impegnato in una lotta corpo a corpo con Jaques. Anche le ragazze tirarono fuori le unghie e coprirono le spalle ai loro amici. Un branco sopravvive solo se sta insieme, e loro ce la stavano mettendo tutta per rimanere uniti.

Fino a quando non sentirono le sirene della polizia che, avvertita da una chiamata anonima, era subito accorsa per placare il baccano. Con una furiosa velocità, ogni membro delle crew allontanò i loro compagni da quel posto, per non rischiare l'eliminazione istantanea dalla competizione.

Ognuno tornò da dove era venuto, e Lily e Jane aiutarono i fratelli a curare le loro ferite prima che fosse troppo tardi.


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