Rue

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Ho appena acceso il primo fuoco e mi incammino verso il secondo,sogghignando al pensiero dei favoriti che si ritrovano un fuoco davanti, senza nessuna vittima da uccidere, e a Katniss che distrugge le loro preziose scorte.Mentre cammino scorgo un leprotto,sorrido pensando al fatto che ai confini del mio distretto ce ne fossero tanti,e che ai miei fratellini stessero tanto simpatici,così tanto che quando un pacificatore tentò di ucciderne uno che tentava di entrare,il mio fratellino più piccolo riuscì a farlo scappare lasciando il pacificatore arrabbiato che invece del leprotto, voleva uccidere lui.Ricordo che presi il mio piccolo fratellino in braccio e corsi veloce a casa.Quel giorno restò tutto il tempo attaccato a me,terrorizzato dal fatto che il pacificatore lo venisse a prendere. Quanto mi mancano i miei fratelli e le mie sorelle, la mamma e il papà. Sono così triste, eppure così arrabbiata;perchè tutto questo? Non è per niente giusto, strappare un ragazzino alla sua famiglia per degli stupidi giochi. Il bosco si apre in una radura,dove c'è un soffice manto erboso e un grande albero. Mi addentro nella radura,sono giunta più o meno a metà che sento come se qualcuno mi facesse lo sgambetto, subito dopo mi ritrovo stesa a terra,intrappolata in una rete.

***

La voce di Katniss si fa sempre più vicina, è appena sbucata fuori dal folto della foresta. "Katniss..." pronuncio sollevata il suo nome,ma il sollievo dura ben poco.L'espressione di Katniss diventa abbastanza terrorizzata,la sento urlare e scoccare una freccia, poi qualcosa di freddo trafiggermi lo stomaco.La mia alleata Urla chiedendomi se ce ne sono altri,io devo dire più volte di no perchè mi senta.Alzo lo sguardo, vedendo una lancia conficcata nel mio stomaco. Un dolore intenso sostituisce il freddo, costringendomi a piegarmi su un fianco. Katniss viene da me,posando la mia testa sulle sue ginocchia,"Hai distrutto il loro cibo?" le chiedo cercando di sorriderle "Tutto ciò che avevano"risponde lei con gli occhi lucidi"le stringo la mano "O-ok..." sento che Katniss allenta la presa alla mia mano,le lacrime mi pizzicano gli occhi,minacciando di uscire "Non andare via!" La imploro "No,sto qui con te..."I suoni arrivano ovattati alle orecchie "Tu devi vincere"e lei sa che non intendo solo i giochi, ma la capitale che ci costringe a questo, "Si,vincerò per te".Ho paura,provo a pensare a  ciò che mi piace di più,la musica,così il mio ultimo desiderio è quello di sentire della musica che mi accompagni mentre mi addormento, che mi faccia sentire al sicuro, in effetti mi sto solo addormentando,vero? Così guardo Katniss e mi limito ad un "Canta" Lei tossicchia e comincia a cantare:

Là in fondo al prato,

all'ombra del pino

un manto d'erba,un soffice cuscino.

Il capo tuo posa                                    e chiudi gli occhi stanchi,

al tuo risveglio il sole avrai davanti.

La vista si appanna,gli alberi sono diventati delle macchie informi marrone e verde, miste ad un azzurro sbiadito.

Qui sei al sicuro

qui sei al calduccio,

qui le margherite ti proteggon da

ogni cruccio.

Qui sogna dolci sogni che il domani

farà avverare.

Qui è il luogo in cui ti voglio amare.

La vista è troppo offuscata, così chiudo gli occhi,pensando alla canzone,che quando riaprirò gli occhi mi troverò al calduccio,sotto un accogliente pino,con il sole che splende giocoso. Sento qualcosa bagnarmi il volto,avvertò dei singhiozzi, poi una melodia simile a quella di prima e delle parole,come sussurrate, troppo lontane per essere sentite.Poi il silenzio, non sono più nell'arena,sono morta,apro gli occhi,ma non c'è nessun sole,sono nel mio distretto, nel bel mezzo della folla nella piazza dell'11,che porta le tre dita centrali della mano sinistra alla bocca e poi le alza in alto, verso lo schermo, verso di me.Sono stesa a terra,la lancia ancora nello stomaco, ricoperta di fiori.Katniss è ancora accanto a me,ancora con le dita centrali della mano sinistra in alto,verso una telecamera. Si rivolge a me:"Addio" dice,la voce rotta dai singhiozzi, le ghiandaie imitatrici ripetono la mia ninna nanna,una più piccola però non è riuscita a memorizzare la melodia, così ripete le quattro note che io e Katniss usavamo per comunicare. La ghiandaia è piccola,poggiata su un ramo più secco e basso dell'albero,mi somiglia,in effetti, troppo piccola per qualcosa più grande di lei. Katniss si ferma sotto quel ramo,si volta un'ultima volta nella mia direzione,dicendo:"riposa in pace, piccola Rue." Le sorrido, anche se lei non può vedermi,nessuno può vedermi. Ma perché? Dopotutto mi sono solo addormenta,questa volta però per sempre.

Ultimi istantiWhere stories live. Discover now