L'AMORE IN UN VIAGGIO

3- Damian

Damian

"Il suo cuore non ha avuto dei miglioramenti in questi mesi, dunque lei è già sulla lista per il trapianto, se è fortunato lo avrà. Mi dispiace Mcflay." le parole del dottore arrivano crude al mio cuore che ora sta peggio di prima.

Mi alzo salutandolo con un finto sorrido ed esco da quell'inferno.

E se il mio cuore cede ora?
Lascio tutta la mia vita sospesa.

Ho sempre pensato che la vita è una sola, che devo fare tutto ciò che posso fare alla mia età.
Molti pensano che sono superficiale, ma se sanno cosa sono in realtà cambierebbero idea.
Solo che io non voglio che gli altri mi stanno vicini.
Avrei voluto solo che due persone importanti per me, restavano al mio fianco nel bene e nel male.
Ma ovviamente dovevo restare solo, ho capito che la vita è crudele e che la malattia più brutta è amare.
L'amore fa male, cosi tanto da distruggerti ogni singolo organo, e a me basta già uno distrutto.

Ho un cuore malato, dei sogni buttati al vento, e un amore che non donerò mai a nessuno.

L'amore per me è amare se stesso.

La strada mi sembra più lunga del solito,il clima qui non è dei migliori, e credo che nemmeno io oggi sono cosi allegro.

Sono sempre stato un ragazzo che non si abbatte nemmeno quando le difficoltà si fanno presenti, ho un cuore malato certo, ma un corpo ancora funzionante, lo sfrutto come posso, vado in Palestra stando sempre attendo, fin dove posso arrivare, arrivo.
Lavoro, un bellissimo lavoro che amo con tutto me stesso, mi occupo di mostre in varie città, i fine settimana Però sono libero di stare a casa mia con una ragazza nel mio letto.
Non sono fidanzato ma mi piace avere ogni sera qualcuna nel letto, non sono il classico bad boy che c'è sui libri, mi definisco una persona single che gli piace sperimentare i piaceri della vita.
Non fumo, forse delle volte bevo e quindi almeno le donne posso averle come vizio.
Ma ora mi sento buttato giù, non so esattamente cosa mi preoccupa so solo che ho voglia di scappare.
Anche se non lo farò.

Mi squilla il telefono e rispondo senza guardare chi è.

"Pronto?"

"Il signor Mcflay?" una voce femminile parla e non riconosco questa voce, è nuova.

"Si sono io, lei è?" chiedo curioso.

"L'assistente dei signori Rodriguez, il negozio d'arte in paese, i signori volevano sapere se è disponibile per organizzare una mostra d'arte con tutti i loro quadri, ovviamente il guadagno lo dividerete" mi piace questa voce mi tranquillizza.

Magari posso conoscere anche lei e portarmela a letto?

Ma ti porto io al cimitero cantando.

Eccolo qui, vi presento il mini-Damian.

Ecco a voi vi presento Damian il coglione del paese, siete scontenti di conoscerlo vero? Vi capisco.

"Signore mi sente?" ritorno alla realtà sentendo la ragazza richiamarmi.

Che figura di merda!

"Si eccomi, accetto volentieri.
Passo da voi verso che ora?" la sento chiedere ai titolari per poi rispondermi.

"Anche ora se vuole, ci trova vicino al centro siamo in bella vista" chiude subito senza darmi il tempo per risponderle.

Maleducata.